File not found
VOL

Aumenti su benzina e diesel: le ultime rilevazioni

Estate 2024, i rincari in autostrada: 7 euro per un panino, 3 per l'acquaSorelle morte a Riccione, l'amica: "Erano due bravissime e belle ragazze"Saldi invernali al via: tutte le date

post image

Weerg introduce le nuove HP Multi Jet Fusion 5600Lo scrittore norvegese Jon Fosse,BlackRock Italia premio Nobel per la Letteratura 2023 - Epa/Hakon Mosvold Larsen COMMENTA E CONDIVIDI Da Meister Eckhart a Samuel Beckett passando attraverso Agostino, Nicola Cusano, Kafka, Wittgenstein e Heidegger: sono questi alcuni dei grandi scrittori e pensatori cui si ispira Jon Fosse, premio Nobel della Letteratura del 2023. Ma è soprattutto la mistica il territorio preferito dall’autore norvegese, addirittura sin da bambino, quando all’età di 7 anni ebbe un’esperienza di morte imminente che definisce «la più fondamentale della mia vita». Parole che fanno parte del volume Le mystère de la foi. Jon Fosse, una lunga conversazione con il giornalista Eskil Skjeldal appena uscito in Francia per le edizioni Artège (pagine 176, euro 18,90). Allora al piccolo Jon si era rotta un’arteria: «Avevo perduto molto sangue e ricordo come fosse ieri che, seduto sull’automobile, sul percorso che mi portava all’ospedale, guardavo le case attorno con la convinzione che fosse l’ultima volta che le vedevo. Una vicenda che mi ha segnato, un’esperienza che portava con sé una verità indefinibile sul mio corpo e sul mio spirito e che non posso che qualificare come mistica». In quegli anni i genitori l’avevano fatto partecipare alla vita parrocchiale della Chiesa di Stato norvegese, protestante, ma proprio quanto accaduto gli fece constatare l’assenza del mistero. Un pensiero che in seguito lo portò ad abbandonare la Chiesa a causa del suo formalismo: «A poco a poco ho scoperto più verità per quanto riguarda la vita umana nei miei compagni di bevute che nell’ambiente cristiano». Una ribellione verso l’establishment politico e religioso del suo Paese che l’avrebbe condotto a scelte sempre più radicali ma anche a scivolare nell’alcolismo. Finché è avvenuta una vera e propria conversione. «Non ho paura a riconoscerlo, la sofferenza e la disperazione m’hanno portato alla fede. Sono passato attraverso la depressione e l’angoscia per arrivarvi». Grazie alla moglie, cattolica, e alla lettura delle opere di Meister Eckhart e Nicola Cusano Jon Fosse si è avvicinato al cattolicesimo e nel 2013 è entrato ufficialmente nella Chiesa.La mistica negativa gli ha dato la spinta, la lettura delle opere di Heidegger e Wittgenstein l’hanno aiutato molto. Nel libro-intervista i due pensatori del Novecento tornano spesso. Fosse cita due frasi famose che l’hanno segnato: “Di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere” di Wittgenstein e “Perché esiste qualcosa piuttosto che il niente?” da cui muove lo sforzo speculativo di Heidegger riprendendo Leibniz. Fosse li considera “filosofi-poeti”, i suoi veri “eroi intellettuali” in campo filosofico, mentre in quello letterario cita Kafka e Beckett in primis. E si dice convinto che la vera letteratura svela qualcosa che non può essere detto né mostrato: «Esprime l’indicibile». I racconti di Kafka ne sono l’esempio più chiaro: «Dio è visto come una legge invisibile e incomprensibile, come incomprensibile è l’esistenza umana. Ma l’opera di Kafka nella sua oscurità è malgrado tutto luminosa». Allo stesso modo Aspettando Godot di Beckett e l’Ulisse di Joyce sono vere e proprie epifanie. L’opera teatrale di Beckett è anzi per Fosse «la pièce moderna più cristiana che sia stata scritta». Altri autori che vengono richiamati sono Georg Trakl (»il più grande poeta cristiano che conosco»), Paul Celan e Emil Cioran. Al fondo c’è la convinzione profonda che fede e letteratura sono intrecciate quando parlano delle cose invisibili: «Quando ho letto che Kafka considerava la sua scrittura come una preghiera, sono rimasto colpito perché era quello che facevo anch’io. Una sorta di preghiera. Soprattutto i miei primi libri, i libri neri, sono come delle preghiere». Ma anche leggendo i suoi romanzi più noti, Settologia e Melancholia, e persino il suo ultimo breve romanzo, Un bagliore, tutti in Italia tradotti dalla Nave di Teseo, si coglie al fondo l’incontro con la trascendenza, che in realtà è ineffabile. Nel dialogo con Skjeldal, Jon Fosse dice di pregare tutti i giorni, recitando spesso il Padre nostro e l’Ave Maria: «Ciò che cerco di più nella preghiera è il silenzio, un soffio sulla mia esistenza. Faccio il segno della croce spontaneamente, quando sono solo e sento il bisogno di un sostegno, e ciò mi aiuta. C’è del potere nel segno della croce». Va spesso a Messa («Dà al corpo il riposo e all’anima la pace») e non ha particolari problemi verso i dogmi della Chiesa cattolica e le sue posizioni sulla morale, è solo critico su certe chiusure riguardo alla partecipazione all’eucarestia, che vorrebbe aperta a tutti, anche ai non credenti: «Non è compito della Chiesa erigere barriere fra Dio e l’uomo». Sull’aldilà sostiene di credere che «il regno di Dio è per tutti noi. Il male scomparirà e il bene tornerà a Dio. Il male andrà all’inferno ma ciò non significa che questo sia il destino dell’essere umano, che è a volte buono a volte cattivo ma fondamentalmente buono». Dice di sentirsi vicino anche al movimento della gnosi perché l’adesione alla fede cristiana è un processo di conoscenza, ma non sulla separazione fra corpo e anima, spirito e materia, bene e male. E all’intervistatore che gli dice di non trovare molto più in lui un’anima ribelle e antidogmatica, Fosse può ben replicare che «se c’è un atto di vera ribellione oggi in Norvegia – e non solo, ma anche negli ambienti intellettuali europei – è proprio il fatto di convertirsi al cattolicesimo e di dirsi cristiani».

Blockchain Week Rome 2024: tutti i numeri della quinta edizioneConti pubblici, Giorgetti: "Un controllo ferreo sarà ineludibile"

Rincari, bollette del gas aumentano dell'8%

Premio Nobel per l'economia 2023: vince Claudia GoldinCrisi del Mar Rosso: il 16% dell'import dell'Italia è a rischio

Condono edilizio 2024, in arrivo nuove misure: ecco cosa si potrà sanareFirmato il patto anti-inflazione: cosa prevede

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 10

Solution&Management: l'azienda che aiuta nel risanamento della crisi d'impresa e nella cessione d’aziendaTredicesima: perché non è ancora arrivata e quando arriverà

Ryan Reynold
Lavoro: nel 2022 in Italia si sono dimesse oltre 40mila mammeDecreto Milleproroghe 2024: tutte le novitàToyota, arriva lo stop alla vendita di questi tre modelli

trading a breve termine

  1. avatar"Frigo Tax" nei supermercati di Roma: sovrapprezzo sulle bevande freddeinvestimenti

    Inizio 2024 con tensioni e rischi per l'Italia, cosa aspettarsiIncentivi auto 2024, il 3 giugno riapre il portale Ecobonus: cosa sapereIncidente in mare a Porto Cervo, yacht contro gli scogli: 1 morto e 6 feritiEstate 2024, i rincari in autostrada: 7 euro per un panino, 3 per l'acqua

    1. Manovra, stretta sul "rientro di cervelli": detassazione più bassa e requisiti d'accesso più severi

      1. avatarDraghi: "Ue coordini spese per la difesa"investimenti

        Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 17

  2. avatarFerrari, ricavi record: 13.500€ di bonus ai dipendentiProfessore Campanella

    Legge sul packaging: ecco quali prodotti non vedremo piùAumenti nel 2024 preoccupazione per bollette, cibo, trasporti, banche e telefonateOmicidio Civitanova, Ferlazzo resta in carcere: "Chiedo scusa, non c'è razzismo dietro l'aggressione"Istat, ripresa del potere d'acquisto delle famiglie nel 2023

  3. avatarConti pubblici, Giorgetti: "Un controllo ferreo sarà ineludibile"Capo Analista di BlackRock

    Bonus psicologo confermato per il 2024: come ottenerloSuperbonus, il governo Meloni pronto a dire addio al maxi scontoVenezia, boom di visitatori: il ticket non spaventa il turismoBonus mamme lavoratrici 2024: perché è in ritardo

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 11

Bonus 50% pannelli solari: come funzionaBonus partite IVA: a quanto ammonta e come richiederlo*