File not found
ETF

Roma, un uomo di 43 anni prima distrugge casa dell'amico poi muore per un malore

Abusi su sei studentesse all'Università di Napoli: arrestato un tecnico di laboratorioUccisero il padre violento: Simone Scalamandrè assolto in appello, confermata la pena per AlessioTerremoto nelle Marche, il sisma è dovuto alle trivelle? Le parole dell'esperto

post image

Multe stradali, l'inflazione fa salire gli importi: si rischia la stangataIl principale vincitore di queste elezioni è l’astensionismo,analisi tecnica mai così alto, con percentuali vicine al 40 per cento. E’ il segnale più chiaro dell’insofferenza e della sfiducia verso il Csm. Il Csm, anche dopo i fatti che hanno travolto la sua immagine, ha continuato ad operare per gruppi, nessuno dei quali ha fatto un passo indietro, neanche in occasione delle suppletive. L’auspicio è che la lezione serva per un bagno di umiltà da parte di tutti i gruppi associativi, anche di quello che ha vinto le suppletive, per studiare una efficace e risolutiva autoriforma dell’istituzione. Il risultato del terzo giro di suppletive per l’elezione di un altro componente togato del Consiglio superiore della magistratura, dopo le dimissioni di ben sei suoi membri a seguito dello scandalo dell’hotel Champagne e la pubblicazione della messaggistica (le famigerate chat whatsapp) intrattenute da molti magistrati e politici con il dott. Luca Palamara, consegna l’immagine di un corpo elettorale deluso, disorientato, se non fortemente protestatario. Il principale vincitore di queste elezioni è l’astensionismo, mai così alto, con percentuali vicine al 40 per cento del corpo elettorale (non si sono recati alle urne quasi 3.500 magistrati su circa 9.000). Insieme al dato del voto nullo o della scheda  “bianca” (pari a 450 schede, circa il 5 per cento dell’elettorato attivo) si tratta di una vera e propria debacle della presunta rappresentatività democratica del Csm. Si tratta del segnale  più chiaro dell’insofferenza e della sfiducia che i magistrati possono rivolgere al loro organo di governo autonomo. I detrattori del sorteggio dovrebbero trarre da questo dato una profonda lezione, atteso che il silenzio degli elettori dimostra proprio il contrario di quanto alcuni, inopinatamente, vorrebbero far credere. Vince l’astensione L’indifferenza al voto significa indifferenza al risultato; non è una delega in bianco a chi si fosse recato ai seggi, piuttosto l’affermazione della sconfitta della cosiddetta politicità dell’Istituzione che amministra la giurisdizione. Se i colleghi non manifestano interesse al voto vuol dire che si affidano alla “monetina” del risultato aliunde raggiunto. Il Csm, anche dopo i fatti che hanno travolto la sua immagine e quella della magistratura associata, ha continuato ad operare per gruppi al suo interno, così tradendo la sua natura di organo tecnico di alta amministrazione, imparziale e  terzo rispetto ad interessi privati, quali sono quelli incarnati dalle correnti che lo continuano a occupare. Nessuna di esse ha fatto un  passo indietro, neanche in occasione delle svariate elezioni suppletive, essendo tutte impegnate soltanto a concentrare i loro sforzi nella designazione di candidati di “bandiera”, espressione della ideologia e del partito (il gruppo associativo) di riferimento. Nessuna di esse ha fatto una seria autocritica al suo interno e ha isolato o espulso i personaggi che hanno creato il “Sistema” e che lo hanno alimentato con condotte illecite, sotto  i più disparati  profili deontologici, disciplinari, penali. Quasi ignari del più grande scandalo che ha colpito la magistratura nella storia della repubblica italiana, alcuni componenti, pur direttamente coinvolti nelle chat con Luca Palamara, siedono ancora in quell’organo e adottano quotidianamente delibere di nomina in incarichi  direttivi o sanzioni disciplinari nei confronti di altri magistrati. Le correnti Le rappresentanze correntizie sono attente soltanto a mantenere le rendite di posizione derivanti dal “ribaltone” degli equilibri “politici” in seno al Csm. L’Anm langue, dormendo sonni tranquilli, e, con un passo dalla cadenza elefantiaca, da quasi un anno continua a glissare per non entrare nella piena conoscenza formale delle conversazioni che delineano centinaia, se non migliaia, di illeciti deontologici commessi dai magistrati (appartenenti a tutte le correnti tradizionali), esibitisi in prodigiose autopromozioni (talune all’unanimità a tutti i costi), in etero-promozioni di amici o sodali, in ricerche di biglietti gratuiti per  qualsiasi tipo di manifestazione, in  imperdibili preci per posti al ministero o in commissioni di esami al fine di godersi ben retribuiti fuori ruolo, in pietistiche domande per uno sgravio lavorativo o per un’assoluzione disciplinare, barattando i favori resi con il loro voto nelle sempre care competizioni elettorali in tutte le istituzioni rappresentative dei magistrati, sia a livello territoriale, che centrale. Le toghe di sinistra Se un dato positivo si vuole trovare nel risultato elettorale dell’ultima tornata, alla quale  partecipavano quattro candidati, ciascuno in rappresentanza di una corrente, esso va individuato nel riequilibrio dell’attuale assetto “politico” e “di genere” nella componente togata  del Csm. La sconfitta del candidato di Area, ad avviso di chi scrive, a parte i contrasti interni che la sua figura poteva suscitare nel gruppo, è il frutto di un’oculata osservazione del panorama rappresentativo consiliare ed associativo da parte del corpo elettorale. Lo strapotere delle toghe di sinistra dentro l’Anm, dentro il Csm, nei ministeri, nei palazzi del potere romano, nell’organo monocratico  di esercizio dell’azione disciplinare, nella Corte di Cassazione, meritava un colpo d’arresto, per evitare che quella ipocrita aura di immunità dal “Sistema” e  di primazia morale non degenerasse in una tracotanza priva di  limiti e di contrappesi, capace di creare  un clima di soggezione, quasi intimidatorio, nei confronti di singoli magistrati (si pensi alla vergognosa vicenda di Gabriella Nuzzi di qualche mese fa, che ha scosso la base dei magistrati e costretto il Csm e la sua componente di maggioranza ad un rapidissimo annullamento in autotutela di una delibera vendicativa e gravemente lesiva dell’immagine della Collega) o propenso a nuove lottizzazioni (si pensi alla nomina del direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, annullata dal giudice amministrativo, ma riconfermata senza remore) ovvero all’uso doppiopesistico e quasi ricattatorio delle chat negli avanzamenti di carriera e nelle valutazioni di professionalità nei confronti di magistrati appartenenti ai gruppi di minoranza o più direttamente coinvolti nello scandalo dell’hotel Champagne. Autonomia e indipendenza Altro dato di fondamentale importanza è che il gruppo  che era nato per rappresentare l’anticorrentismo, per quanto apparentemente non attinto da particolari vicende pruriginose nelle chat di Palamara,  si è dimostrato incapace di dare riscontro alla sua sbandierata verginità ideale e  di rivestire il propagandato ruolo di “cane da guardia” contro il correntismo  e le sue degenerazioni dentro il CSM, rimanendo fagocitato nel “sistema” denunciato nel libro-intervista di Luca Palamara. Oggi la sua dirigenza è indecisa se percorrere la strada del correntismo tradizionale, supino  al gruppo egemone ed a chiunque possa garantire giunte pseudo-unitarie pur di conferire loro visibilità e una piccola porzione di potere, ovvero intraprendere finalmente l’unica strada necessaria per la rigenerazione etica e culturale della magistratura italiana, ossia quella che prende definitivamente le distanze da ogni posto di rappresentanza dentro il Csm e nelle altre istituzioni. Alcuni di essi, con coraggio e con grande determinazione, hanno dimostrato di volerlo fare, scegliendo il sorteggio come metodo di designazione dei togati in seno al Csm e la rotazione negli incarichi direttivi per porre fine al nominificio lottizzatorio e cencelliano nel quale è stato trasformato il potere di scelta dei direttivi e semidirettivi. L’auspicio è che la lezione serva per un bagno di umiltà da parte di tutti i gruppi associativi, anche di quello che ha vinto le suppletive, per studiare, insieme alle parti offese da “Magistropoli”,  una efficace e risolutiva  autoriforma dell’istituzione consiliare e dell’associazionismo giudiziario, prima che sia la politica a farlo inaudita altera parte. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAndrea Reale Giudice per le indagini preliminari a Ragusa, membro dell'Associazione nazionale magistrati eletto con la lista Articolo 101

Uova Pazzaglia ritirate dal mercato per rischio salmonella: i lotti richiamati dal MinisteroPrecipita durante l'escursione in montagna: morto un 33enne

Donne uccise a Roma, un sito di incontri potrebbe dare una svolta alle indagini

Esclusa dal concorso dei Carabinieri perché "troppo grassa": riammessa dopo il ricorso al TarRagazzo di 17 anni morto investito da un treno a Melegnano: lo schianto sulla Milano-Bologna

Sara Monzani morta a 53 anni per un malore improvviso: lutto a MediasetChi l'ha visto, scomparsa Greta Spreafico: parla il compagno Gabriele

Killer cinese arrestato per caso a Padova dopo 20 anni: ha ucciso una donna e una famiglia

Tempio Pausania, riprende il 16 novembre il processo a Ciro GrilloViolenta grandinata alle Isole Eolie: si registrano allagamenti e gravi danni alle colture

Ryan Reynold
Il grande cuore di Valentina ha smesso di battere a 40anniRissa al funerale, uno dei presenti filma i parenti che litigano per l'eredità e viene picchiatoPicchia il figlio con un mazzo di ortiche "per farlo diventare un uomo" e violenta la moglie

Guglielmo

  1. avatarOmicidio Willy Monteiro, gli appelli dei fratelli Bianchi pronti al depositoEconomista Italiano

    Ragazzo di 22 anni accoltella un senzatetto alla testa dopo una lite: arrestatoSi amputa tre dita della mano per fingere un incidente con l'assicurazione: condannatoChi l'ha visto, Saman Abbas: cosa diceva al fidanzato quando era in vitaColpito da un fulmine e sopravvissuto Simone racconta: "Ora mi chiamano Flash"

      1. Scontro tra auto e trattore: un morto

  2. avatarIncidente sul lavoro, braccio incastrato nell'impastatrice: pizzaiolo rischia l'amputazioneProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Incidente in autostrada A16, auto si schianta contro il guardrail e prende fuoco: due feritiIncidente a Frosinone, scontro tra un'auto e una mucca: un ferito, morto l'animaleCaserta, trovata morta in casa: era deceduta probabilmente da 5 mesiPrevisioni meteo weekend 19 e 20 novembre, le regioni in cui si rischiano nubifragi

  3. avatarPontedera, 15enne perde la vita a causa di un incidente in scooter: chi è la vittimaVOL

    Suicidi tra gli adolescenti, ogni 11 minuti un giovane nel mondo si toglie la vitaAuto prende fuoco in tangenziale mentre la mamma sta portando il figlio a scuolaBrinidisi, trovato il cadavere di una donna in una cella frigoriferoPavia, bus incastrato tra le barriere del Ponte della Becca: cinque feriti

Donna morta durante una battuta di pesca subacquea a Pantelleria: aveva 36 anni

Si perde a Trastevere durante il viaggio di nozze: soffre di amnesiaBimbo di 10 anni muore improvvisamente: aveva la febbre da qualche giorno*