File not found
analisi tecnica

Stalking nei confronti di una ragazzina: arrestato 48enne

Ora legale, le raccomandazioni per la salute: cosa bisogna fareTunnel del Brennero, muore tecnico investito da un trenoPasqua e Pasquetta, la lista dei supermercati aperti

post image

Roma, trovato cadavere di una donna nel Tevere: è della 63enne Gabriella BattistellaL'intelligenza artificiale (Ia) sta rivoluzionando il mondo dei media e dei giornali in particolare. Molte redazioni stanno adottando l'Ia per automatizzare processi come la scrittura automatica di articoli,VOL la generazione di titoli e l'analisi dei dati per la pianificazione delle notizie. Tuttavia, l'uso dell'Ia nelle redazioni dei giornali solleva importanti questioni etiche e giuridiche che devono essere affrontate attraverso una chiara policy sull'uso dell'Ia. L’attacco di questo articolo – che non è proprio un capolavoro, ma rispetta comunque tutte le regole base del giornalismo – ha la particolarità di essere stato generato da ChatGpt. Ed è solo una parte di 2.800 battute che forse avrebbero potuto essere copiate e incollate senza troppe modifiche, facendolo passare come un nostro contributo. Chi se ne sarebbe accorto? Il dibattito La questione, in effetti, è di grandissima attualità e non riguarda più soltanto il futuro di certi professioni e la questione se noi giornalisti umani diventeremo inutili retaggi del passato. Riguarda più l’aspetto etico del giornalismo, la deontologia e come ci sia il rischio che certe notizie false abbiano più visibilità. Il dibattito fra gli addetti ai lavori è già diffuso da tempo, ma sta assumendo ancora più visibilità adesso, con i nuovi strumenti a disposizione della massa (e delle redazioni). Nei giorni scorsi hanno avuto grande diffusione le immagini dell’arresto di Donald Trump e quelle di papa Francesco vestito con un piumino bianco. Tutte finte, ovviamente, ma generate con un sistema di intelligenza artificiale (Midjourney) che dà risultati impressionanti. È giusto che i giornali rilancino quelle foto, anche solo per smentirle? O così contribuiscono alla confusione che l’intelligenza artificiale potrebbe generare nei lettori più distratti? In altre parole: le immagini false dovrebbero avere un “disclaimer” evidente, come succede per le notizie false? O non dovrebbero proprio essere usate dai professionisti dell’informazione? TecnologiaL’intelligenza artificiale renderà sempre più precario il mondo del lavoroAntonio Casillisociologo Il patto con i lettori  La versione americana di Wired ha scelto di prendere posizione e di scrivere una policy sull’uso dell’intelligenza artificiale in redazione. È qualcosa di molto simile a quell’insieme di regole che vengono scritte per il rispetto della privacy degli utenti. Ma in questo caso assume un valore simbolico ancora più forte: è l’idea di stringere un nuovo patto con i lettori, che tenga conto dei confini etici di certi strumenti. «Vogliamo essere in prima linea nell’uso di nuove tecnologie, ma anche farlo in maniera etica e con una certa attenzione», scrive Wired. «Non pubblichiamo storie con testo generato dall’intelligenza artificiale, tranne quando è proprio il fatto che sia generato dall’intelligenza artificiale il fulcro della storia. (In questo caso ne dichiariamo l’uso e ne segnaleremo gli eventuali errori)». Esperimenti Ovviamente l’intelligenza artificiale può diventare uno strumento utile anche a supporto del giornalismo. Qualche tempo fa, Stefano Cipolla, art director dell’Espresso, aveva ad esempio ospitato sul suo sito il contributo di Adriano Attus. Anche lui è un art director di Plus24, l’allegato settimanale del Sole 24 Ore. A metà strada fra esperimento e provocazione, aveva usato l’intelligenza artificiale per illustrare una delle storie raccontate sul giornale. Però ora la discussione non è più confinata ai soli esperimenti e alla creatività degli art director. Sono gli stessi giornalisti a doversi interrogare sull’utilizzo di certi strumenti. E nei giorni scorsi il dibattito è arrivato anche in Italia. CulturaChatGpt, il mistero dell’intelligenza è che a volte gli uomini non la usanoRaffaele Simone La via italiana Fra i primi a scriverne è stato Alberto Puliafito, fra i fondatori di Slow News (un progetto digitale che si dà come missione quella di fare giornalismo "lento” e di qualità). Con la sua redazione, ha scritto una policy simile a quella di Wired. E ha condiviso un documento aperto, dove gli interessati possono lasciare il loro commento. Nelle scorse ore, sono arrivate le prime adesioni. La policy di Slow News è stata condivisa su Facebook da Mario Tedeschini-Lalli, fra le massime autorità di giornalismo digitale in Italia (è stato fra i fondatori della presenza digitale di Repubblica, sul finire degli anni Novanta).  Paolo Cagnan, condirettore del Mattino di Padova e di altri giornali locali del triveneto, ha scritto che sta lavorando ad alcune linee di guida interne e a un «patto di trasparenza» con i lettori. «Le immagini prodotte con l'intelligenza artificiale, specie dopo la versione 5 di Midjourney, stanno creando il solito cortocircuito ipocrita nei giornali che oggi hanno a che fare con l’intelligenza artificiale», scrive Ciro Pellegrino di Fanpage su LinkedIn. «Probabilmente occorre una revisione delle regole deontologiche dei giornalisti rispetto all’intelligenza artificiale». Il dibattito è aperto ed è probabile che nei prossimi giorni arriveranno altre prese di posizione. Cosa fare Ogni “nuova tecnologia” (scritto fra virgolette, perché in fondo l’intelligenza artificiale non è affatto una novità) porta con sé dibattiti come questo, in cui si alternano entusiasmi e diffidenze, talvolta polarizzando il discorso fra opposte tifoserie. Il punto non è bandire l’intelligenza artificiale dai giornali, visto che esperimenti interessanti sono già stati fatti in alcune redazioni. I giornali hanno anzi la grande occasione di rispondere a un bisogno di spiegazione e analisi del fenomeno, che sembra diffuso fra i lettori. Il Financial Times, come ricorda anche Francesco Oggiano nella sua newsletter sul giornalismo digitale, è stato ad esempio il primo giornale al mondo a individuare la figura dell’artificial intelligence editor. La questione riguarda più in generale il futuro della professione. I giornali hanno la possibilità di rinnovare il patto con la loro comunità di riferimento, mentre la disinformazione acquista nuove armi e si appresta a esplorare nuove frontiere (come, appunto, quella delle immagini, dei video e degli audio falsi). Lo si può fare con nuove policy, che mettano nero su bianco le regole del gioco. O semplicemente cercando di fare bene il proprio lavoro ogni giorno, senza cedere alla tentazione di scorciatoie artificiali. Facendo giornalismo come andrebbe sempre fatto: con la ricerca maniacale della verità e con l’ammissione e la correzione degli errori che, inevitabilmente, capiteranno. Se vuoi partecipare al dibattito su cosa dovrebbero fare i giornali con l’intelligenza artificiale, puoi scrivere a [email protected] © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniele Erler Giornalista trentino, in redazione a Domani. In passato si è laureato in storia e ha fatto la scuola di giornalismo a Urbino. Ha scritto per giornali locali, per la Stampa e per il Fatto Quotidiano. Si occupa di digitale, tecnologia ed esteri, ma non solo. Si può contattare via mail o su instagram.

Migranti, la Geo Barents subisce un fermo di 20 giorni: "Faremo appello"San Gallo, uomo trovato morto in stazione

Paura a Bari, allarme bomba in piazza Cesare Battisti

Mafia, arrestato ex consigliere comunale FdI Mimmo RussoNaufragio Lampedusa: tre dispersi, anche una neonata

Maxi rissa a Carpi, si indaga per tentato omicidioRavenna, si continua ad indagare sulla scomparsa di Michelle e Sofia

Chiara Lindl: nuove ricerche con i cani dopo 7 mesi dalla scomparsa

Napoli, pentola d'acqua bollente su bambina di 3 anniCarpi, artista accoltellato al collo: era accusato di blasfemia

Ryan Reynold
Canone Rai, a fine mese scattano richieste di esenzioneIncidente a Termeno, bus di linea finisce contro un muro: cinque feritiRimini, 43enne colpito con un paio di forbici in Viale Dante

analisi tecnica

  1. avatarMilano, avvistato in stazione 16enne scomparso Edoardo GalliCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Lampedusa, naufraga un barchino: dispersa bimba di 15 mesiPuglia, 65mila euro trovati in un sacco dell'immondizia sul balcone di Enzo PisicchioPapa Francesco rinuncia a leggere l'omelia nella domenica delle Palme: ecco i motiviIncendio in una palazzina di Chioggia: muoiono tre persone

    1. Aosta, ragazza trovata morta nei boschi: furgone bordeaux e ipotesi omicidio

      1. avatarTamponamenti sull'A14: camion prende fuoco in galleriaVOL

        Incidente ad Aprilia tra moto e auto: Gianni Cavezza muore a 40 anni

  2. avatarStrage di Altavilla, Barreca fa esorcismo in carcere: trasferitoMACD

    50enne minaccia di buttarsi dal sesto piano: intervengono i carabinieriAgrigento, trovati resti di ossa in un appartamentoUomo si taglia con una motosega e muore dissanguatoGiulia Tramontano, la sorella: "Diceva che il cibo aveva un sapore assurdo"

  3. avatarBelluno, 18enne in rianimazione per una meningiteVOL

    Palermo: respinta la richiesta di confisca beni a Dell'UtriRimini, 43enne colpito con un paio di forbici in Viale DanteTragedia a Roma, morto 77enne alla guida di una motoEdoardo Galli, il 16enne scomparso: il timore dei suoi nonni

Incidente mortale a Trapani: è il secondo in due giorni

Tragedia di Suviana: chi era Pavel TanaseDa Brandizzo a Suviana: l'Italia delle stragi sul posto di lavoro*