“Non sapevo di essere incinta”: la storia di CharlotteMappa del rischio Covid in Europa (Ecdc), 5 Regioni italiane in rosso: si aggiunge la CalabriaVaiolo delle scimmie, dalla Cina arriva la prima vittima: ma come viene trasmesso questo virus?
USA, Donald si tuffa nel fiume ghiacciato per salvare un cane non suoLa correzione ministeriale alla riforma penale obbliga il pubblico ministero ad uno sforzo probatorio molto più gravoso perchè, ancorapiùProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock per procedere d’ufficio, deve immediatamente dimostrare la presenza della circostanza aggravante mafiosa. La mancata procedibilità in assenza di querela ha giocoforza imposto la revoca della misura cautelare a carico dei tre imputati, di lì le critiche di molti magistrati. Io non conosco i fatti del processo di Palermo, ma mi è sufficiente la ricostruzione pubblicata dalla stampa: da lì si coglie il problema che mi fornisce lo spunto di riflessione che vorrei esporre in sintesi. Vorrei provare a fornire un diverso punto di vista della questione "aggravante mafiosa e procedibilità a querela". La vicenda che ha dato origine al dibattito dei giorni scorsi e in seguito al disegno di legge del 19 gennaio, è nota: il processo di Palermo a carico di tre persone imputate, tra l'altro, per lesioni personali e sequestro di persona. La mancata procedibilità in assenza di querela ha giocoforza imposto la revoca della misura cautelare a carico dei tre imputati, di lì le critiche di molti magistrati. Io non conosco i fatti del processo di Palermo, ma mi è sufficiente la ricostruzione pubblicata dalla stampa: da lì si coglie il problema che mi fornisce lo spunto di riflessione che vorrei esporre in sintesi. Fino al 30 dicembre, la procedibilità d'ufficio consentiva di procedere nei casi - evidentemente non pochi, in un contesto mafioso - in cui un imputato fosse portato a giudizio pur in assenza di querela, nella ragionevole e umana comprensione della posizione di metus e di soggezione in cui versava la presunta vittima del reato. Con la riforma, questa opportunità - se vogliamo, di amministrare la giustizia senza la volontà punitiva della persona offesa, e talvolta anche contro - è venuta meno. il nuovo ddl Ripristinare, come fa il disegno di legge in commento, la procedibilità officiosa nei casi in cui sia sussistente la circostanza aggravante del c.d. metodo mafioso significa imporre al pubblico ministero di acquisire le prove dell'appartenenza alla mafia dell'indagato, o comunque che egli si sia avvalso della forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso. Si tratta di uno sforzo probatorio molto più gravoso di quello relativo alla prova del "solo" sequestro (non aggravato dalla finalità estorsiva) o delle lesioni personali, reati per i quali basta un referto medico e qualche testimonianza. Senza scendere in dettagli tecnici superflui in questa sede, le ragioni di questo aggravio di onere probatorio derivano dal fatto che anche le circostanze aggravanti, ivi compresa quella mafiosa, necessitano di essere oggetto di prova da parte del pubblico ministero, così come gli altri elementi del reato-base (ossia, non aggravato). A titolo di esempio: per provare un sequestro di persona “semplice”, dovrò provare che taluno sia stato privato della libertà personale illegittimamente e per un tempo significativo; per provare che quello stesso sequestro sia stato eseguito con metodo mafioso o da esponenti di una organizzazione mafiosa, dovrò provarne la loro appartenenza a un clan, e prima ancora, l’esistenza effettiva di quel dato clan attivo in un determinato territorio. Insomma, quello che voglio dire è che, in passato, pur in presenza di un contesto mafioso - ma non solo: potrei portarle più di un caso in cui la vittima si sia sentita in uno stato di soggezione rispetto all'autore presunto del fatto, anche in ambiti del tutto avulsi da quello mafioso - la procedibilità di ufficio consentiva di "salvare" l'azione penale e portarla avanti anche in assenza di querela. Oggi non più, a meno che il pubblico ministero non s'imbarchi in un'indagine ben più lunga e corposa (perché no? arricchita di intercettazioni telefoniche e ambientali, quando non del contributo di collaboratori di giustizia) per provare la presenza di un sodalizio mafioso che fino ad allora aleggiava sullo sfondo. Anni fa, da pubblico ministero in udienza proprio a Palermo, ho visto con i miei occhi una vittima di usura (usura semplice, senza aggravante di mafia), appena terminata la sua deposizione, alzarsi dal banco dei testimoni e mandare platealmente baci all'imputato presente: temo che in futuro gesti simili saranno più frequenti di quanto si possa pensare. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAlessandro Clemente Magistrato
Il volontario bresciano Michele Colosio è stato ucciso in MessicoFinale Euro2020, disordini a Londra prima e dopo la partita: 49 arresti e 19 poliziotti feriti
Svizzera, morto il sindaco di Lugano Marco Borradori
Madre lascia il figlio di 7 mesi in auto e va al centro commerciale: bimbo morto per asfissiaAmbasciata afghana in Tagikistan chiede arresto del presidente Ghani fuggito da Kabul
Maltempo in Belgio, pesanti allagamenti e forti temporali in ValloniaDoveva operarsi di tumore ma scopre che era una sanguisuga di 15 centimetri
Grecia, focolaio a Ios: 15 studenti veneziani bloccati sull'isola durante il viaggio di maturitàCovid, quasi 52mila contagi in 24 ore nel Regno Unito. La Spagna si tinge di rosso
Kate Middleton già fuori dalla quarantena, è polemicaNew York, parte di Times Square evacuata per pacco sospetto: l’allarme è rientratoVaccino agli adolescenti, il Tennessee ferma tutta la campagna: "Vietare la seconda dose"Australia, è polemica sullo spot per convincere i giovani a vaccinarsi contro il Covid
Spaventosa tempesta di sabbia in Algeria
Si finge malata per andare allo stadio, licenziata
Afghanistan, trovato cadavere di un uomo nel vano carrelli di un aereoUSA, morto il serial killer Rodney James Alcala: aveva ucciso almeno 130 vittimeOms: preoccupazione per aumento dei casi di Covid-19 in Europa a causa della variante DeltaSpagna, meteotsunami a Santa Pola: acqua invade le strade, danni alle barche ormeggiate
Covid, BioNTech: “Necessaria terza dose a distanza di 6-12 mesi dal primo ciclo vaccinale”Covid, la compagnia Qantas dispone l'obbligo vaccinale per i dipendenti“Non sapevo di essere incinta”: la storia di CharlotteDanimarca: da ottobre via tutte le restrizioni anti-contagio