Vigevano, trovato morto un uomo di 33 anni: era senza vestitiCrosetto dimesso dopo il ricovero: "Grazie agli italiani"Stupro Catania: al via l'analisi del Dna estratto dagli indumenti
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 126Può sembrare un paradosso,ùseiinformapiùBlackRock ma proprio perché il picco atletico si raggiunge attraverso un percorso lunghissimo e faticosissimo, accompagnato da una dieta severa, è una condizione in cui si è particolarmente soggetti a traumi o infezioni. Semplificando si potrebbe dire che se un po’ di attività fisica rinvigorisce, l’attività agonistica estrema stressa e indebolisce il sistema immunitarioL’insostenibile leggerezza dell’essere atleta dipende dal delicato rapporto tra la brevità del picco di forma e la sua fragilità. Nelle discipline di prestazione tendenzialmente inquadrabili in quelle “misurabili” (col metro o col cronometro) la programmazione dell’allenamento ha l’obbiettivo di ricercare il picco ovvero la condizione atletica che corrisponde alla massima capacità di performare. È un lavoro molto complesso che segue le teorie della metodologia dell’allenamento.Lo scopo è progettare un processo multidimensionale per portare a sintesi positiva molte variabili (fisiche, psicologiche, tecniche, nutrizionali) e raggiungere quella condizione che corrisponde ad un vero e proprio stato di grazia.Per via della sua complessità, raggiungerlo non è scontato e, qualora ci si riesca, ha comunque una durata breve. Perciò il programma che l’atleta e il suo staff progettano, parte dagli eventi importanti (per i quali ci si attende il picco) e va a ritroso per disegnare tutte le tappe (cicli macro e micro) di lavoro. Con l’iper-calendarizzazione che caratterizza l’agonismo moderno la metodologia dell’allenamento propone di appiattire la curva del rendimento per allungarlo, garantendo qualità per maggior tempo. EPATuttavia la ricerca della massima prestazione possibile è un’altra cosa: per provare a vincere l’oro olimpico serve il picco, lo stato di grazia. Muscoli lunghi e vene a vista sotto la pelle sottile come carta velina. Zigomi sporgenti sulle guance scavate. Viso pulito, niente barba, probabilmente pesava pure quella metà che nel tempo è diventata rito scaramantico e simbolo del suo estro: durante i salti di qualificazione Gianmarco Tamberi aveva fatica e delusione dipinte in volto.Bissare il titolo olimpico è un sogno che ha preparato con attenzione maniacale già dall’indomani di Tokyo. Tanta fatica, sacrifici, lavoro duro, rinunce: il titolo europeo, vinto a giugno a Roma, aveva dato il via all’ultima fase di avvicinamento al grande giorno con l’entusiasmo alle stelle. FattiPistacchio, lenticchie e Djokovic: non di sola carne vive un campioneAntonella BelluttiPoi però un risentimento muscolare al bicipite femorale ha segnato una prima battuta d’arresto. E, a tre giorni dalla gara, un calcolo renale ha dipinto un quadro che nemmeno la peggiore delle visioni avrebbe saputo immaginare.Può sembrare un paradosso ma la massima forma atletica proprio perché la si raggiunge attraverso un percorso lunghissimo e faticosissimo, accompagnato da stress e una dieta severa che migliori al massimo il rapporto tra peso e potenza erogata, è una condizione di grande fragilità in cui si è particolarmente soggetti a traumi o infezioni di cui la più classica è il banale raffreddore (banale se non sei un atleta alla vigilia dei Giochi olimpici).Semplificando si potrebbe dire che se un po’ di attività fisica rinvigorisce fisico e mente al contrario, l’attività fisica estrema lo stressa e indebolisce il sistema immunitario. Ora un calcolo renale non ha a che fare con gli infortuni e poco con il sistema immunitario: può essere semplicemente sfortuna o invece la conseguenza della sua dieta ferrea.Infatti se il rapporto peso/potenza è un dettaglio fondamentale per la maggior parte delle discipline, nel salto in alto e la sua sfida alla gravità, lo è di più. Ma niente è perduto, ci sono ancora due giorni per recuperare un picco, che sebbene un po’ smussato potrebbe bastare. Perché gestire l’insostenibile leggerezza dell’essere atleta, se sai volare, è più facile!© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAntonella BelluttiCampionessa, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 e di Sydney 2000 nel ciclismo su pista. Laureata in Scienze motorie, ha collezionato molteplici esperienze di profilo tecnico, dirigenziale e didattico
È di Andreea Rabciuc il cadavere trovato nel casolare, lo confermano i risultati del test del DnaVenezia, banda di cinque persone assale gioielleria
Un incidente a Osnago: due uomini sono stati soccorsi
Eredità Agnelli: somma da capogiro scovata nei conti esteriAncona, giovane di 14 anni cade da una finestra al terzo piano della sua scuola: è grave
Incidente sul lavoro a Bolzano: muore un contadino precipitando per 150 metriMalta, arrestato il genero di Totò Riina: sarà estradato in Italia
Trentino, valanga alle Pale di San Martino: due feritiTerremoto a Felino, nuova scossa nella provincia di Parma
In cinquemila in piazza a Pisa contro le cariche della polizia ai pro-PalestinaFirenze, crolla muro di un cantiere: il bilancio delle vittimeScuola, Valditara: "Stop a cellulari alle elementari e medie"Rapina alla stazione ferroviaria di Bollate, accoltellato ragazzo di 25 anni
Foggia, macchinista guida treno con bambina in braccio
Travolto da un bus di linea a Bergamo, muore a 19 anni
Parma, avvertito terremoto magnitudo 3.1Nuova frana sulla statale di Folgaria, chiuso il collegamento con il VenetoIncidente sul lavoro: morto operaio schiacciato da cisternaSicilia, terremoto di magnitudo 3.1 a Milazzo
Strage Altavilla, la setta si allarga: l'ipotesi degli inquirentiRapina alla stazione ferroviaria di Bollate, accoltellato ragazzo di 25 anniProteste e scontri vicino alla sede Rai a BolognaProseguono le indagini sullo scandalo Ferragni-Balocco: le novità