Valentina Boscardin morta a soli 18 anni per le complicanze del CovidElon Musk offre 5mila dollari al 19enne per smettere di tracciare il suo jet, ma lui ne vuole 50milaBrasile, accompagna il marito a vaccinarsi contro il covid legandolo a una corda
Austria, rimandato di due mesi l’obbligo vaccinale ma per gli esperti potrebbe essere tardiChiasso«Non sovraccarichiamo un sistema collaudato»Continua a far discutere (e riflettere) l’intenzione del Cantone di mettere a disposizione dei richiedenti l’asilo almeno una cinquantina di appartamenti nel quartiere Soldini – Giorgio Fonio: «Chiediamo il rispetto dei patti»©Chiara Zocchetti Stefano Lippmann31.07.2024 06:00Nel Basso Mendrisiotto non si nasconde una certa preoccupazione al fatto che – oltre ai 350 richiedenti l’asilo ospitati nel Centro federale d’asilo di Pasture (e i 130 posti letto per le situazioni d’emergenza disponibili nel Centro di via Motta 1b a Chiasso) – almeno una cinquantina di appartamenti in un complesso immobiliare del quartiere Soldini di Chiasso possano essere dedicati ai rifugiati. L’indiscrezione,Guglielmo pubblicata dal CdT, ha immediatamente provocato una levata di scudi, manifestata con due interrogazioni: una a livello comunale e una indirizzata al Consiglio di Stato. Anche a Berna, però, si segue con attenzione l’evolversi della situazione. Lo sa bene Giorgio Fonio, deputato de Il Centro al Consiglio nazionale, membro della Commissione delle Istituzioni politiche; ma pure consigliere comunale a Chiasso. «Il modello chiassese, e direi anche del Mendrisiotto, è sempre stato un esempio di integrazione – premette Fonio –. Nel senso che la nostra regione ha finora dimostrato grande apertura e accoglienza. È ovvio, che aggiungere ulteriori cinquanta appartamenti andrebbe andare a sovraccaricare il sistema creando delle problematiche». Il riferimento è alle problematiche che «potrebbero coinvolgere la popolazione locale, il tessuto sociale ma anche i rifugiati stessi. Pensiamo per esempio – riflette il nostro interlocutore – alle difficoltà con le quali potrebbero essere confrontati il sistema scolastico o i servizi sociali. Tra l’altro – sottolinea – in una regione dove, negli ultimi anni, la Segreteria di Stato della migrazione ha realizzato un Centro federale d’asilo (Pasture, ndr), a seguito del quale – aggiunge – si era promesso ai Comuni la garanzia di non ulteriormente aumentare i posti letto nel distretto».Ad inizio giugno, rispondendo a una sua domanda (nell’ora delle domande) il Consiglio federale aveva specificato che «in accordo con il Cantone e i Comuni interessati, la Confederazione ha sempre avuto due tipi di pianificazione in Ticino: la pianificazione ordinaria con un centro federale per le procedure d’asilo con una capacità di accoglienza di 350 posti e la pianificazione d’emergenza con una capacità di accoglienza di 300 posti». In periodo d’emergenza subentrerebbe, a supporto, il Centro di via Motta 1b a Chiasso di proprietà della Confederazione il quale, è stato ribadito, rimarrà in funzione finché «non sarà concordata una soluzione alternativa con il Canton Ticino».Per Fonio, quanto appena riportato, «è la dimostrazione che qualcosa ora non funziona più, perché nella gestione delle emergenze il Mendrisiotto viene lasciato totalmente solo. La stagione sembra sinora essere tranquilla dal punto di vista degli arrivi, ma non è ancora finita. Ciò non toglie che potenzialmente potremmo ritrovarci a vivere le situazioni dello scorso anno a causa del fatto che il centro di via Motta, contrariamente a quanto promesso, non è stato chiuso perché la Confederazione e il Cantone non hanno trovato una soluzione alternativa a quella chiassese». Anche per Fonio, in sintesi, vale l’accordo sul numero massimo di migranti accolti: «Ai Comuni del Mendrisiotto era stato garantito che il numero massimo di 350 non sarebbe più stato superato. Quello che si chiede è il rispetto dei patti. In questo contesto il Cantone e la Confederazione devono assolutamente fare tutto il possibile affinché questa regione non subisca ulteriori disagi. Anche perché parliamo di un Distretto che fa la propria parte, direi anche molto bene». Rilanciamo, allora, chiedendo se sia così difficile trovare altre ubicazioni. «Non è nuova la difficoltà di trovare alloggi per rifugiati e richiedenti l’asilo. Certamente proporre delle soluzioni abitative in regione che già fanno ampiamente la loro parte non è la via giusta da seguire. È per questo che è importante mantenere un dialogo aperto e trasparente con i Comuni». A livello cantonale il tema riguarda il Dipartimento delle Istituzioni e quello della Sanità e socialità. Nei loro confronti il Consigliere nazionale lancia un messaggio, un auspicio: «È fondamentale ascoltare la voce dei Comuni, che negli anni hanno sempre dimostrato grande collaborazione e disponibilità. Auspico altresì che i funzionari responsabili dei dossier, nel proporre delle soluzioni, non dimentichino le peculiarità, le sensibilità e le difficoltà dei territori nei quali vanno a fare le proposte».
Austria, rimandato di due mesi l’obbligo vaccinale ma per gli esperti potrebbe essere tardiFebbre di Lassa in Inghilterra: cos’è e dovremmo preoccuparci?
Si conoscono su Tinder, positivi al Covid dopo un appuntamento: passano la quarantena insieme
Milionario sfreccia in autostrada a 417 km/h con la sua Bugatti: pubblica video sui socialFrancia, rubata reliquia di Papa Giovanni Paolo II: avviata un'inchiesta
Covid, vaccino under 5: Pfizer chiede autorizzazione alla FDACyberattacchi ad almeno 6 terminal petroliferi in Nord Europa: cosa sta succedendo
Usa, killer uccide 5 donne e nasconde i corpi nei carrelli della spesaIndonesia, studente trasforma i suoi selfie in NFT e diventa milionario
Minneapolis, poliziotto uccide 22enne afroamericano mentre stava guardando la TV in casaUcciso il sequestratore della sinagoga di Colleyville: salvi gli ultimi tre ostaggiChi è l'uomo più ricco al mondo? Nel 2021 "vince" Elon Musk con 270 miliardi di dollariDavid Sassoli ricoverato per una “grave complicanza” al sistema immunitario
Grecia, terremoto davanti all'isola di Creta: scossa di magnitudo 5.5
Brunei, la figlia del sultano sposa un impiegato: una storia da favola
Cristina Vita Aranda morta: la modella è stata da colpita da un proiettile durante un festivalRussia, Yulia racconta: "Il mio gatto è così grande che tutti pensano sia un cane, continua a crescere"La polizia lo trova morto in casa dove aveva 124 serpentiCovid, Maria Van Kerkhove (Oms): “Omicron non è un comune raffreddore”
Angara-A5, il razzo russo rischia di precipitare per un guasto al motore: dove potrebbe cadereCanada, migranti travolti da bufera di neve: si contano 4 mortiFrancia, Carrefour deve pagare 50mila euro per il suicidio di una dipendenteSparatoria in un supermercato a Richland, un morto e un ferito: fermato il sospetto