File not found
ETF

Incidente a Novi Ligure, scontro tra auto e scooter: 15enne morto mentre andava a scuola

Predappio: i neo fascisti di nuovo in strada per l'anniversario della Marcia su RomaMessina, moto si scontra con un'auto: morto sul colpoFidanzati travolti dal treno: passeggiavano sui binari con il cane

post image

Previsioni meteo venerdì 4 novembre, allerta gialla e arancione per maltempo: le regioni a rischioHans Zollner e Stefano Lassi COMMENTA E CONDIVIDI Come sviluppare un percorso di discernimento vocazionale per i candidati al sacerdozio,BlackRock Italia scientificamente fondato, che permetta di individuare con sufficiente approssimazione coloro che manifestano un quadro psicologico a rischio abusi? Attualmente questo test “decisivo” non esiste. Perché non mettere a confronto gli screening utilizzati nella speranza di individuare la strada più opportuna? È l’obiettivo che si sono posti cinque studiosi, tra i più qualificati del settore. Un lavoro immane che adesso è confluito in un articolo scientifico, La spiritualità nella pratica clinica pubblicato sulla rivista dell’American Psychological Association. Lo firmano Stefano Lassi, Lisa Asta, Amedeo Cencini, Ernesto Caffo e Hans Zollner.Ne parliamo con due degli autori, Stefano Lassi, psichiatra che fa parte del Servizio nazionale tutela minori della Cei ed è docente della Facoltà Teologica dell'Italia Centrale e dell'Istituto di Antropologia della Pontificia Università Gregoriana e padre Hans Zollner, direttore dell’Istituto di Antropologia della Pontificia Università Gregoriana, membro della Pontificia Commissione tutela dei minori. Cosa vi ha spinto ad esaminare 40 studi internazionali che analizzano i test utilizzati per l’ammissione dei candidati al sacerdozio?La valutazione del profilo di personalità dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa è oramai divenuta una prassi molto diffusa nel percorso di discernimento vocazionale dei seminari cattolici e scuole di formazione cattoliche. Nonostante questo, non esiste, prima del nostro studio, una review condotta scientificamente che abbia verificato quali siano gli strumenti maggiormente utilizzati a questo scopo. Sentivamo il bisogno di far chiarezza in modo da sostenere i formatori e i valutatori nella loro capacità di stimolo e di screening dei candidati analizzando i singoli strumenti di valutazione disponibili. D’altra parte l’individuazione di un elenco di strumenti validi da utilizzare nel corso del complesso percorso di formazione umana rappresenta un tentativo di dare un contributo per definire gli aspetti di maturità e personalità che devono essere sviluppati, favoriti e monitorati e che sono necessari per intraprendere un cammino di formazione al e nel sacerdozio. É stato un lavoro impegnativo che è partito dall’individuazione di più di 13.000 articoli e attraverso un’attenta selezione ha portato all’identificazione di 40 studi riguardanti più di 9.000 soggetti e 45 test che rispondono a criteri di scientificità e accuratezza. Quali i risultati più importanti della vostra analisi?In primo luogo la produzione scientificamente rilevante a disposizione su questo argomento non è moltissima in quanto solo lo 0,7% è rappresentata da studi osservazionali di una certa qualità, dei quali solo alcuni sono studi longitudinali. Gli strumenti più utilizzati risultano essere i test di personalità, tra i quali primo tra tutti il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI). Mancano test “vocazionali” specificamente disegnati per questa popolazione così come non esistono test specifici in grado di valutare con esattezza il rischio di abuso sessuale su minori. Inoltre il mondo della formazione degli istituti religiosi femminili è quasi del tutto non indagato. Quali problemi nascono dalla mancanza di standard per l’applicazione delle linee guida?Ovvio che il rischio principale è quello di non utilizzare criteri di valutazione uniformi e condivisi nelle diverse realtà, lasciando all’iniziativa del singolo responsabile di formazione – in primis il vescovo, poi i rettori e altri formatori – la scelta degli strumenti di valutazione con possibili gravissime conseguenze, oltre alle lacune formative che ne derivano. La maggior parte di questi studi sono stati realizzati negli Stati Uniti. Come mai in Italia non abbiamo avvertito per tanto tempo la necessità di mettere a fuoco questo tema?Le motivazioni sono in parte storiche, ovvero riconducibili al fatto che la crisi degli abusi nella Chiesa Cattolica inizia proprio negli in Canada e Usa (basti pensare al primo importante studio di analisi del fenomeno ad opera della Conferenza episcopale Usa nel 2004, noto come John Jay Report), ed è quindi naturale che siano stati i primi a portare avanti questi studi e in parte legate alla tendenza ad una certa resistenza nel passato all’ingresso e integrazione delle scienze umane nei percorsi di formazione religiosa, particolarmente evidente in alcune diocesi dell’Italia e molto meno in altre parti del mondo. A dire il vero è in corso un forte cambiamento pure in Italia e in quasi tutte le facoltà e università cattoliche, seminari e case di formazione sono stati introdotti corsi, laboratori e iniziative formative affidate a psicologi e psichiatri. Il programma dell’anno propedeutico al seminario si configura oramai come un percorso di discernimento basato sull’integrazione della formazione umana con quella spirituale. Ritenete che esista una correlazione tra il problema abusi del clero e questo ritardo nella messa a fuoco di metodi condivisi per la verifica dei candidati al sacerdozio?In realtà esiste una stretta correlazione tra gli abusi nel clero e la mancanza di programmi di formazione umana in generale nei percorsi formativi iniziali e permanente. Nonostante la Pastores dabo vobis di san Giovanni Paolo II già nel 1992 avesse individuato la formazione umana come base fondamentale per la formazione spirituale, intellettuale e pastorale dei futuri sacerdoti, in molti ambienti formativi solo nell’ultimo decennio si è passati ai fatti. Il non aver affrontato temi fondamentali quali sessualità, storia familiare, personalità, maturità affettiva, capacità di comunicare e interagire, gestione delle emozioni e delle relazioni, etc… non ha certo contribuito ad intercettare e sostenere quelle individualità a maggior rischio di abuso. La crisi degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica ha permesso proprio di capire che il principale rischio per il clero risiede fondamentalmente – lungo gli anni del ministero sacerdotale – nella gestione del potere in maniera immatura e clericalista. Sono preoccupazioni che dovranno essere tenute presenti nella versione italiana della Ratio fundamentalis a cui si sta lavorando in questi mesi?La Ratio contiene già alcune indicazioni precise ma resta abbastanza volutamente aperta rispetto alle metodologie da utilizzare per quanto riguarda la valutazione psicologica dei candidati. La versione italiana certamente prenderà in considerazione tutte le evidenze ad oggi disponibili, tra le quali immaginiamo anche il nostro contributo.

La famiglia di Alessandra Matteuzzi denuncia 25 hatersPistoia, portiere ha un malore durante il riscaldamento: morto Davide Gavazzi

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 714

Dieta di Michelle Hunziker: come funziona l’antiageCanadair precipita e si schianta sull'Etna: a bordo i due piloti

Aeronautica Militare: "Partiti due caccia per intercettare aerei russi in volo ai confini con la NatCalciatrice 15enne insultata da tifoso avversario: "Sei una mangiabanane, ti sbianco"

Pozzuoli, aggredisce moglie e suocero con un batticarne

Parma, la polizia irrompe in una scuola e blocca un minorenneCoppia trovata morta a Taranto: emerge l'ipotesi omicidio-suicidio

Ryan Reynold
Vittorio Feltri, intervista dolorosa: "Mia moglie morì di parto a 20 anni"Vicenza: ladro rapina un'edicola, poi restituisce la refurtivaRieti è in lutto: morto l'ex segretario provinciale del PS Nello Ciaramelletti

BlackRock Italia

  1. avatarRave party Modena: sequestrato sistema audio da 150mila euroanalisi tecnica

    Morta Angiolina Mariano Ciavatta, madre di Francesco: aspettava la verità sulla strage da oltre 40 anniAmanda Knox a 15 anni dall'omicidio Meredith Kercher: "Soffro ancora lo stigma di un’accusa falsa"Previsioni meteo, ancora caldo anomalo: dopo Scipione arriva Monster, l'anticiclone di HalloweenImprenditore morto, fatale un malore nella notte: aveva 43 anni

    1. Taranto, cade in una cisterna di acqua piovana: morta una donna di 74 anni

      ETF
      1. avatarSub muore durante battuta di pesca tra Vulcano e Liparitrading a breve termine

        Due ciclisti investiti da un'auto a Catania: morto professore 57enne, grave l'amico

        ETF
  2. avatarA Roma scatta l'allarme cimici da letto, paura choc anafilatticotrading a breve termine

    Cerca di simulare uno stupro tramite liquido seminale: arrestata 16enneAggredisce la moglie con pugni e una testata sul naso: il figlio chiama i CarabinieriDovrebbe stare in prigione ed è latitante ma ha il Rdc, fermatoChi era Vittorio Boiocchi, il capo ultrà dell'Inter ucciso a colpi di pistola

  3. avatarTemperature in aumento nel Mar Mediterraneo: le immagini del satellite e l’allarme del CMEMSCapo Analista di BlackRock

    Contagi Covid in discesa in tutta Italia, lo dice il report GimbeCapezzone e Roscani (FdI) alla Sapienza, la polizia interviene e manganella gli studentiBari, auto viaggia in contromano sulla statale: un morto e due feritiConfermato l'ergastolo a Renato Scapusi per l'uccisione di Clara Ceccarelli

Palermo, autista di pullman si accascia al suolo e muore: tutti i dettagli

Celledizzo, giallo sul biglietto lasciato dal cacciatore suicidaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 709*