File not found
trading a breve termine

La Maddalena, sbarco sull'isola protetta di Soffi con ombrelloni, frigo e tavoli da picnic: turisti “cafoni” segnalati alla Capitaneria VIDEO

La stagione della Futura Volley Giovani prenderà il via da Cremona - ilBustese.itUbriaco in bici sul marciapiede incurante dei pedoni: denunciato a Legnano - ilBustese.itHarry Potter, l'Hogwarts Express dei babbani potrebbe sparire: «Sospeso il treno Jacobite»

post image

Vacanze, i consigli della dermatologa: «Quattro cose da non fare quando arriva il caldo»La pronuncia ha dichiarato incostituzionale l’articolo 13 della legge sulla stampa del 1948 che faceva scattare obbligatoriamente la reclusione da uno a sei anni nel caso di condanna per diffamazione a mezzo stampa compiuta mediante l’attribuzione di un fatto determinato. «Oggi resta la possibilità di condanna alla reclusione per diffamazione a mezzo stampa od attribuzione di un fatto determinato. Ma il giudice può orientarsi verso la sola pena pecuniaria»,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella spiega la penalista Giovanna Corrias Lucente, con una lunga esperienza professionale nel settore. Servirebbe un ripensamento globale della materia, ma la sentenza della Corte costituzionale rischia di essere l’alibi per l’inerzia del parlamento, che già avrebbe dovuto intervenire. L’intervento della Corte costituzionale sulla prigione per i giornalisti riapre un capitolo mai affrontato a livello parlamentare, nonostante gli stessi giudici della Consulta avessero sollecitato un intervento del legislatore. La pronuncia ha dichiarato incostituzionale l’articolo 13 della legge sulla stampa del 1948 che faceva scattare obbligatoriamente la reclusione da uno a sei anni nel caso di condanna per diffamazione a mezzo stampa compiuta mediante l’attribuzione di un fatto determinato. Rimane invece in piedi il terzo comma dell’articolo 595 del Codice penale sulla diffamazione, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni o la multa nel caso in cui l’offesa sia arrecata a mezzo stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità. «Quest’ultima norma consente infatti al giudice di sanzionare con la pena detentiva i soli casi di eccezionale gravità», si legge nel comunicato stampa della Consulta, che depositerà il testo della sentenza nelle prossime settimane. Cosa succede ora La decisione, dunque, fa sì che l’ipotesi del carcere per i giornalisti in caso di diffamazione a mezzo stampa venga relegato a casi di “eccezionale gravità” e sempre sulla base della valutazione di un giudice, dunque senza l’automatismo previsto dall’articolo 13 della legge sulla stampa, e riallinea la normativa italiana alla giurisprudenza europea in materia. L’iniziativa della Corte, tuttavia, è stata caratterizzata da enorme cautela ed è avvenuta solo dopo aver preso atto dell’inerzia del parlamento, che pure era già stato sollecitato a porre rimedio in via legislativa all’incostituzionalità della legge del 1948. «Oggi resta la possibilità di condanna alla reclusione ai sensi dell’articolo 595 comma tre, per diffamazione a mezzo stampa od attribuzione di un fatto determinato. Tuttavia la previsione è di una sanzione alternativa e dunque il giudice può orientarsi verso la sola pena pecuniaria», spiega la penalista Giovanna Corrias Lucente, con una lunga esperienza professionale nel settore. Tuttavia, la decisione della Consulta rende attuale la necessità di un intervento sistematico in materia che nasca da un’assunzione di responsabilità da parte del legislatore. La dichiarazione di incostituzionalità dell’articolo 13 della legge sulla stampa, infatti, mette in luce altre storture presenti nell’ordinamento. Un intervento sistematico «Serve un ripensamento globale della materia: è stato dichiarato incostituzionale l’articolo 13, ma si trascura che il codice penale prevede pene fino a tre anni per reati che riguardano la violazione della riservatezza», dice Corrias Lucente. Non solo: i reati che tutelano la violazione della riservatezza sono perseguibili d’ufficio, il che significa che l’ordinamento gli attribuisce maggiore pericolosità, mentre la diffamazione rimane perseguibile solo a querela e quindi solo dopo l’iniziativa di chi si è sentito danneggiato. «Ora, infatti, la violazione della riservatezza è punita più gravemente del danno all’onore e alla reputazione», spiega Corrias Lucente, evidenziando come reati di inferiore gravità risultino adesso maggiormente sanzionati rispetto alla diffamazione a mezzo stampa. Ora che la Consulta ha risolto lo storico dibattito, utilizzando la dichiarazione di incostituzionalità per ridurre a soli casi eccezionali l’ipotesi della pena detentiva per i giornalisti, il rischio è che questo diventi un ulteriore alibi per l’inerzia del parlamento. Le camere, infatti, hanno ciclicamente tentato senza successo di mettere mano in modo sistematico alla questione della libertà di stampa. I precedenti Nella passata legislatura a provarci era stato il Partito democratico, con un disegno di legge a prima firma di Walter Verini che doveva riformare diffamazione a mezzo stampa abolendo il carcere per i giornalisti e introdurre nuove previsioni contro le querele temerarie, utilizzate come strumento intimidatorio per condizionare il lavoro giornalistico. Il testo, tuttavia, si è arenato dopo ben quattro letture. In questa legislatura, invece, a tentare una riforma che però riguarda solo le querele temerarie è il senatore e giornalista del Movimento 5 Stelle Primo Di Nicola. Il suo disegno di legge punta a introdurre un deterrente contro questo strumento utilizzato per intimidire i giornalisti, stabilendo che chi agisce contro un giornalista in malafede o con colpa grave deve essere condannato a risarcirlo con una somma che sia almeno il 25 per cento di quella ingiustamente chiesta a titolo di risarcimento del danno. Il ddl, però, è fermo al Senato da gennaio 2020 e non è nemmeno calendarizzato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo

Modello Germania in crisi: la natalità è scesa del 15% in 2 anni. Cosa succede?Minori allontanati dal nucleo famigliare. Monti (Lega): «Con emendamento al bilancio regionale si sostengono i piccoli Comuni nella loro gestione» - ilBustese.it

Un operaio è morto in un incidente nel cantiere della metro

Più donne, meno guerre: ecco perché la campagna di Avvenire #donneperlapaceBirra in spiaggia? Non si può, blitz della polizia locale: pioggia di multe da 166 euro

Troppo caldo: raccolta rifiuti e spazzamento iniziano prima  - ilBustese.itFederauto: Ecobonus non basta, rivedere tassazione auto aziendali

IIA, sindacati: segnale forte a proprietà e Governo contro chiusure

«Con i rifugiati, per costruire un mondo migliore»Air Campania, dalla Regione nuovi fondi per l’incentivo all’esodo

Ryan Reynold
Vittoria degli attivisti a Gallarate: gli operai lasciano il boschetto - ilBustese.itSofia Castelli uccisa dall'ex, Zakaria Atqaoui lascia il tribunale di Monza dopo l’udienzaAutonomia, Pd: con 51mila firme Lombardia guida battaglia del Nord

MACD

  1. avatarAdriano Galliani, il terzo matrimonio a 80 anni: le nozze con Helga Costa a Monza, chi è la sposaEconomista Italiano

    Fuggito dal Sudan, Ala ha trovato una famiglia e una scuola in ItaliaAlla Nuvola Inside di Dimitris Papaioannou dal 14 al 16 aprileGorla Minore: al parco di Villa Durini parte il “Cinema sotto le stelle” - ilBustese.itArtista accusato di blasfemia accoltellato al collo da un uomo mascherato, danneggiate anche le sue opere esposte in una chiesa

    1. Cade da un ponteggio di 7 metri, Stefano Bargiga muore a 41 anni sul lavoro. L'operaio lascia una figlia

      1. avatarFOTO. A Olgiate anche quest’anno gli oratori hanno registrato il tutto esaurito - ilBustese.itcriptovalute

        Hotel in rosa: ecco quelli dedicati a Barbie e Hello Kitty

        VOL
  2. avatar“Cultura motore di sviluppo”: ecco i vincitori - ilBustese.itVOL

    Sardegna, turisti cafoni: parcheggiano la Panda sulle dune protette della spiaggia, maxi multaL'azienda lo licenzia e non gli versa i Tfr, lui se la prende con un collega e gli stacca un orecchio a morsi: «È colpa tua»Matteo, neonato morto in ospedale dopo il parto: in travaglio da 20 ore, la mamma aveva chiesto un cesareoPrecipita e muore nel cantiere: aveva appena compiuto 79 anni

  3. avatarParigi 2024: pallavolo, Italia-Serbia 3-0 e azzurre in semifinale - ilBustese.itCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Confindustria Alto Milanese, nel secondo trimestre più dinamici i settori meccanico e chimico-plastico - ilBustese.itParolin: più sforzi per la pace in Ucraina. Al tavolo serve anche la RussiaUnione domenicane Tommaso d'Aquino: rieletta madre TagliaferriSmart working, ecco le 10 città italiane ideali per i nomadi digitali

Sofia Castelli uccisa dall'ex, Zakaria Atqaoui lascia il tribunale di Monza dopo l’udienza

Triani: educare alla fede ad ogni età. Preti e laici, strade da condividereLa Pro Patria batte l'Albinoleffe con un gol di Travaglini - ilBustese.it*