Morti sul lavoro, solo in Lombardia tre casi in 24 oreAlessandro Impagnatiello, la madre è davvero complice del depistaggio? Cosa potrebbe rischiare secondo l'espertoBimba si allontana da una festa di compleanno, donna tenta di rapirla: salvata da un'amica
Poliziotta uccisa a Roma, parla la testimone: "Ho visto l'assassino fuggire!COMMENTA E CONDIVIDI «Che c’entra con me Carlo Acutis analisi tecnica– dice Roberto del secondo anno di un liceo – io non vado a Messa da due anni, il rosario lo recita mia nonna per me, e comunque con tutta questa fede e bontà muore pure giovanissimo, perché?». Gli adolescenti sono i più “tosti”, i coetanei di Carlo quasi vent’anni dopo, cresciuti a pane e social network, alcuni già con idee abbastanza chiare sulla fede, la Chiesa e la religione, di solito non positive e al contrario rispetto alla sua testimonianza. Il rischio, in effetti, è che il futuro santo, pur vicino d’età ai ragazzi, possa apparire irraggiungibile concretamente, quando non si rischia ancor più di farne un santino, soprattutto se mostrato attraverso lo sguardo ammirato degli adulti. Dopo i due libri per adolescenti su padre Pino Puglisi e sul giudice Rosario Livatino, che avevano avuto un buon riscontro presso le scuole grazie ai temi della giustizia e della lotta alla mafia, quello sul beato Carlo Acutis dal titolo “Io e C@rlo”, edito come i precedenti da Paoline, sembrava destinato solo alle realtà ecclesiali. Del resto, navigare nella sua storia, è mettersi alla ricerca di Gesù verso cui Carlo sin da piccolo ha tracciato la rotta con le vele della fede, con il timone della Chiesa, con la mappa del Rosario. A 7 anni la Prima Comunione, la devozione all’Eucaristia «la mia autostrada per il cielo» e alla Madonna lo portavano quotidianamente a messa. Invece, così come il giovane prossimo santo, i suoi coetanei attuali mi hanno stupito! Dall’uscita un anno fa ad oggi, infatti, quasi ogni settimana ho avuto la gioia di incontrare studenti e docenti delle scuole primarie e secondarie italiane, la maggior parte delle quali statali, che hanno letto il libro. Mi piace ascoltare le loro domande e tra le prime c’è sempre: «Perché ha scritto questo libro?». Rispondo che è una bella storia e che le belle storie vanno raccontate! «Ma come può essere bella una vicenda in cui il protagonista muore prematuramente così giovane?», aggiunge qualcun altro. «Perché quei pochi anni sono stati vissuti intensamente, hanno lasciato un segno in quanti hanno incontrato Carlo, tanto che la sua storia ha superato i confini della sua città, del nostro Paese, raggiungendo ogni punto della Terra, e tornando indietro fino a qui, fino a noi». A questo punto chiedo io agli studenti come sia possibile tutto questo e ne segue di solito una pioggia di voci: «Era un bravo ragazzo, voleva bene a tutti, pregava Gesù e la Madonna, aiutava i poveri, aveva tanti amici, usava internet, era benestante ma restava umile, la sua famiglia credeva in lui…». I bambini di solito si lasciano andare con la fantasia e, spesso, grazie allo stimolo degli insegnanti presentano disegni ed elaborati originali frutto della lettura del libro, che reinterpretano in modo creativo. I preadolescenti sono pieni di domande, vogliono saperne di più, chiedono i minimi dettagli della vita, sanno mettermi in difficoltà citando persino pagina e rigo, ma ci sta questa sana curiosità. Qui viene in aiuto Ester, l’io del titolo del libro, coprotagonista nella finzione letteraria, cioè una ragazza come loro, che “incontra” Carlo per un compito assegnato dall’insegnante, facendo una ricerca online; un incontro inaspettato, quasi uno scontro all’inizio, si trasforma in un’amicizia virtuale e virtuosa tra adolescenti che, in un’età fatta d’incertezze e desideri, vivono questo tempo così complesso. Le sue paure, i suoi sogni, le difficoltà, le risorse, i problemi a casa, la forza degli amici, la scuola come noia, la musica come rifugio, il virtuale e il reale sullo stesso piano, il passato che non esiste, il presente da vivere, un futuro a cui meglio non pensare, li riportano con i piedi per terra, percorrendo un pezzo insieme a lei e avvicinandosi allo stesso tempo al beato. In questo modo Carlo pian piano diventa uno di loro, non per imposizione bensì per scelta, poiché un amico si sceglie e spesso ci viene presentato da altri, e la frequentazione permette di conoscerlo meglio ed apprezzare pure ciò che all’inizio sembrava più distante. «Mi piace – afferma Giulia della stessa seconda classe – che oltre a dedicarsi alla famiglia, alla scuola, agli amici, allo sport, agli animali domestici, ai viaggi, era sempre sorridente e aiutava i poveri, facendo spesso delle rinunzie e coinvolgendo gli amici. Tra le sue passioni c’erano la fotografia, i video e l’informatica, il web e dal mio punto di vista anche avere fede lo è. Io ammiro chi fa le cose che dice e chi crede in qualcosa o in Qualcuno!». Originale, umile, credente, connesso: queste le virtù di un giovane milanese “millennial”, ormai patrimonio dell’umanità e per molti un influencer, che si dedica a chi è in difficoltà, vive la fede nella sua pienezza senza esibizionismo, gode delle cose semplici, usa le nuove tecnologie a fin di bene, ama la natura, non rinuncia alle relazioni vere e mai banali.
Giulia Tramontano, fidanzato indagato per omicidio volontario aggravatoUn funambolo tra i grattacieli di Milano: parla Andrea Loreni
Alessia Pifferi, respinta dai giudici la richiesta di poter far visita alla tomba della figlia
Tifoso morto in piazza durante la festa scudetto del NapoliMuore padre biologico: tribunale impone la trascrizione dell'altro padre
Tre morti sulla strada in provincia a Treviso: tragedia a RoncadeMilano Pride 2023, bocciata la partecipazione dal Consiglio della Regione Lombardia
Omicidio a colpi di pistola: ucciso un 44enneRoma, bimbo di due anni cade dal balcone: è grave, forse ha ceduto la ringhiera
Senago, il santuario per Giulia Tramontano: tra gli omaggi anche peluche per il bimbo che portava in gremboSupereroi a Torino per Mirko, l’ultimo regalo al bimbo malatoFirenze, incendio nell'appartamento: 65enne intossicataCaserta, Cuono Laudando muore a 34 anni: si era schiantato in moto contro un'auto
Pomezia, incidente tra furgone e camion: grave bimba di 6 anni
Cade dallo scooter guidato da amico: ragazzo in coma
Milano, parla uno dei due vigili che ha picchiato una donnaGiulia Tramontano, la testimonianza dell'amante di Alessandro Impagnatiello: "Ho visto i guanti in lattice"Poliziotto di 25 anni si spara con la pistola d'ordinanza: trovato morto dai colleghiGiulia Tramontano, l'ultimo viaggio della 29enne prima della scomparsa: le immagini delle telecamere
Incidente a Gubbio: morto un ragazzoIncidente fra tre auto sulla Strada Statale Adriatica: un ferito12enne mette in fuga il proprio aggressore prendendolo a morsiTragedia a Verona, Matteo Mercurio muore all'improvviso: la scoperta della figlia di 4 anni i