File not found
Guglielmo

Covid, il capo dei medici inglesi: "Diventerà stagionale, come l'influenza"

Calciatore di colore costretto a sedersi tra le banane: "Fallo o ti rompo le ginocchia"Vladimir Putin si è vaccinato e ora attacca le "lobby Ue"Covid, dal 6 maggio la Danimarca ristoranti aperti per i vaccinati

post image

Dubai, identificate le 11 modelle arrestate per aver posato nude su un balcone«Neppure Orbán è arrivato ad attaccare così un giornale»,érrezEfjMelonibersagliaimedialiberiDomanièCapo Analista di BlackRock dice in questa intervista il segretario generale della European Federation of Journalists, tra i firmatari dell’appello di Domani. Nell’èra Meloni l’attacco alla libertà dei media «è così intenso e rapido che abbiamo allertato la Commissione Ue. Faremo una missione urgente in Italia»Gli attacchi in corso nei confronti di Domani, e il fatto che tre cronisti rischino nove anni di carcere, appaiono «incredibili» agli occhi di Ricardo Gutiérrez, che pure ne ha viste tante, da segretario generale della European Federation of Journalists (Efj). «Questa non è democrazia. Un paese nel quale tutto ciò può accadere non è un paese libero». La Federazione europea dei giornalisti ha firmato – assieme a più di settanta organizzazioni e testate internazionali – l’appello contro gli attacchi a Domani e per la libertà di stampa in Italia. Il grado di allerta per le condizioni della libertà di stampa nell’Italia governata da Giorgia Meloni è talmente alto che si è svolta «una riunione di emergenza» con la Commissione europea.Come ha reagito Bruxelles?Va detto che una riunione di emergenza per la libertà di stampa in uno stato membro dell’Ue non è qualcosa che si fa normalmente. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) e noi del sindacato europeo (Efj) abbiamo ritenuto la situazione italiana talmente grave da doverne informare la Commissione europea. Così la scorsa settimana abbiamo incontrato i gabinetti di più commissari europei – la vicepresidente Věra Jourová così come Didier Reynders, che ha la delega alla Giustizia – e li abbiamo informati su ciò che sta accadendo. C’è di più: come Media Freedom Rapid Response, che è una sentinella europea degli attacchi alla libertà dei media, abbiamo organizzato per il 16 e 17 maggio una missione urgente a Roma. Chiediamo di incontrare il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Sono iniziative che prendiamo nei paesi a rischio. Sa dove abbiamo fatto una missione simile? Nell’Ungheria di Viktor Orbán.Cosa le dà il senso di «emergenza» e di «urgenza»?Vede, assisto a una combinazione che mi pare micidiale: non solo si susseguono sempre più casi di attacco alla libertà di informazione, ma tutto ciò avviene in tempi rapidissimi. Peggiora sempre di più. Metto insieme un incalzare di eventi: la presa governativa della Rai, con tanto di affaire Scurati; il caso dell’Agi; l’aumento delle querele bavaglio (le “slapp”) da parte del governo, in particolare contro Domani; i tentativi di inasprire le sanzioni per diffamazione…Domani sembra essere un bersaglio prediletto, e viene attaccato esplicitamente da Meloni. Lei ha seguito tutti gli episodi: un anno fa commentavamo il caso dei carabinieri arrivati in redazione per sequestrare un articolo e le querele bavaglio governative. Ora tre miei colleghi rischiano il carcere. La premier in carica porta in tribunale i vertici di questo giornale e attacca Domani nei suoi comizi. C’è uno squilibrio di poteri? Gli attacchi diretti da parte di un presidente del Consiglio contro una redazione sono qualcosa di talmente inaudito, in Europa, che neppure Viktor Orbán arriva a tanto. Persino in Ungheria non è il premier ad attaccare direttamente i singoli media e giornalisti; è semmai il suo entourage a farlo per lui. Per quel che riguarda l’accumularsi di episodi ai danni di Domani, io penso che il vostro giornale sia un simbolo.Domani è un simbolo nel senso che siamo stati la prima sentinella di una deriva ormai palese?Non solo. Domani rappresenta per il governo il peggior nemico perché difende valori che non sono quelli di questo esecutivo. È un simbolo perché è totalmente indipendente; al contempo, non si tratta di una imponente organizzazione editoriale dotata di molte risorse. Parliamo insomma di un giornale libero di dimensioni piccole. Dunque il governo ritiene a quanto pare che sia facile prenderlo di mira. Vogliono fare di Domani un caso esemplare. Non penso che sarà così facile: avete tanto supporto e solidarietà in tutta Europa. Ma va registrato che la reazione dei media in Italia è preoccupante.Si spieghi meglio. Mi riferisco al fatto che quando ci sono stati episodi allarmanti – penso ai carabinieri in redazione, ma pure al caso dei tre cronisti che rischiano il carcere – i media europei e internazionali hanno raccontato questi casi incredibili. In Italia invece quasi non se ne è parlato: un senso di indifferenza che mi pare surreale. In altri stati europei, gli attacchi subiti da Domani sarebbero diventati subito uno scandalo nazionale, perché tutti i media del paese li avrebbero denunciati. Interpreto questa anomalia come l’ennesimo segnale di quanto sia difficile oggi la situazione in Italia: c’è una sorta di autocensura da parte degli altri media. Anche per questo siamo davanti a una “orbanizzazione”.Proprio di recente l’Unione europea ha approvato due importanti iniziative a favore della libertà dei media. Una è la direttiva anti slapp, l’altra è lo European Media Freedom Act. L’Europa va avanti. E l’Italia di Meloni?Va in direzione opposta. È impressionante vedere che pochi giorni dopo l’approvazione dell’Emfa a Bruxelles, a Roma si stia trasformando la tv pubblica in un organo di propaganda. Il caso che ha riguardato Scurati sarebbe gravissimo anche qualora non ci fosse stato un input diretto da parte del governo Meloni, anzi forse in questo caso sarebbe persino peggio: significa che ormai oltre alla censura dei monologhi c’è l’autocensura nei media. Quando la direzione non protegge l’indipendenza dei giornalisti in Rai, c’è il cosiddetto chilling effect e cioè l’effetto inibitorio. Guardi, è da anni che i monitor europei sul pluralismo allertano sui problemi che ha la Rai, ma nell’èra Meloni siamo proprio oltre. C’è un grado di controllo inedito: adesso parliamo di una tv che dovrebbe essere pubblica e invece finisce totalmente catturata dall’esecutivo. È cruciale una reazione energica dell’opinione pubblica. Non credo che ci si sia resi conto della gravità della situazione. Facciamo sentire il nostro sostegno al giornalismo libero come quello di Domani. EuropaIl giornalismo libero non è solo: ecco la solidarietà globale verso DomaniFrancesca De Benedetti© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De BenedettiScrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter. Ascolta il podcast EUnicorn, l'Europa come osiamo immaginarla.

Gli striptease club di New York fanno causa a Andrew CuomoIn Iran è quarta ondata della pandemia, scatta il lockdown di 10 giorni

L’Oms: “Ritmo delle vaccinazioni in Europa di una lentezza inaccettabile”.

Madre uccide i suoi gemelli di 6 settimane e dorme con i loro corpi senza vita per giorniNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 713

Insegnante col piede sul collo di una studentessa afroamericana: sospesa dalla scuolaAutobus fuori strada in Perù, almeno 20 morti e 14 feriti

Wuhan un anno dopo la fine del lockdown: come si vive oggi nella città simbolo della pandemia?

Sottomarino scomparso in Indonesia: disperso al largo di BaliLa crisi di Suez dimostra il fallimento delle grandi opere promesse da al-Sisi

Ryan Reynold
Regno Unito: una donna è rimasta incinta mentre era già incintaFrancia, accoltellata una poliziotta al grido di "Allah Akbar"Attacco kamikaze ad una chiesa cattolica di Makassaar

Campanella

  1. avatarZanzare geneticamente modificate, milioni di esemplari pronti a essere rilasciati in FloridaBlackRock

    Nave iraniana danneggiata da esplosione nel Mar Rosso, sospetti su IsraeleSalmonella negli integratori in Danimarca, tre morti per intossicazioneAbbandona neonata per 6 giorni: la piccola muore di stentiChicago, 13enne ispanico ucciso dalla polizia: era disarmato e aveva le mani alzate.

      1. avatarA Strasburgo museo Mamcs aperto ma solo ai donatori di sanguetrading a breve termine

        Canada sospende l'uso del vaccino AstraZeneca per under 55

  2. avatarGermania, la Merkel revoca il lockdown di Pasquainvestimenti

    Le lettere del Principe Filippo e Diana: com'era il loro rapporto?Somalia, Kamikaze si fa esplodere in una sala da tè: morte 5 personeNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 716Indonesia, ritrovato il sottomarino KRI Nanggala-402 scomparso da Bali con a bordo 53 persone

  3. avatarStrangola la fidanzata durante un gioco erotico, poi chiama la madre e confessaanalisi tecnica

    Covid, AD Pfizer: "Entro autunno ritorno alla normalità"Dal Brasile "la Mano de Dios", il gesto che rincuora i pazienti affetti da CovidIl Vietnam ha sconfitto il covid: lockdown mirati e frontiere sigillateCarneficina in Myanmar: 90 morti fra cui anche bambini

Nuova variante covid in India, sarebbe molto contagiosa

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 706Amazon, corrieri costretti a urinare in bottiglie di plastica*