File not found
investimenti

Salvini, Lega ha chi saprebbe ben governare in Basilicata - Tiscali Notizie

25 aprile, La Russa: "Ricordiamo valore della Resistenza"Notizie di Politica italiana - Pag. 82La Basilicata al voto: ultimi comizi prima del silenzio elettorale - Tiscali Notizie

post image

In Basilicata Bardi punta al bis, Marrese e Follia rincorrono - Tiscali NotizieQual è la strategia della disinformazione russa?Guglielmo Le ambasciate condividono post di testate ambigue e mischiano factchecking con propaganda, mentre le piattaforme sembrano restare indietro sul controllo dei contenuti Mentre i soldati combattono intorno alle città ucraine e gli aerei volano sopra Kiev, la Russia combatte un’altra guerra attraverso un impiego alternativo della potenza comunicativa delle ambasciate che rappresentano Mosca all’estero: quella della disinformazione.  I post Le rappresentanze sfruttano le piattaforme social, dove intervengono quasi quotidianamente per far circolare la verità alternativa di Mosca. Nei post si parla di «informazioni antirusse nei media», «presunta distruzione dell’ospedale a Mariupol», e «crimini di guerra» che sarebbero stati commessi dal governo ucraino in Donbass negli ultimi otto anni.  Basta dare una scorsa veloce alla pagina Facebook dell’ambasciata della Federazione russa a Roma per trovare interventi che rimandano a pagine come War on fakes, una testata che pubblica in parecchie lingue diverse e promette il “factchecking” delle affermazioni false diffuse dalla propaganda ucraina. Ma come ha dimostrato Deutsche Welle, nel debunking vengono mischiate anche informazioni di propaganda russa.  CommentiLa Russia dà la colpa agli ucraini per l’ospedale bombardatoDavide Maria De Luca La propaganda è ancora ovvia in alcuni video nativi di Facebook caricati dalle ambasciate o articoli di RT, la televisione pubblica russa, e Sputnik, un’altra testata controllata dal governo. La linea comunicativa seguita è quella di raccontare la “verità” sulle manovre del governo di Kiev, accusato di trucidare bambini nel Donbass, mentre la Russia sarebbe impegnata “soltanto” a «liberare» e «riunificare» gli ucraini. Frequenti sono anche i riferimenti alle formazioni di estrema destra ucraine come il battaglione Azov e Pravvy Sektor, realtà che giustificherebbero la volontà di Vladimir Putin di «denazificare» l’Ucraina.  Per il resto, nei post si trovano ampie riprese dei comunicati di Maria Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri russi, i riferimenti su Telegram per continuare a seguire le attività dell’ambasciata e il numero di una hotline di emergenza per episodi di discriminazione e aggressione riconducibili «all’aggravata situazione internazionale e della campagna di informazione antirussa nei media».  Non mancano anche citazioni di interventi di personaggi pubblici e media italiani ostili alla Nato o simpatizzanti nei confronti di Mosca, come l’intervento di una rifugiata del Donbass su Prima la riviera, un vecchio discorso di Giulietto Chiesa «che già nel 2015 in un convegno rivelò i veri obbiettivi del golpe nazista a #Kiev progettato dagli #USA e dall’#UE che usavano l’#Ucraina come “un bastone contro la #Russia”». Strategia coordinata Ma la strategia è coordinata con le tante altre ambasciate russe, soprattutto in Europa. A far più notizia negli ultimi giorni è stata quella di Londra, che dal canale Twitter ha spiegato che la notizia del bombardamento dell’ospedale di Mariupol fosse falsa.  Twitter ha cancellato questo tweet e altri interventi in cui si accusavano le donne apparse nelle immagini diffuse dopo il bombardamento di essere attrici truccate ad hoc. I post che alternano fake news a propaganda si trovano anche sulle pagine social dell’ambasciata a Berlino, che parla solo di «operazione militare speciale» quando si occupa dell’invasione e si rivolge pubblicamente al governo per denunciare la “russofobia” che si starebbe diffondendo in Germania. La rappresentanza ha anche creato un canale Telegram dedicato ai camionisti russi in transito su suolo tedesco e rilancia ogni apertura diplomatica di politici e personaggi pubblici tedeschi anche non di primo piano, come il governatore della Sassonia Michael Kretschmer e il sindaco di Essen.  Anche in altri paesi le ambasciate propongono contenuti propagandistici spesso provenienti da fonti ambigue, come nel caso della rappresentanza spagnola, che ha diffuso un contenuto che racconta di presunti abusi nel Donbass attraverso la voce di una donna, raccolto da Espìas Rusas, una testata oggi indicata da Twitter come “associata al governo russo”. Anche in Bulgaria e Grecia le ambasciate hanno compiuto passi falsi: l’ambasciatrice a Sofia si è dovuta scusare col primo ministro bulgaro per aver paragonato l’invasione alla liberazione della Bulgaria 144 anni fa, mentre ad Atene la rappresentanza raccomanda quali canali guardare alla tv.  È nella prassi che le ambasciate siano bene a conoscenza della politica del paese ospitante, ma è inusuale che si espongano in maniera così esplicita: in passato l’Italia aveva per esempio scelto di espellere dal paese due diplomatici russi che avevano ottenuto documenti Nato segreti da parte del capitano di fregata Walter Biot. Le piattaforme Mentre in Russia il governo ha annunciato di volersi sganciare dalle piattaforme social più diffuse, in occidente le BigTech faticano ancora a porre un freno alla propaganda russa diffusa nelle loro reti.  Intanto, l’ambasciata a Washington ha chiesto al governo americano di intervenire contro le «attività estremiste» di Meta, che ha sospeso la sua regola contro il linguaggio d’odio nei confronti della Russia in alcune regioni del mondo.  Twitter è intervenuto disattivando una dozzina di profili collegati al governo russo e anche Facebook, YouTube e TikTok hanno oscurato diverse pagine riconducibili alla propaganda russa, come RT e Sputnik. Il social di Mark Zuckerberg ha anche annunciato la creazione di un team di sorveglianza formato da madrelingua russi e ucraini per eliminare tempestivamente contenuti problematici.  Youtube qualche giorno fa ha annunciato di non permettere più agli account legati alla propaganda russa di stato di guadagnare con i video postati. Ma secondo diversi critici, le iniziative prese finora non sono sufficienti. I primi ministri di Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania hanno firmato a fine febbraio un appello per chiedere alle Big Tech di aumentare il factchecking, disconnettere altri account di propaganda e smettere di vendere pubblicità a utenti controversi.  Il problema delle aziende tecnologiche è che devono trovare un equilibrio tra la ricerca di contenuti virali come quelli legati al conflitto e la ricerca di credibilità, che i contenuti falsi minano. In più, negli Stati Uniti non c’è una legislazione che argini la diffusione di fake news, motivo per cui molti critici invocano un intervento dell’amministrazione Biden. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLisa Di Giuseppe Scrivo di politica, economia ed esteri (soprattutto Germania). Ho lavorato per Reuters, La7, Corriere della Sera e Public Policy.

L’esperienza italiana di The Hollywood Reporter finisce con le dimissioni in massa: giornalisti non pagati da mesiLa Cei torna a parlare di pedofilia, ma la verità sugli abusi nella chiesa è ancora lontana

È partito a Milano il corteo nazionale del 25 aprile. Contestazioni al PD, alla Nato e a Ignazio La Russa

Come funziona il finanziamento (pubblico e privato) ai partiti: dal due per mille alle erogazioni liberaliRegionali Basilicata, Tajani: "Soddisfatti per il risultato di Bardi, ma attendiamo dati definitivi" - Tiscali Notizie

Sei mesi di governo a guida Meloni: il bilancio dell'esecutivoMalumori nel Pd per le scelte della Schlein e sul partito "a sua immagine"

Basilicata, Pd: Calenda ha lasciato tavolo, noi dialogato con tutti - Tiscali Notizie

Migranti, le dichiarazioni di Piantedosi sullo stato d'emergenzaBardi "La Basilicata è in una condizione migliore di quella ereditata" - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Bonaccini sulla Basilicata, niente veti, ora serve unità - Tiscali NotizieNicita (Pd): «Meloni in Albania, tanti soldi solo per prendere i voti a Salvini»Intesa Sanpaolo, il tour “Crescibusiness” arriva in Puglia e Basilicata - Tiscali Notizie

BlackRock Italia

  1. avatarBasilicata, Bardi "Con Digitale facile semplificato accesso a servizi" - Tiscali NotizieMACD

    Basilicata: Azione va con il centrodestra con Bardi - Tiscali NotizieDa Salis a Vannacci, ecco i candidati su cui i partiti si giocano tuttoBotta e risposta tra Speranza e Gasparri sul 25 aprile: “Lei non si definisce anticomunista?”Chi è Giuseppina di Foggia: la prima amministratrice donna di una partecipata

      1. avatarelezioni basilicata - Tiscali NotizieCampanella

        Vespa e Bortone, due pesi e due misure: procedimento disciplinare per lei, lui può criticare la Rai in trasmissione

  2. avatarLa sanità pubblica al bivio: una legge e quattro princìpi per costruire il suo rilancioEconomista Italiano

    La Regione Basilicata ha il suo canale ufficiale su WhatsApp - Tiscali NotiziePd, Elly Schlein parla per la prima volta in conferenza stampa: "Siamo preoccupati per il Pnrr"Il legittimo impedimento che fa slittare la decisione dei giudici sul fedelissimo di Musumeci candidato alle europeeMalore di Angelo Bonelli in aula, seduta alla Camera sul Def sospesa

  3. avatarTerzo Polo, Calenda ha chiesto ai suoi il silenzio stampaanalisi tecnica

    Propaganda tutta social: FdI ha speso 170mila euro, quasi il triplo del PdIren, a Ferrandina il parco fotovoltaico più grande della Basilicata - Tiscali NotizieMattarella non dimentica le bombe neofasciste, Palazzo Chigi invece sìBasilicata, Salvini "2.8 miliardi per potenziamento infrastrutture" - Tiscali Notizie

Basilicata, Conte attacca Calenda: “Azione cerca solo il potere, mai con loro” - Tiscali Notizie

La Basilicata al voto: ultimi comizi prima del silenzio elettorale - Tiscali NotizieBerlusconi a colloquio con Matteo Salvini: "Che bello sentirti"*