Chi sono i 10 uomini più ricchi d'Italia e quanto possiedono?New York, morto l'uomo che si era dato fuoco davanti al tribunale del processo di TrumpL'Unione Europea chiede stop immediato per il genocidio a Rafah
Guerra Ucraina Russia: registrati più di 200 attacchi su ZaporizhzhiaÈ sbagliata la domanda di fondo: «come facciamo a diminuire i processi?BlackRock». Nella nostra costituzione nessuna menzione al valore “minimo” per cui si può ricorrere alla giustizia. Basta con il dire che la denegata giustizia è auspicabile. Avevamo abbandonato questa idea secoli fa, quando iniziavamo a considerare illecito il giudizio di non liquet. Sul Dubbio di martedì 7 dicembre è apparso in prima pagina un articolo del Presidente UNCC, Antonio de Notaristefani, che poneva la domanda, immaginariamente rivolta ai giudici della Cassazione, «se non si stiano confondendo le cause con gli effetti: si fa poca nomofilachia perché ci sono troppi processi, o ci sono troppi processi perché si fa poca nomofilachia? Da tempo i giudici della Corte dedicano una parte considerevole delle loro energie a risolvere conflitti di giurisprudenza che loro stessi hanno creato: come si può pretendere che un soccombente non tenti la sorte, se ha una ragionevole speranza di vedersi dare ragione da un collegio che la pensa diversamente da quello precedente?». La domanda è sbagliata La domanda è ben posta, ma parte dal problema sbagliato. La domanda di fondo è sbagliata. Perché la domanda di fondo è: «come facciamo a diminuire i processi?». Il Presidente ha indicato qualche precedente criterio che gli era sembrato ragionevole (il danno bagatellare non lo risarciamo, come avevano detto le Sezioni Unite del 2008) e qualche altro che gli era sembrato invece irragionevole (l’autosufficienza in Cassazione). Dovremmo chiederci prima, però, se il problema a cui stiamo cercando una soluzione sia giusto porselo oppure no. La Costituzione, fino a prova contraria, sembra deporre in senso contrario, nella misura in cui, almeno per ora, garantisce all’art. 24 che «tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi» e che «la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento». Nessuna distinzione di valore, quindi, come fanno invece altre costituzioni democratiche. Quella americana, ad esempio, con il settimo emendamento, garantisce il processo con giuria solo per le cause civili di valore superiore a venti dollari. Invece da noi niente, nessuna menzione al valore “minimo” per cui si può ricorrere alla giustizia. L’organizzazione Il problema dei troppi processi, semmai, è un problema di organizzazione: forse mancano le risorse, i giudici sono pochi, forse si potrebbero devolvere più risorse o forse in qualche caso di chiedersi anche, come faceva ben sperare il titolo del pezzo già citato, “e se il problema fossero i giudici?”, ma in un senso diverso da quello esposto nell’articolo. Comunque, non importa, qualsiasi sia la causa, la soluzione non può più essere la denegata giustizia. Basta con il dire che la denegata giustizia è auspicabile. Avevamo abbandonato questa idea secoli fa, quando iniziavamo a considerare illecito il giudizio di non liquet (cioè che il giudice si rifiutasse di decidere), e la consideravamo giustamente un’idea barbara e deprecabile. Ora, invece, chissà perché questa idea torna a piacerci. Torna a piacere l’idea che il giudice non debba decidere solo di accogliere o rigettare, ma anche se sia opportuna oppure inopportuna dal punto di vista economico la domanda. Questo è e resta solo un errore terribile. Il numero dei processi non c’entra In un paese dove c’è giustizia i cittadini dovrebbero poter adire un giudice anche se è stato sottratto loro un solo euro o una matita. Mentre dire il contrario è disprezzo per il popolo, per i poveri e per gli «affamati e assetati di giustizia», che, invece, come al solito, vedranno la loro beatitudine solo un giorno nel regno dei cieli. Se poi si vuole dire che una maggiore coerenza negli orientamenti giurisprudenziali sarebbe comunque auspicabile, questo va bene ed è un giudizio condivisibile. Anzi, si potrebbe anche dire che ormai si potrebbe andare persino verso un più sensato sistema di stare decisis, così da ridurre le incoerenze. Il numero dei processi però non c’entra nulla. Se il meccanico ha troppi clienti, deve prendere un’officina più grande, non tentare di dissuaderli a riparare la macchina. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRiccardo Fratini Avvocato del lavoro a Roma e assegnista di ricerca in diritto del lavoro presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Cagliari, pestato 23enne al Poetto: arrestati per tentato omicidio due giovani e denunciate due ragazze per favoreggiamento e omissione di soccorsoFrancia, uomo tenta di dare fuoco alla sinagoga di Rouen: è stato ucciso
Kamala Harris ha scelto Tim Walz come vicepresidente
Usa, la Camera approva maxi pacchetto di aiuti per Ucraina e IsraeleSparatoria in Texas in un complesso di appartamenti: sei i feriti
Parigi, proteste pro-Gaza: chiude l'università Sciences PoBologna, da luglio introdotto il limite di velocità a 30 all'ora
Guerra in Medio Oriente, Blinken alza la voce: "Serve cessate il fuoco immediato"Lutto a Mirano: uno studente di 21 anni è stato trovato senza vita a Torino, dove studiava.
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 86New York, morto l'uomo che si era dato fuoco davanti al tribunale del processo di TrumpIncidente a Norwalk: camion in fiamme sotto un cavalcavia"Putin minaccia l'Ue, sogna l'impero": le parole di Borrell
Mar Rosso, l'annuncio degli Usa: abbattuti un missile e 4 droni Houthi
Nuove sirene di allarme a Kerem Shalom nel sud di Israele
Maltempo in Italia nei prossimi giorni di giugno, quanto dureràMedioriente, Borrell: "Vari Stati Ue riconosceranno la Palestina a maggio"Apple dice addio a WhatsApp e Threads in Cina: entrambe rimosse dall'Apple StoreGuerra Ucraina Russia, Blinken: “Ci saremo se Mosca vuole negoziare”
Spazio, la Nasa posticipa il lancio della Starliner al 17 maggioMedio Oriente, crescono le tensioni tra Teheran e Israele: il monito dell'IranVladimir Putin annuncia il viaggio in CinaGuerra Russia-Ucraina: "Zaporizhzhia colpita 400 volte in 24 ore"