File not found
BlackRock

«Grazie all’intelligenza artificiale cresceranno registi e tecnici 2.0»

Como Calcio, sta nascendo una creatura surreale«Voleva uccidere se stesso e un gran numero di persone»Il premio ated Digital Night va a Cristian Fracassi

post image

Il Bitcoin risale dai minimi dopo le parole di Donald TrumpTennis«Pechino mi ha fatto crescere»Wawrinka ricorda con piacere l’oro olimpico in doppio conquistato nel 2008 in Cina accanto a Federer: «Ogni successo è importante,criptovalute ma quello in modo particolare, anche perché lì era nato un rapporto di amicizia poi cresciuto negli anni»Stan Wawrinka si gode un po’ di relax prima della sua probabile ultima avventura olimpica a Parigi.©Keystone /Anthony Anex Raffaele Soldati25.07.2024 06:01Per Stan Wawrinka, da Gstaad a Parigi, il passo è breve. Nell’Oberland bernese il tennista di St. Barthélemy si è fermato presto, battuto in tre set (7-6 7/4 2-6 7-5) dal ceco Klein ai sedicesimi di finale. Poi si è subito chiuso in se stesso per concentrarsi su quella che dovrebbe essere la sua ultima partecipazione ai Giochi olimpici. Il morale non è alle stelle, però il suo spirito combattivo gli dice che non deve mai rassegnarsi. Questo è un concetto che ha fatto suo. E non è un caso se tra tanti alti e bassi Stan The Man è riuscito a firmare ben tre prove del Grande Slam. Dopo la sua breve avventura alla Roy Emerson Arena, il romando ha rilasciato diverse dichiarazioni, soprattutto in ottica olimpica. Chi non ricorda Pechino 2008, quando guidò Roger Federer alla conquista della medaglia d’oro in doppio? «Ogni successo è importante, ma questo rappresenta uno dei titoli dei quali vado più fiero. Ai Giochi non ci sono soltanto i fan del tennis. Quando sei in campo sai che susciti l’interesse degli appassionati di sport in generale», ha sottolineato Wawrinka. E poi ha fatto notare che grazie a quel successo, arrivato presto nella sua carriera, «è iniziato un rapporto privilegiato anche con Roger con il quale ho successivamente condiviso l’unica Coppa Davis conquistata dalla Svizzera (Lilla 2014)».Legami strettiStan ci tiene a ricordare i tanti bei momenti trascorsi con il team Suisse e gli piace soprattutto ripensare all’idea di una disciplina individuale come il tennis che in alcune occasioni sa trasformarsi in un vero e proprio sport di squadra. «Quando trascorri diversi giorni in gruppo - riferisce - nasce un legame, un rapporto che va oltre il semplice impegno agonistico. Penso a Roger, ma anche al ruolo di Severin Lüthi, il suo allenatore e consigliere di lunga data e nel contempo capitano di un team costituito anche da altri giocatori, più o meno giovani».Portabandiera a LondraNel 2012 a Londra Wawrinka era stato portabandiera della delegazione rossocrociata. «Svolgere questo compito è stato per me un grande onore. Ero un po’ più giovane di oggi», afferma il 39.enne romando che due anni dopo (2014), prima della Davis, conquistò l’Open d’Australia a Melbourne. Quando Marc Rosset vinse l’oro olimpico a Barcellona (1992), Stan aveva appena 7 anni. Dell’impresa del ginevrino ha detto di non ricordare nulla, «se non per le immagini viste successivamente a più riprese e, naturalmente, commentate con lo stesso Marc, che aveva contribuito parecchio a rendere popolare l’immagine del tennis in Svizzera. Per quanto mi riguarda ho iniziato a prendere in mano una racchetta solo a 8 anni, arrivando da una realtà lontanissima da quella del tennis professionistico». Stan era infatti cresciuto in una fattoria con genitori che si occupavano di ragazzi svantaggiati. «Il bello del tennis - prosegue - è che ognuno crea la sua strada. Non ci sono passaggi obbligati. D’altra parte tutti abbiamo caratteristiche diverse. Io sono orgoglioso di come sono cresciuto e di come sono riuscito a rafforzare il mio carattere. Da ragazzino non mi sarei mai immaginato di realizzare cose importanti in questo sport».Successi e infortuniArrivati i successi e purtroppo alcuni infortuni, Wawrinka è stato costretto a fare delle scelte. Nel 2016 e nel 2021 aveva rinunciato ai Giochi di Rio de Janeiro e a quelli di Tokyo. «In una lunga carriera le priorità cambiano. Si è quasi costretti a prendere decisioni a malincuore. Se si vogliono raggiungere degli obiettivi, è anche importante saper rinunciare a qualcosa. C’è la Davis, ci sono i Giochi, le prove del Grande Slam e diversi Masters 1000. Confesso che mi sarebbe piaciuto poter vivere anche le esperienze olimpiche in Brasile e in Giappone. Però non ho rimpianti. Se fossi andato a Rio, chissà, forse non avrei vinto l’Open degli Stati Uniti nel 2016, un anno dopo il Roland Garros».A proposito di Roland Garros. Proprio qui si disputano i Giochi parigini. «Sì - conclude Stan - e sono felice di esserci. Con tutta probabilità queste sono le mie ultime Olimpiadi. Darò il massimo con la speranza di vivere un’altra bella esperienza».In questo articolo: Parigi 2024

Un mix di negozi fisici e digitali: i "Campioni del servizio" 2023 - la RepubblicaTikTok Lite e il doppio standard di sicurezza | Wired Italia

Serve davvero far parte del patrimonio UNESCO? «Tanti vincoli che però diventano opportunità»

Un nuovo libro di ricette per favorire l’arte della gioiosa accoglienza«Zeru» sconfitte alla prima in casa: Mourinho attende così il Lugano

Israele, ecco la prima risposta: un raid nel cuore di Beirut contro Fuad ShukrSpari in centro, agente scagionato

Nati tre pulcini di pellicano rosa allo zoo di Basilea: non accadeva da quasi 20 anni

Meloni alla Cina: “Relazioni più eque”. Il premier Li: “Inizia nuovo capitolo” - la RepubblicaIl Bitcoin risale dai minimi dopo le parole di Donald Trump

Ryan Reynold
E se introducessimo il «passaporto climatico»?Online un migliaio di siti di notizie inaffidabili generate dall'AINati tre pulcini di pellicano rosa allo zoo di Basilea: non accadeva da quasi 20 anni

BlackRock

  1. avatarTikTok Lite e il doppio standard di sicurezza | Wired Italiatrading a breve termine

    Buone condizioni per l'osservazione delle stelle cadentiIl piccolo gipeto ticinese ha spiccato il voloPer mettere le bici nel cunicolo del tram-treno la strada è in salitaGoogle e Amazon, i legami nascosti con l’esercito israeliano | Wired Italia

    1. Un giovane locarnese alla maratona di Tokyo: «Estenuante ma meravigliosa»

      1. avatarLa rivincita di Thierry Henrytrading a breve termine

        Citroën C3, un’elettrica semplice ed economica

  2. avatarTutti pazzi per i muffin al cioccolato delle Olimpiadi di Parigi | Wired Italiaanalisi tecnica

    Orologi tra fiere, file e follieNati tre pulcini di pellicano rosa allo zoo di Basilea: non accadeva da quasi 20 anniL'endorsement di Elon Musk a Donald TrumpSteve Guerdat vince la medaglia d'argento!

  3. avatarLe emittenti europee si lamentano della diffusione di partite piratate su X | Wired ItaliaETF

    La «rivoluzione» dell’Europa mette un freno al grande fratelloNotte in coda per il nuovo MoonSwatchUn po' di Ticino alla Milano Marathon: i fisioterapisti luganesi preparano i campioniDal grande Bazar di Istanbul al mercato del Lugano

Capitale canina mondiale per quattro giorni

Nonostante qualche scandalo, volare non è mai stato così sicuroA proposito dell'esportazione di cioccolata e latticini dalla Svizzera*