File not found
Economista Italiano

Coronavirus, famiglie italiane in grave difficoltà economica

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 149Come fare domanda per il bonus sociale 2020Fase 2, allarme per il rincaro dei voli aerei

post image

Recovery Fund, raggiunto l'accordo. Conte: "Dobbiamo correre"La piattaforma di Zuckerberg non ha previsto l’opzione “non ti faccio pagare nulla e non ti profilo”. Spalacando dubbi di carattere giuridico: si può dare un valore economico alla protezione dei dati?ò investimenti Si possono vendere i propri diritti fondamentali? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a queste domande, anche perché cosa è conforme alla legge non può deciderlo una piattaforma privata «La protezione dei nostri dati ora si paga»; «la privacy è diventata un lusso»; «10 dollari è il costo per l’intimità e la libertà»; «il rispetto dei diritti non riguarda più i potenti, ma solo i poveri». Commenti simili, presenti in questi giorni in rete, testimoniano come la scelta radicale di Meta di prevedere, d’ora in avanti, due sole opzioni per l’accesso alle piattaforme – o paghi, e non ti profiliamo, o non paghi, e ti profiliamo per inviarti, poi, pubblicità personalizzata – abbia sollevato polemiche non solo in Europa ma in tutto il mondo. Immaginatevi di collegarvi a una piattaforma per iscrivervi ai servizi. La “piattaforma perfetta” vi dovrebbe consentire (almeno) tre opzioni. 1) Non ti faccio pagare nulla, e non ti profilo. 2) Non ti faccio pagare nulla, e se mi dai il consenso chiaro ed esplicito sul punto, ti profilo e ti mando pubblicità ritagliata su di te e sui tuoi gusti. 3) Paghi, e sei libero: nessuno vuol sapere nulla di te e delle tue attività sulla piattaforma. La scelta di Meta di eliminare la prima opzione, ossia la possibilità per un utente di continuare a usare il servizio senza che i suoi dati siano utilizzati per profilarlo e per mandare pubblicità personalizzata a meno che non dia un consenso libero, esplicito e specifico (gli anglosassoni abbreviano il tutto con la locuzione suggestiva “clear consent”), ha agitato utenti, giuristi e politici. Appare allora semplice prevedere che nelle prossime settimane ci saranno conseguenze legali: l’EDPB (il board che riunisce i Garanti europei per la protezione dei dati), alcuni Garanti nazionali e l’instancabile attivista Maximilian Schrems (quello che ha già impugnato con successo le decisioni di adeguatezza per il trasferimento EU-USA dei dati) hanno annunciato valutazioni accurate sulla strategia avviata questo mese. Ma possiamo, già, anticipare alcune riflessioni. La privacy ha un valore economico? La prima considerazione è se si possa dare un valore alla privacy (all’americana), o alla protezione dei dati (all’europea), di una persona. Dal punto di vista delle piattaforme, sembra proprio di sì: ormai tutte domandano pagamenti per non essere sottoposti ad advertising personalizzato e, quindi, per non essere profilati. La rete è ancora libera e uguale per tutti? La seconda riflessione è di ordine un po’ più ampio, nostalgico e, si consenta, un po’ “filosofico”. A questo punto, chi può pagare, può avere le piattaforme migliori, più performanti, più “pulite”, e aspirare all’Internet perfetta. Ciò va contro all’idea originaria della rete, al principio di neutralità, alla progettazione di uno strumento di libertà. Non tutti, in altre parole, avranno più lo stesso servizio. Chi decide cosa è legale? Un terzo punto, nodale e che dovrebbe essere ovvio, è che la conformità alla legge non la decide la piattaforma, ma la decidono le autorità. Anche se il servizio è presentato come adottato “per rispettare le normative della nostra area geografica”, è probabilmente già iniziata un’analisi di valutazione della conformità di una simile strategia al GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati. Il primo momento di crisi avverrà con la necessaria centralità, nel nostro ordinamento, del consenso esplicito alle attività di raccolta dei dati dell’utente per marketing, che è una delle colonne dell’intero sistema. Vi è, poi, un aspetto di monopolio della piattaforma che può condizionare la libertà del consenso: chi si può permettere di non essere presente nel luogo dove ci sono tutti gli amici, e dove agisce l’intera sua sfera sociale? Non è affatto semplice decidere di uscire da quella piattaforma e cercarne un’altra: spesso non esiste. In conclusione, si possono vendere i propri diritti fondamentali? Si può cedere il diritto alla protezione dei dati? Sono “diritti disponibili”, si direbbe in gergo giuridico? Cosa ne sarà, al contempo, di tutti i dati raccolti in passato e, soprattutto, che uso sarà fatto dei dati oltre al marketing? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a tutti questi dubbi. La nostra normativa esige che la protezione dei dati sia incorporata “di default” in tutti i servizi, con il più alto livello di protezione, e nel design stesso del sistema. E, ultimo ma non ultimo, non si possono eludere i principi di correttezza (è, questo, un modo corretto di trattare i dati?) e di minimizzazione del trattamento, due elementi che sono considerati fondamentali. TecnologiaDestra estrema, disinformazione, irrilevanza: cosa resta di Twitter un anno dopo MuskPhilip Di Salvo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Ziccardi Professore di Informatica giuridica all’Università di Milano

Econobus al 110% per le seconde case: l'ipotesi del governoCoronavirus, sospensione mutuo per i clienti di Deutsche Bank

Fca chiede 6,3 miliardi: finanziamento garantito dallo Stato

Reddito di cittadinanza: via ai lavori utili con il nuovo decretoRecovery Fund: sì di Parlamento Europeo e M5S, Lega astenuta

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 137Dl Rilancio, perché si rischia un boom di licenziamenti

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 151

MISE, c'è il piano per un bonus internet e pc per le famiglieNUOVO GOVERNO, NUOVE TASSE SUL GIOCO

Ryan Reynold
Effetto coronavirus: previsto forte calo delle assunzioni nel terzo trimestre 2020Coronavirus, nuove modifiche sui rimborsi aereiL’Europa dichiara guerra alla plastica e Fas Italia presenta la gamma Plastic Free dedicata agli Alberghi

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarCoronavirus, 4 milioni di famiglie in difficoltà economica: i datitrading a breve termine

    Incentivi auto elettriche 2020: novità e agevolazioniConcorsi pubblici 2020 Trentino Alto Adige: i bandi attiviFurto di bancomat: rimborso anche per prelievi precedentiCome organizzarsi al meglio per una video call?

    1. Climatizzazione, riscaldamento e tutela dell’ambiente: le 5 regole d’oro da seguire

      1. avatarDl Rilancio: via al bonus affitti, misura per bar e ristorantiETF

        Saldi invernali online 2019: i migliori sconti sul web

  2. avatarCovid-19, fermare le industrie aiuta a contenere il virus?investimenti

    Coronavirus, a rischio 10 milioni di posti di lavoroNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 138Sono 6.500 gli esclusi dal bonus famiglia della CampaniaAmuchina: come farla a casa e dove acquistarla

    VOL
  3. avatarDl Rilancio, bonus per occhiali da vista e lenti a contattoanalisi tecnica

    Coronavirus, cosa fare se hai perso il lavoro per la pandemia?Coronavirus, difficoltà per il 38% di chi ha un mutuoBeach&Love 2020: il marketing del turismo a Milano Marittima5 aspetti chiave per rendere unico il tuo arredo ufficio

Coronavirus in Italia, le conseguenze per il turismo

Saldi estivi 2020, le date ufficiali: uguali in tutta ItaliaCoronavirus, Gualtieri annuncia misure per 3,6 miliardi*