File not found
trading a breve termine

'Incitamento all'odio', Rubio deve cancellare post contro ebrei - Tiscali Notizie

Il capo dell’Aeronautica militare: «L’Ia non batterà mai un napoletano che ti fotte l’autoradio...»Cinema & serie TVFine vita: in Svizzera 51enne lombarda per suicidio assistito - Tiscali Notizie

post image

Precipitano in vetta in Fvg, morti due alpinisti - Tiscali NotiziePer la prima gara della Coppa del mondo maschile le ruspe hanno scavato in alta quota tra la Svizzera e l’Italia. È un danno ecologico che mostra un problema culturale: non abbiamo ancora compreso la crisi climatica La vastità del problema climatico fa sì che a volte servano dei punti di appoggio per comprenderlo. Questo weekend comincia la Coppa del mondo di sci,Guglielmo con il Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il gigante saltato a Soelden. Il primo tratto della pista della Gran Becca parte dalla Gobba di Rollin, territorio di Zermatt, a 3.720 metri; il secondo passa e arriva in Valle d’Aosta, a portata di funivia da Cervinia, dopo il Salto delle cime bianche, a 2.840 metri. La discesa libera transfrontaliera tra Svizzera e Italia è l’inaugurazione della stagione, apre il calendario per lo sport che più soffre la crisi climatica ma che allo stesso tempo più sembra vivere nella sua negazione, nonostante tutti i segnali avversi, le continue cancellazioni di gare, l’abuso di neve artificiale, le Olimpiadi sempre più difficili da organizzare. I lavori sulla pista hanno generato una serie di comprensibili polemiche, sia nella comunità scientifica che nell’ambientalismo, e sono soprattutto la prova che – nonostante tutto – non abbiamo ancora compreso i cambiamenti climatici. Un problema culturale Per forzare i tempi e i limiti del fragilissimo ghiacciaio sul quale si svolge la gara, sono dovute arrivare le ruspe in alta quota. Hanno scavato, spianato, riempito i crepacci e reso praticabile e sicura per gli atleti la pista, che è lunga quasi quattro chilometri. Come ha scoperto il giornalista svizzero Sébastien Anex, di 20 Minutes, lo hanno fatto anche fuori dalle zone autorizzate. In Svizzera una commissione ha già appurato l’infrazione, in Italia c’è un’inchiesta della procura di Aosta, potrebbe seguire anche un processo, ma niente cambierà. Le ruspe non sono un problema penale, né, a questo punto, ecologico. Sono un problema culturale. Nel disegno climatico, l’operazione fatta per disputare la gara a novembre non cambia niente. Come spiega il glaciologo Giovanni Baccolo, «il ghiacciaio in Valtournenche, dal lato italiano, è esposto a sud, è molto sofferente, è già quasi un malato terminale», cioè un ghiacciaio che con l’aumento delle temperature sparirà dalle Alpi, con o senza le gare di sci. Il danno ecologico della gara, soprattutto dal lato italiano, è reale, dal momento che il ghiacciaio morente è spesso poco più di una decina di metri e ne perde diversi con l’operazione ruspa. Si assottiglia ciò che il cambiamento climatico ha reso già sottile. Ma il caso è soprattutto un’infografica climatica, un modo per ricordarci come siamo arrivati fin qui, ad avere ghiacciai zombie destinati al collasso. «È una faccenda simbolica, quasi un cortocircuito logico», continua Baccolo. «I ghiacciai sono in uno stato sempre peggiore perché stanno aumentando le temperature. Ma per renderli praticabili, facciamo operazioni di questo tipo che provocano emissioni, alimentando lo stesso problema che provano a risolvere». Saranno le specifiche emissioni del cantiere a dare il colpo finale al ghiacciaio? No, purtroppo no, il piano degli eventi era già ampiamente inclinato, ma è la somma di tutte queste scelte ad averlo messo in queste condizioni. «Mi fa sorridere che ci sia una sezione “sostenibilità” legata alla gara, che però fatta in questo modo sarà sempre insostenibile, perché viene svolta a prescindere da qualsiasi considerazione naturale». Questa non è solo la storia di uno specifico ghiacciaio e di una specifica scorciatoia per far svolgere una gara. Lo sport invernale sta salendo in quota: negli anni Cinquanta e Sessanta, quando è nata l’industria turistica della neve, si costruivano impianti a mille metri. Ora anche a duemila è difficile fare a meno della neve artificiale. E così la colonizzazione sta arrivando negli ecosistemi più elevati e delicati: la Gran Becca è la pista più alta di tutto il circuito della Coppa del mondo. Invece di cambiare e di evolversi compatibilmente con la realtà, l’industria dello sci sta scappando in alta quota, mettendo al massimo pannelli solari, che però usati così sono solo greenwashing. Dal punto di vista del glaciologo, il problema della Fis, Federazione internazionale sci, «è che non ha intenzione di accettare che c’è una crisi climatica, e fare un passo indietro e organizzare le gare e il calendario di conseguenza, ma continua con queste operazioni deleterie». Tutto continua a svolgersi come se niente fosse, insomma, come in una forma di negazionismo climatico funzionale: l’Olimpiade del 2022 in Cina è stata svolta interamente con neve artificiale, i Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno addirittura in Arabia Saudita, nella città futuristica di Neom, nel deserto. A queste condizioni, sciare diventa un’attività distopica. Non tutto il mondo degli sport invernali è così insensibile. Il francese Pinturault boicotterà Zermatt. Nella scorsa stagione duecento atleti hanno inviato una lettera alla Fis, scritta dall’austriaco Julian Schütter, per chiedere di rimodulare il calendario e di essere più «geograficamente attenti». Vogliono volare di meno avanti e indietro tra Europa e Nord America, spostare in avanti la stagione e rispettare di più gli ecosistemi senza i quali il loro sport semplicemente non esisterebbe. Non sono stati ascoltati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Berlin Dance Music Event 2024: il programma della quinta edizioneLa salute non può essere una merce, è la base di tutti i diritti fondamentali

Incendi: 18 richieste di intervento alla flotta aerea di Stato - Tiscali Notizie

Scontri tra studenti e polizia all’Università Sapienza di Roma. Arrestati due manifestantiMilano, rito del presente e braccia tese: la commemorazione neofascista per Sergio Ramelli

Università, a Roma Tor Vergata nuovo Corso di laurea in Digital Humanities - Tiscali NotizieIncendi: 31 richieste di intervento della flotta aerea di Stato - Tiscali Notizie

'A oltre 70 anni allettata in cella', lettera delle detenute - Tiscali Notizie

Il capo dell’Aeronautica militare: «L’Ia non batterà mai un napoletano che ti fotte l’autoradio...»Ambiente

Ryan Reynold
Alla conquista della cattedra, guida galattica per aspiranti insegnantiEsplosione nella centrale di Suviana, ritrovato l’ultimo disperso. Le vittime sono 7Autovelox, cosa cambia con la stretta di Salvini: limiti di velocità, autorizzazioni e segnaletica

trading a breve termine

  1. avatarPolstrada, prototipo di Autovelox è differente da quello in uso - Tiscali Notizietrading a breve termine

    Migranti fantasmi dopo gli sbarchi: in tre anni 51mila minori scomparsi dai centriI passi indietro sull’aborto. Come le regioni di centrodestra hanno fatto da apripistaI deputati Pd nei cantieri dei Cpr in Albania: «Uno spot elettorale, buttati 800 milioni». Le nostre inchieste su tempi, costi e sprechiCop28, solo 20% delle imprese italiane ha piano contro il cambiamento climatico

    ETF
    1. Vasto incendio a Roma vicino alla città giudiziaria, - Tiscali Notizie

      1. avatarUltimo donerà all’Unicef i proventi di “Non Lasciare le Mie Mani”analisi tecnica

        Software e app | Pagina 62 di 63

        ETF
  2. avatarRoma, incendio dietro al tribunale penale: colonna di fumo nella zona - Tiscali NotizieBlackRock

    Filippo Caccamo: "Raccontare il mondo della scuola è stata un'esigenza"Fu testimone delle atrocità nei lager nazisti, compie 104 anni - Tiscali NotizieBorgate sovversive e donne disobbedienti. La Resistenza popolare di RomaDonna uccisa: l'autopsia, è morta per un colpo sulla fronte - Tiscali Notizie

  3. Sostenibilità, Irto (PD): Servono investimenti - Tiscali NotizieMorti sul lavoro aumentate del 20%, ma finora l’unica misura è un’iniziativa al festival di SanremoCinema & serie TV | Pagina 2 di 19Due milioni di specie a rischio di estinzione secondo un recente studio

Achille Lauro, arriva il docufilm “Ragazzi Madre – L’Iliade”

Mattarella al padre di Salis: «Vi sono vicino». Così il Colle supplisce al silenzio del governoAmbiente | Pagina 12 di 13*