Attivisti ecologisti lanciano zuppa di pomodoro contro il quadro "I Girasoli" di Van Gogh

Turista olandese sfregia la domus di Ercolano con la sua firma. Sangiuliano: «Inciviltà e idiozia, deve pagare»Parigi 2024, protesta plateale del Settebello: spalle agli arbitri, poi in acqua in sei – Il TempoAnnarita Morelli, il femminicidio premeditato e per motivi abietti. La Beretta nel borsello e gli audio a casa: «La controllava ossessivamente»

J.D. Vance, il candidato vice di Trump non ha mai fatto sesso con un divano | Wired ItaliaLa causa legale è partita dall’esposto di quattro agricoltori nigeriani che chiedevano di ricevere indietro dalla società olandese le perdite economiche causate dall’inquinamento prodotto dai suoi tubi Un tribunale olandese ha ordinato alla compagnia petrolifera Shell di pagare i danni ambientali provocati ai contadini nigeriani a causa delle sue attività sul delta del Niger. I fatti si riferiscono al periodo tra il 2004 e il 2007. La causa legale è partita dall’esposto di quattro agricoltori nigeriani che chiedevano di ricevere indietro dalla società olandese le perdite economiche causate dall’inquinamento prodotto dai suoi tubi. Inoltre la decisione del tribunale obbliga Shell a intervenire per evitare che ulteriori danni ambientali si ripetano.  Cosa è successo?criptovalute La decisione del tribunale olandese è l’ultimo capitolo al momento di un contenzioso legale che prosegue da quasi dieci anni. Se da una parte i contadini accusano Shell di avere inquinato il delta del fiume, dall’altra la società ha finora incolpato ignoti «sabotatori» di avere danneggiato i tubi che trasportavano il petrolio e ha inoltre contestato la possibilità che le sue attività svolte all’estero fossero giudicate in patria. Nel 2013 la Corte aveva parzialmente accolto la tesi dei contadini obbligando l’azienda a risarcire uno dei quattro agricoltori, ma allo stesso tempo non riconoscendola compagnia colpevole di reati ambientali. Questa sentenza  era stata in seguito oggetto di appello da parte delle due parti e nel 2015 un altro tribunale aveva deciso che la compagnia petrolifera potesse essere giudicata in Olanda anche per quanto commesso all’estero. Inoltre i giudici avevano costretto Shell a rendere pubblici i documenti sulle sue attività in Nigeria così da capire se i problemi ai tubi fossero noti o meno al management dell’azienda. Anche le associazioni ambientaliste nel corso degli anni hanno accusato Shell di non proteggere in maniera adeguata gli ambienti in cui opera. La compagnia petrolifera potrà ora decidere se fare appello o meno alla Corte suprema olandese. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiunio Panarelli Laureato nel Bachelor in International Politics and Government presso l'Università Bocconi e studente del corso di laurea magistrale Politics and Policy Analysis presso la stessa università. Autore del libro "La notte degli indicibili" (Edizioni Montag, 2018)

Malore improvviso al mare, Silvia Coppolino muore a 24 anni mentre è in vacanza con la mammaBimba morta di stenti, sentenza: Alessia Pifferi condannata all'ergastolo

Inflazione, Codacons: per le famiglie +426 euro all’anno

Alessia Pifferi "ha fatto morire la figlia Diana per restare con il compagno durante il weekend"Elezioni Usa 2024, c'è la data del primo dibattito tv Trump-Harris

Sbalzata dal monopattino sfonda il parabrezza: Giulia Grigore muore a 18 anniNYCanta e NEOS, partenariato consolidato - Tiscali Notizie

Alba Parietti compie 63 anni, foto al bacio con il compagno Fabio Adami e la sorpresa: «Saranno tre giorni d'amore»Usa-Qatar-Egitto, 'trattative per tregua riprendano il 15/8' - Medio Oriente - Ansa.it