Israele, i sopravvissuti al rave del 7 ottobre hanno denunciato l'intelligencePakistan, esplosioni fuori dagli uffici elettorali: morte 22 personeArgentina, governo Milei si tira indietro: ritirata legge omnibus
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 141La riforma mette in discussione l’esistenza di 600 istituti,ETF una scelta che penalizza il sud, i piccoli centri, le periferie. Una decisione autoritaria e pericolosamente rapido, tale da rendere del tutto privi di significato gli Open-day con cui gli istituti si sono proposti alle famiglie nel mese di novembre un po’ in tutta Italia. In alcuni istituti comprensivi che hanno invitato le famiglie aprendo i cancelli a novembre, potrebbe essere impossibile iscriversi a gennaioTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroA proposito di istruzione pubblica, abbiamo assistito a due decisioni importanti che hanno destato troppa poca attenzione da parte di tutti. La prima è stata quella, presa oramai da tempo, per risparmiare circa 90 milioni di euro sulla scuola pubblica con enormi danni sulla relazione tra scuole e territori circostanti, di abolire oltre 600 direzioni scolastiche e relative strutture di segreteria e amministrazione.Questa prima scelta determina la scomparsa di un’autonomia di progettazione di interventi prevalentemente in territori fragili: nel Sud, nei piccoli centri e nelle periferie di tante città. Solo persone strettamente addette ai lavori hanno capito la portata del disastro di questa scelta; e il mondo più ampio della scuola non ha saputo reagire, accettando la versione fornita dal ministero secondo la quale si tratta solo di piccoli cambiamenti amministrativi. Se si approfondisce anche minimamente la questione, è evidente che si sta minando l’efficacia di interventi educativi in luoghi dove la scuola colma vuoti della società intera.La seconda decisione, ancor più grave, è stata la modalità con cui si è scelto di dar corso a questa scelta. Dato che diverse regioni avevano presentato ricorso alla Corte Costituzionale e da alcuni mesi si stava organizzando una protesta significativa soprattutto nelle regioni del Sud, dove anche studenti e professori dei licei avevano costruito una mobilitazione, il governo ha preso una posizione di attesa, permettendo ad esempio alla Regione Lazio di aprire dei tavoli per la consultazione dei territori per concordare le scelte con scuole, amministrazioni locali, rappresentanze sindacali.La Regione Lazio aveva emanato delle linee guida, magari perfettibili, ma comunque improntate al dialogo e alla condivisione delle scelte con chi le avrebbe subite, rallentando i tempi delle decisioni per permettere le necessarie consultazioni. CommentiScuola, la Toscana si ribella ai tagli di ValditaraAlessandra Nardiniassessora regionaleImprovvisamente a fine novembre, dopo il pronunciamento negativo della Corte Costituzionale in merito ai ricorsi presentati dalle Regioni Toscana, Emilia Romagna e Puglia, il Ministero ha imposto ritmi accelerati: appare evidente che queste decisioni vengono prese solo dall’alto, che l’unica legge è il risparmio, che non si considera valore irrinunciabile la presenza delle scuole nei territori fragili. Nel Lazio sparisce il lavoro dei tavoli di consultazione istituiti con le Linee guida (nella deliberazione di giunta regionale 6 novembre 2023, n. 708).Quello che viene messo in discussione ora non è solo l’esistenza di 600 istituti, elemento non certo trascurabile, ma anche la modalità annunciata per attuare la decisione. Questo cambiamento di rotta avviene in modo autoritario e pericolosamente rapido, tale da rendere del tutto privi di significato gli Open-day con cui gli istituti si sono proposti alle famiglie nel mese di novembre un po’ in tutta Italia. In alcuni istituti comprensivi che hanno invitato le famiglie aprendo i cancelli a novembre, potrebbe essere impossibile iscriversi a gennaio.Ecco che diventa talmente caotica l’iscrizione che tanti alunni dovranno effettuare a breve che in molti contesti, perché oggi ancora non è dato sapere quali scuole vedranno sparire la loro direzione nel Lazio.Autoritarismo e tempi che non permettono repliche sono un pericoloso approccio al tema dell’istruzione: una catastrofe politica che dovrebbe stimolare risposte unite e decise dal mondo della scuola. Ora però la scuola chiude per le vacanze di Natale tra pochi giorni; è difficile che si organizzi una protesta capace di farsi ascoltare.Invitiamo a maggior ragione tutte e tutti a partecipare sabato 16 dicembre al sit-in davanti alla Regione Lazio alle ore 14, per dire con determinazione quanto la scuola pubblica continui ad essere la premessa del nostro futuro, ovunque e ancora di più nei luoghi dove di premesse ne mancano tante.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediComunità educante Casal de’ pazzi
Ilaria Salis, Orban non cede: "Non trasferibile in Italia prima della condanna"Le dimissioni di una deputata neozelandese: è stata sorpresa a rubare
Caso Ilaria Salis, la promessa di Orbán a Meloni: "Avrà equo trattamento"
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 142Ucraina, esplosioni nella notte: due volontari francesi morti a Kherson
Corea del Nord, lanciati missili crociera sul Mar GialloCorruzione, la classifica di Transparency: la posizione dell'Italia
Incubo dopo la cena di Natale aziendale: 700 persone intossicateFrancesca Albanese: chi è la relatrice Onu che Israele non vuole accogliere
Putin: Biden più esperto di politica rispetto a TrumpLa studentessa italiana che ha parlato con Putin: "Russia Paese libero"Confermati gli aiuti militari all'Ucraina, Crosetto: "serve una diplomazia incisiva"Morte Navalny, il Times pubblica nuove informazioni
Guerra in Medio Oriente, Israele libera due ostaggi a Rafah: erano stati rapiti il 7 ottobre
In Cina il treno più veloce al mondo: ecco a quanto va
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 144Gaza, Israele sta creando una "zona cuscinetto" con la forzaUsa, treno deraglia a San Francisco e prende fuoco: 9 feritiL'allarme di Zelensky: "Senza USA l'Europa resta sola contro Putin"
Ucraina, volano missili su Kiev e Kharkiv: "Massiccio attacco dei russi"Caso Burisma, incriminata talpa FBI che aveva accusato i Biden: tutto inventatoGuerra Israele-Hamas, Netanyahu intensifica gli attacchi a GazaCriticò la guerra in Ucraina: chiesti 3 anni di reclusione per il dissidente Orlov