Francesca Deidda, un amico del marito ha violato i sigilli dell'abitazione di San Sperate: doveva recuperare i vestiti di Sollai Prove inquinate?La Ue rincara i dazi su veicoli elettrici ma cerca un accordo con PechinoAbusi, Rupnik può andare a processo. «Prima di tutto l’ascolto delle vittime»
«Ho vissuto in un resort all-inclusive per un mese per capire se costa meno che pagare affitto, bollette e spesa: ecco cosa ho scoperto»Un momento della Gmg 2023 - Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Decisivo,Campanella per la vita, è scoprire e ricordare sempre che siamo tutti destinati a vivere in favore di altri: è questo il cuore della riflessione sulla gratitudine che in questa conversazione - nuova tappa della serie avviata da Avvenire in occasione dell’Anno della preghiera - propone don Dario Vitali, teologo, docente di Ecclesiologia alla Pontificia università Gregoriana e consultore del Sinodo dei vescovi, attualmente in corso, dedicato al tema della sinodalità. Don Dario Vitali - SicilianiViviamo un tempo segnato da individualismo e narcisismo, dal diktat di essere indipendenti, di farsi da sé. In questo contesto culturale, come educare a essere grati per il fatto che «a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune» (1Cor 12,7)? Per il fatto che, come dice San Paolo, nel corpo ci sono molte membra ciascuna delle quali è importante e bisognosa delle altre?È bene focalizzare l’attenzione proprio sul termine “educare”, ossia educere, portare a pienezza qualcosa che è dentro di noi. Dunque, educare alla gratitudine significa anzitutto esplicitare che la gratitudine è una dimensione costitutiva dell’essere umano. Essa è tale in ragione della vita, che è dono di Dio: acquisire comprensione di questo dono fa scaturire gratitudine e benedizione. Perciò, educare alla gratitudine significa anzitutto educare a un senso della vita che riconosca che non ci siamo fatti da soli né che siamo persone separate e indipendenti dalle altre. La presunzione di onnipotenza, che inevitabilmente si scontra ogni giorno con i limiti umani, finisce per generare un senso di fallimento: penso che il costante aumento di casi di disagio esistenziale e disturbi nelle relazioni sia dovuto anche a una drammatica solitudine, all’individualismo dell’uomo contemporaneo che dice e cerca di non aver bisogno di nessuno e diventa incapace di costruire legami.Vi è dunque un secondo aspetto da evidenziare, quello delle relazioni, in ordine all’educazione alla gratitudine.Sì, è indispensabile educare alla relazione con Dio e con gli altri: tale dimensione è costitutiva dell’essere umano. Quando manca questa educazione alla relazione – soprattutto alla relazione come dono – sorgono stili di vita improntati o alla dipendenza o alla sopraffazione: o si domina o si è dominati. Oppure alla competizione, per cui le relazioni diventano semplicemente funzionali alla realizzazione di sé sul piano sociale e non invece elementi orientati alla maturazione della persona all’interno di un mondo capace di gratuità. In quest’opera educativa dobbiamo quindi essere capaci anche di indicare figure che sono in grado di testimoniare la gratuità e vivere il duplice comandamento dell’amore: amore a Dio che si invera nell’amore al prossimo e amore al prossimo che trova nell’amore a Dio la propria sorgente. Scoprire e sperimentare la dimensione della gratuità rende capaci di riconoscere che i propri carismi e gli aspetti più strutturali del proprio essere (ad esempio, l’intelligenza) sono doni di Dio destinati agli altri e non proprietà di cui godere per la propria autoaffermazione.Quanti vivono un passaggio duro e doloroso della vita e pensano di non avere motivi per ringraziare Dio possono contare sulla Chiesa che li sostiene e trova, anche per loro, motivi per ringraziare. Questo cosa dice della Chiesa? Ci dice una dimensione che ancora fatichiamo a cogliere. Dopo tanti secoli durante i quali si è affermata una visione istituzionale della Chiesa, legata alle funzioni, alle strutture, alla sua dimensione visibile, fatichiamo a comprendere l’essere Chiesa come appartenenza al Corpo di Cristo, che supera addirittura i confini della storia poiché la Chiesa non è soltanto quella presente sulla terra, ma anche quella del cielo. Se non maturiamo la consapevolezza di essere il Popolo di Dio in cammino verso il Regno, un Popolo che – attraverso il dono dello Spirito – può realizzare nella storia anticipazioni di Regno, difficilmente i momenti di difficoltà diventeranno anche momenti in cui ci sentiremo sostenuti dalla Chiesa. Dobbiamo riscoprire questa dimensione misterica della Chiesa, prestare ascolto allo Spirito che ci dà certezza di appartenere al Corpo di Cristo. La dimensione della vita cristiana è una dimensione ecclesiale, che mi domanda partecipazione quando sono nella forza ma mi restituisce forza e capacità di gratitudine quando sono nella difficoltà. E anche di questa dimensione ecclesiale dovremmo imparare a rendere grazie a Dio.A suo giudizio, è diffusa la gratitudine verso la vita di Gesù a Nazaret, quei trent’anni che rappresentano già la missione redentrice in atto? Direi che lo è poco. Gesù a Nazaret è cresciuto “in sapienza, età e grazia” (Lc 2,52), in quel nascondimento che può essere sintetizzato nell’immagine che Gesù stesso utilizza: “se il chicco di grano, caduto a terra, non muore rimane solo; se invece muore produce molto frutto” (Gv 12,24). Rimanere in mezzo agli uomini è una forma del morire a se stessi che costituisce la fecondità e la forza del Gesù che poi incontriamo nella vita pubblica: c’è una corrispondenza potente, che veramente impressiona, tra il Gesù della vita pubblica e quello della vita nascosta di Nazaret. Paolo VI in un famoso intervento lodò la vita di Nazaret sottolineando che la spiritualità cristiana si dipana nella ordinarietà dell’esistenza vissuta come relazione con Dio. Se pensiamo che Gesù ha trascorso a Nazaret ben trent’anni comprendiamo quale peso ha la vita vissuta come relazione con il Padre. Una certa spiritualità si è concentrata unicamente sul momento della morte di Cristo come momento salvifico ma ciò in qualche modo ha finito per velare tanto il ministero messianico di Gesù quanto la sua vita a Nazaret, una vita che Lui ha vissuto – in relazione con il Padre – come obbedienza, lode, benedizione, gratitudine. Verso chi prova maggiore gratitudine?Il primo grazie va a Dio per il dono della vita, il secondo lo rivolgo alla Chiesa, che è stata il grembo che mi ha accolto e mi ha cresciuto mettendomi poi in grado di offrire, a mia volta, un servizio agli altri sia come parroco che come teologo. In particolare la gratitudine va alla mia famiglia, ricca di affetti, onestà, senso della giustizia, etica del lavoro. Sono parimenti riconoscente al vescovo che mi ha ordinato sacerdote, don Dante Bernini: da lui ho imparato a comprendere la vita e il gusto della Chiesa. Un altro profondo grazie va al gesuita Zoltan Alszeghy: alla sua scuola ho appreso e approfondito il tema della Chiesa come Popolo di Dio e il tema del sensus fidei. Quanto all’esperienza di lavoro al Sinodo, sono grato al Signore perché vedo come conduce la sua Chiesa in mezzo anche a tensioni, tentazioni, difficoltà e contrapposizioni che rischiano di sfigurarla. E gli sono grato perché mi permette di offrire il mio piccolo contributo a motivo di un cammino di vita e di studio dedicato proprio al tema oggi affrontato nel Sinodo.
La Talpa: Andreas Muller e Veronica Peparini confermati. Ecco il cast con i 13 concorrenti guidati da Diletta LeottaColletta per la Terra Santa, l’Italia in ascolto del «grido della gente»
Acerra non ci sta: «Subito una moratoria dei rifiuti»
Cei: «Servono giovani protagonisti per essere eredi e innovatori»Carolyn Smith in ospedale non perde il sorriso. I fan: «Sei una guerriera»
Ballando con le stelle, Alan Friedman è un nuovo concorrente: «Non sono un bravo ballerino, però ci provo»Olimpiadi 2024, Senna inquinata: rinviata la gare di triathlon maschile. Cresce l'ipotesi di optare per il solo duathlon
Nasce l'alleanza per l'Economia circolare«La manovra è poco in linea con l'agenda sviluppo sostenibile»
Ragazza di 15 anni violentata e lasciata nuda in strada mentre è in vacanza con i genitori: anche lo stupratore è minorenneThomas Ceccon, la foto alle Olimpiadi supera le 10 milioni di visualizzazioni: il dettaglio fa impazzire i fanPorta Santa. Oltre la soglia, l’incontro con Cristo che salvaL'esame al via per mezzo milione di studenti
Un «summit per la pace» fra le Chiese in conflitto di Russia e Ucraina
Michela Onali Santoni, psicologa di 34 anni morta schiacciata da un masso: il dramma durante l'escursione con gli amici
Alcol e giovani, tanti interventi in nottata. Grave una 23enne - ilBustese.itLunedì 20 i vescovi a San Pietro in preghiera per la pace. Come seguireLa dispersione in calo, i divari no. E la matematica è una voragineSarah Scazzi, la serie tv della Disney fa infuriare gli abitanti di Avetrana: «Lasciateci in pace. Michele Misseri? Una brava persona»
Nicoletta Locatelli morta in un incidente dopo un malore alla guida, il figlio e il marito lo scoprono con una foto dell'auto sul webGorla Maggiore: libri, laboratori e uno spettacolo per "addolcire" il passaggio dalle materne alle elementari - ilBustese.itKarina Cascella al Grande Fratello? Lei rompe il silenzio: «Ho fatto il provino e mi hanno fatto una proposta, ma...»Rapporto Ue: Alle europee non emerse disinformazioni gravi