File not found
trading a breve termine

Incendio al porto di Castelsardo: a fuoco 7 barche

Raffiche di mitra in pieno centro a Napoli: arrestati due giovanissimiPassanti trovano un cadavere che galleggia in acqua: 69enne caduto in biciTenta di uccidere a martellate il figlio malato e poi si suicida

post image

Alluvione Ischia: convocato CdM straordinario per dichiarare lo stato di emergenzaÈ multiforme,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock cambia a seconda dell’attimo e del dibattito. All’Inter usava massime da biscotto della fortuna, a Napoli si è fatto pop. Ha sempre usato un vocabolario suo. Metaforico, testosteronico, qualche volta metallico. «Uomini forti destini forti, uomini deboli destini deboli» è il suo ipse dixit. Però lo disse prima ShakespeareRivivi le finali degli Europei, dal 1968 al 2021: ascolta il nostro podcast Accadrà DomaniSe ne dicon di parole. E come tutti, anche Luciano Spalletti ha il suo campionario pronto all'occorrenza. Ne ha dato sfoggio negli attimi post-miracolo di Italia-Croazia a chi gli chiedeva lumi sull’undici titolare, una formazione nata (forse) da un patto tra lui e i giocatori. Oh madre: drama. Il ct ha tirato fuori breviario e acqua santa: «Ho 65 anni, a lei – ha detto al giornalista – mancano ancora 14 anni di pippe per arrivare alla mia esperienza. Io ci parlo coi calciatori, qual è il problema?». Parole, soltanto parole. Ma c’è un linguaggio per ogni cosa, anche per giocare. Per allenare, poi, Spalletti ha sempre usato un vocabolario tutto suo. Metaforico, testosteronico, qualche volta metallico, se prendiamo in considerazione la resistenza dei concetti nel tempo. Come quando sfoggiò lei, la madre di tutte le iperboli: «Uomini forti destini forti, uomini deboli destini deboli». È il suo ipse dixit. Però lo disse prima Shakespeare. La sua città umanaLa lingua del ct è multiforme, cangia (direbbe Corrado Augias) a seconda dell’attimo e del dibattito. Dopo un pareggio contro il Bologna (lui allenava l'Inter) sentenziò: «Bisogna fare la faccia tosta, dobbiamo avere un po’ più di vigore. In alcuni momenti ci vuole un po’ più di sangue». Lacrime e sangue il suo calcio ne richiede in continuazione. E se valgono un gol al 98’, ben vengano. Ci sarà modo di vederne pure contro la Svizzera, sabato, nell'ottavo di finale di questo Euro luna-park 2024. Viva l’Italia, l’Italia che si innamora. Anche perché paura non conosce, Lucio: «Ma che domanda è se tu vai fuori? Ma che ho paura? Altrimenti venivo come voi a vedere le partite e facevo un altro lavoro. Ho la possibilità di acquistare un biglietto, anzi me lo danno gratis».Vale il prezzo del biglietto anche lui, Spalletti. Capace di colpire al cuore con un concetto. E allo stomaco con una frase. Un’altra volta dritto come un fuso affermò: «Non si devono creare fenomeni e falliti, ma neanche furbi e coglioni». Oltre la narrazione del fútbol, giù a Spallettown, la città umana di Lucio, c’è di più. Ci sono le lingue, le dichiarazioni, parole, opere, ma omissioni no, quelle mancano. Perché, come ha detto lui, «in situazioni normali non c’è un furbo se non c’è un bischero, ed a noi la parte del bischero garba poco farla». In un mondo omologato (vedere per credere il libro Hanno deciso gli episodi. 20 racconti sul calcio e i suoi luoghi comuni), tra l’evergreen «decide il mister se farmi giocare: io sono a disposizione» e la democristiana «è stata una partita difficile», uno come Spalletti sa comunque un po’ di brivido, di imprevedibile. Insomma, non sai mai che parole sceglierà. ANSALa biscia e il ciarlatanoL’Italia che si stringe a coorte è passata di ct in ct per generazioni, attraversando le epoche di commissari tecnici di tutte le forme e le nature. A Lord Mancio bastava un sorriso, anzi più un ghigno, per liquidare i giornalisti alla svelta. Per dire: «I meriti sono dei ragazzi perché hanno creduto in tutto questo», e via. Lippi più pungente. Donadoni più soffice e avvolgente. Trapattoni e Zoff così genuini. L’Arrigo Sacchi anni Novanta era meno filosofico di quello contemporaneo, ma pur sempre un po’ gaddiano, espressionista nella parola e nel concetto. «Si rivolta la biscia al ciarlatano» lo pescò dalla lingua madre, il dialetto romagnolo, ed è diventato gergo calcistico da mai dire gol.E poi ci sono stati ct cantori. Vittorio Pozzo l’aedo, il giornalista, il narratore che collezionava record. E poi Bearzot, Fabbri, Vicini. Ogni epoca e ogni nazionale hanno avuto il loro linguaggio, il loro verbo. Mentre siamo abbacinati dalla realtà virtuale, Lucio sa trovare spunti nel concreto, nelle cose. I bucati, i cd di Pino Daniele, la Panda. Il Frecciarossa? Perché no. «C’è da essere sintetici e realistici, bisogna dire le cose chiare. Nella vita bisogna fare veloce, il Frecciarossa sta in stazione solo qualche secondo. O sei pronto e sali o lo perdi», ha detto prima della Croazia.Il suo DecameronSarà la terra toscana, culla di eroi e di grandi scrittori. Luciano, poi, prodigio da Certaldo, patria boccaccesca di novelle e punzecchiature. «Io non sono nato in Toscana, sono voluto nascere in Toscana. Infatti ho le gambe storte di chi fa solo sali e scendi e non può mai andare pari». Nel corso di questi anni, in questa sua carriera da allenatore, Spalletti ha avuto il tempo per buttar giù il suo inconsapevole Decameron. All’Inter usava massime da biscotto della fortuna. «Mi identifico in ciò che amo e amo ciò in cui mi identifico». Oppure: «Se non cambiamo, non cresciamo. Se non cresciamo, non viviamo bene la vita». Impigliato nel dualismo un po’ dadaista con Francesco Totti, alla Roma non fu da meno: «Ci sono questi giocatori che hanno un animaletto dentro: si chiama tigna. Chi non ha questo animaletto è più difficile da stimolare».A Napoli si fece pop: «Voglio una squadra di scugnizzi». Sulla panchina della Nazionale ha ritrovato un po’ di sana nostalgia, quella dei grandi narratori: «Durante il Mondiale in Messico avevo chiesto a mia mamma di cucire una bandiera più grande possibile per festeggiare il 4-3 alla Germania. Quella bandiera la porterò in panchina con l’obiettivo di trasferire il mio sogno ai bambini di oggi che guardano la Nazionale». Verba volant, Lucio manent.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGIORGIO BURREDDUGiornalista e autore. Cresciuto a Bergamo, diventato adulto a Roma, laureato al Dams di Bologna. Ha scritto una decina di libri, l’ultimo per Rizzoli.

I Nas scovano 165 sanitari irregolari nelle Rsa e negli ospedaliRoma, manifestazione di Non una di meno: cori contro Giorgia Meloni

Agenti di Polizia strappano fil di ferro dalla bocca di un uomo: si era cucito le labbra per protesta

Casamicciola, la Procura avvia un'indagine sulle mancate demolizioniSciopero autostrade: aree di servizio annunciano 72 ore di stop

Scarcerata la donna che aveva accoltellato l'uomo che l'aveva messa incintaCrolla ponte di Toscana: tragedia sfiorata

Incidente a Nizza Monferrato: morto un bambino, feriti i genitori

Allarme Listeria: richiamato lotto di salameAutopsia sulla 14enne morta a Trani, l'ipotesi del Covid

Ryan Reynold
Padrone morto da giorni: il cane avvisa i vicini abbaiandoMorto storico imprenditore padovano: aveva 90 anniBambino di 18 mesi inghiotte hashish, è grave in ospedale

VOL

  1. avatarSi schianta con la Jaguar contro un albero: morto 51enneEconomista Italiano

    Tragedia Ischia, recuperata anche una quinta vittimaMaltempo in Sicilia: mare in tempesta, Eolie di nuovo isolateCaso coop: revocati i centri di accoglienza alla suocera di SoumahoroPrincipio di incendio su bus Atac: la vettura era in servizio da 18 anni

    1. Ottiene il ricongiungimento con i figli ma muore prima di vederli

      1. avatarTravolta e uccisa da un camion: morta una donnaVOL

        Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 655

  2. avatarAgguato a Pozzuoli: feriti due giovaniinvestimenti

    L'asma allergico, lo “scudo verso le conseguenze gravi del covid”Bimba violentata dall'istruttore: "Scotch sulla bocca per non chiedere aiuto"Meteo: in arrivo il freddo e un nuovo cicloneInvestito da un'auto mentre attraversa la strada: gravissimo

  3. avatarFrana a Ischia, uomo salvato mentre era aggrappato a una persianaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Niente vaccino con tamponi falsificati: 11 indagati a VareseMorte Diana Pifferi: nello stomaco brandelli di pannolinoSanitari no vax: 300 cause perse dopo la sentenza della ConsultaInvestita mentre cammina con la madre: ferita una bimba di 6 anni

Ubriaco alla guida: finisce con l'auto nella fontana

Parla il papà di Caterina, morta dopo l’infarto e il coma della madre CristinaOmicidio Ziliani, parla il compagno di cella di Mirto Milani: "Ecco cosa mi ha confessato"*