File not found
VOL

Incidente tra camion e due auto: morto un 37enne

Albero marcio travolge e uccide una bambina di 6 anni: multa da 320 mila euro per il ComuneRoma, donna trovata morta nel quartiere Monteverde: è gialloAlbero marcio travolge e uccide una bambina di 6 anni: multa da 320 mila euro per il Comune

post image

Malore fatale per un 60enne in un parcheggio di DesioPaolo VI a Manila dà inizio al suo ultimo pellegrinaggio internazionale,analisi tecnica il più lungo, che fra il 26 novembre e il 5 dicembre 1970 lo avrebbe visto recarsi nelle Filippine, nelle Isole Samoa, in Australia, Indonesia e Hong Kong - foto R. Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Un viaggio alle frontiere e al cuore della missione, opera «sempre necessaria e urgente». Per rinnovare e rilanciare l’annuncio di Gesù Cristo nel quale ogni persona, popolo, cultura, «realizza la sua pienezza». È lo storico pellegrinaggio di Paolo VI in Asia Orientale e Oceania. L’ultimo – e il più lungo – dei suoi viaggi internazionali, che fra il 26 novembre e il 5 dicembre 1970 lo portò nelle Filippine (dove subì un attentato senza gravi conseguenze), nelle Isole Samoa, in Australia, in Indonesia e a Hong Kong, con scali a Teheran e Dacca nell’andata e nello Sri Lanka al ritorno.Un viaggio che ha ancora molto da dire alla Chiesa e al mondo d’oggi. E che rievochiamo con don Angelo Maffeis, teologo, presidente dell’Istituto Paolo VI di Concesio (Brescia), nel giorno in cui si fa memoria del dies natalis del santo pontefice bresciano (morto il 6 agosto 1978, solennità della Trasfigurazione, a Castel Gandolfo) e a meno di un mese dal viaggio che dal 2 al 13 settembre prossimi vedrà papa Francesco toccare l’Indonesia (il Paese più popoloso al mondo a maggioranza islamica), Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore.Paolo VI fu il primo Papa a viaggiare per il mondo. «E le mete dei suoi nove viaggi internazionali – scelte tracciando una compiuta geografia simbolica e spirituale – si possono disporre intorno a due assi – riflette don Maffeis –. Il primo è quello che da Gerusalemme raggiunge New York, la sede delle Nazioni Unite. Andando a Gerusalemme, alla Chiesa riunita in Concilio il Papa dice: torniamo all’origine del messaggio di Gesù e riscopriamo la missione che Gesù ha affidato alla Chiesa. E andando all’Onu, dice: io, pellegrino che viene da lontano, sono portatore di un messaggio, quello del Vangelo, che ha attraversato i secoli ed è rivolto a tutta l’umanità».L’altro asse, riprende don Maffeis, «si dispiega nella scelta delle mete che portano papa Montini a toccare tutti i continenti: è la scoperta della Chiesa nella sua pluriformità, è l’incontro con la Chiesa nei concreti contesti culturali e sociali in cui vive. In America Latina c’è la sfida della povertà, di un cambiamento sociale al quale la Chiesa è chiamata a collaborare per aiutare le popolazioni a vincere la miseria e l’ingiustizia. In Africa c’è il tema della cultura, di un cristianesimo che sappia farsi davvero africano, e degli africani chiamati a essere missionari di loro stessi. Il viaggio in Asia rilancia la sfida della dimensione universale della missione, dell’inculturazione della fede, del confronto con mondi caratterizzati da tradizioni, esperienze religiose e convinzioni morali che non sembrano aprirsi facilmente al cristianesimo, interrogando in profondità la missione della Chiesa, le sue radici, il suo stile».Il pellegrinaggio in Asia del 1970, che toccò realtà profondamente diverse fra loro, dischiude una molteplicità di temi e nodi: dal dialogo con l’islam, il buddismo e l’induismo, al confronto con società avviate verso la secolarizzazione (come quella australiana) al rapporto con la Cina. «Ma al centro di quel viaggio, al cuore della sua attualità, c’è il tema della missione», scandisce don Maffeis, che cita e rilancia le parole di Paolo VI a Manila. Quelle dette nella Messa al Quezon Circle domenica 29 novembre davanti a più d’un milione di fedeli: «Gesù Cristo! Ricordate: questo è il nostro perenne annuncio, è la voce che noi facciamo risuonare per tutta la terra e per tutta la fila dei secoli». E quelle dell’allocuzione ai vescovi dell’Asia, il giorno precedente: «l’uomo dell’Asia può essere cattolico e rimanere pienamente asiatico... Nessuno meglio di un asiatico può parlare a un asiatico. Nessuno meglio di lui dovrebbe saper attingere dai tesori delle vostre culture tanto ricche gli elementi per edificare in Asia una Chiesa una e cattolica, fondata sugli Apostoli e pur tuttavia diversa nelle sue forme di vita». E fu un appello a farsi tutti carico dell’«opera missionaria», «sempre necessaria e urgente», quello lanciato il 30 novembre da Samoa – periferia geografica della missione, com’era periferia sociale ed esistenziale la baraccopoli di Tondo, visitata il 29 novembre a Manila, la capitale delle Filippine, uno dei pochissimi Paesi asiatici a maggioranza cristiana.Altro gesto emblematico? L’ordinazione di Louis Vangeke, primo vescovo nativo della Papua Nuova Guinea, avvenuta il 3 dicembre a Sydney. Altre parole eloquenti? Quelle pronunciate davanti a centomila fedeli a Giacarta, nel cuore di quell’Indonesia che è Paese a maggioranza musulmana ma anche dall’antico e accentuato pluralismo etnico e religioso: «Noi crediamo con tutta la forza del Nostro spirito che esiste nell’umanità un bisogno supremo, primario, insostituibile, che non può essere soddisfatto se non in Gesù Cristo».Manila: l'abbraccio della folla a Paolo VI nella capitale delle Filippine, prima tappa del pellegrinaggio in Asia Orientale e Oceania - foto R. Siciliani«Per papa Francesco l’Evangelii nuntiandi è il documento più importante di Paolo VI – ricorda don Maffeis –. Ecco: torna il tema dell’evangelizzazione, dell’annuncio, della missione. Un magistero che non si esprime solo nei documenti, ma anche nei gesti, nell’incontro con le persone. Come accade con i viaggi, grazie ai quali Paolo VI innova per sempre l’esercizio del ministero petrino. Il Papa non si limita più a convocare la Chiesa a Roma, ma si fa incontro alla Chiesa e all’umanità là dove essa vive. Si fa missionario. Tocca le periferie geografiche ed esistenziali. Lo muove la fedeltà al compito di essere testimone della verità cristiana, anche a costo di entrare in conflitto con le attese e gli orientamenti dell’opinione pubblica. Ma, insieme, in Montini c’è sempre il desiderio dell’incontro con le persone, i popoli, le culture, il loro modo di cercare la verità su Dio e sul mondo – conclude il presidente dell’Istituto Paolo VI –. È l’orizzonte del dialogo a cerchi concentrici – con l’umanità, con le altre religioni, con le altre Chiese, dentro la stessa Chiesa cattolica – di cui Paolo VI scrive nella sua prima enciclica, l’Ecclesiam Suam, pubblicata sessant’anni fa il 6 agosto 1964. Ecco: possiamo rileggere i viaggi di papa Montini come traduzione concreta di quell’enciclica inaugurale».

Spari in classe alla prof, chiesta lettera di scusa per ritirare la denuncia: genitori in disaccordoAuto sbanda e finisce contro un albero: 14enne in gravissime condizioni

Autista si masturba mentre è alla guida, i passeggeri lo filmano e pubblicano il video sui social

Allerta gialla per maltempo a Roma: in arrivo temporali e freddoUccisa da un albero caduto per strada: risarcimento da un milione per la famiglia

Sul pullman con un coltello, l'autista finge un guasto e lo fa arrestareSi cala nudo e scappa da una palazzina: la scena è incredibile

Incendio in un palazzo storico a Milano: edificio evacuato in via Manzoni

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 601Recuperato un corpo senza vita a Napoli: indagini in corso

Ryan Reynold
Incidente domestico a Cremona, uomo precipita dal tetto di casa: è graveSi cala nudo e scappa da una palazzina: la scena è incredibileMorta di meningite a 27 anni, la madre: "Delirava e chiedeva aiuto"

ETF

  1. avatarUdienza per le stragi del '92: Messina Denaro forse in videoconferenzatrading a breve termine

    Morto per un malore improvviso Marco Marotta, addio al capo scout casertano: aveva 31 anniAddio allo storico commerciante Aurelio GiordanoGiorgio Masetti muore a Serramazzoni ma le gemelline si salvano dallo schiantoAndava al lavoro la donna colpita da un’anziana che si è buttata dal terzo piano

      1. avatarInvestito sulle strisce pedonali: morto 29enneETF

        Non regge alla scomparsa della nipotina di 3 anni e muore di crepacuore

  2. avatarNon esistono latitanti imprendibili, solo fiancheggiatori braviGuglielmo

    Quasi strozzata dal paziente, la dottoressa: "Cambierò mestiere"Ragazzo agonizzante su ciglio di strada: si cerca pirata della stradaCaro benzina: sciopero più corto di 12 oreMamma e figlia investite sul marciapiede: stavano andando all'asilo

  3. avatarMessina Denaro, trovato anche il secondo covo: è un bunkerProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Diede fuoco alla ex moglie: "Azione meditata da tempo"Messina Denaro, oggi interrogatorio a Giovanni Luppino, autista del bossIncidente in canoa: morto il 14enne che era rimasto incastrato sott'acquaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 599

Lutto e dolore per l'addio al Cavalier Andrea Milone

A Putignano 11enne va in coma etilico e rischia di morireAmbulanza con bimba di 4 mesi caricata in aereo per un trasporto urgente*