File not found
trading a breve termine

Capodanno e buoni propositi: «Guardare al futuro fa bene alla salute»

Le valigie dei MoonSwatch messe in vendita (e non dovrete neanche mettervi in coda)Trovato il cadavere di una donna in un laghetto nei pressi di SionBimbi con meno di 2 anni stiano lontani dagli schermi

post image

Viaggi LGBTQ+: «Il Ticino è campione dell'accoglienza e dell'inclusività»Il tribunale di Enna ha stabilito una pena di quattro anni e sei mesi e interdizione perpetua dall’insegnamento. La curia riconosciuta responsabile civile. Decisiva la denuncia di un ragazzo oggi trentenne che aveva raccontato agli inquirenti gli abusi subiti tra il 2009 e il 2013Don Giuseppe Rugolo è stato condannato a quattro anni e sei mesi per violenza sessuale ex articolo 609 bis VOLe quater del codice penale (quindi su minori di 16 anni) e tentata violenza sessuale, con interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e interdizione perpetua dall'insegnamento nella scuola di ogni ordine e grado. La curia vescovile della diocesi di Piazza Armerina è stata riconosciuta responsabile civile e dovrà rispondere in solido con il sacerdote del risarcimento delle parti civili. Prescritti invece i fatti avvenuti prima del maggio 2011.Si è concluso così il 5 marzo il processo di primo grado al sacerdote di Enna, 42 anni, chiamato a rispondere di violenza aggravata su minori secondo gli articoli 81 e 609 del codice penale. Il prete di Enna era stato arrestato il 27 aprile 2021 dopo la denuncia di Antonio Messina, sedicenne all’epoca degli fatti; nel corso delle indagini erano poi emerse anche altre due vittime minorenni. Il tribunale, composto dal presidente Francesco Pitarresi e dai giudici a latere Elisa D’Aveni e Maria Rosaria Santoni ha emesso il verdetto dopo otto ore di camera di consiglio. Una sentenza che arriva dopo 22 udienze a porte chiuse e 53 testimoni sentiti. Il procedimento si era aperto il 7 ottobre 2021 davanti al tribunale di Enna (come abbiamo raccontato qui); Messina, oggi trentenne, aveva raccontato agli inquirenti di essere stato abusato da Rugolo per quattro anni, dal 2009 al 2013. FattiAbusi e violenze nella chiesa: numeri e lacune dell’ultimo report della CeiFederica Tourn«Questa è una sentenza importante perché non solo è stata riconosciuta la responsabilità penale del sacerdote, ma è stato anche messo in luce un metodo abusante sostenuto dall'ambiente ecclesiastico locale», ha dichiarato Eleanna Parasiliti Molica, avvocata di Antonio Messina. «Sono soddisfatto per il risultato – ha commentato Messina – la condanna è un passo importate perché riconosce la presenza di abusi, anche se è chiaro che per me non ci sono stati tentativi di condizionamento nel corso del processo». Gli avvocati di Giuseppe Rugolo, Antonino Lizio e Dennis Lovison, non hanno rilasciato commenti.La vicendaIl 24 dicembre 2018 Antonio Messina aveva denunciato i fatti anche al vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana che, all'inizio del 2019, aveva disposto l'investigatio previa sul sacerdote. L'indagine ecclesiastica si era però conclusa in un niente di fatto, perché l'allora Congregazione per la dottrina della fede, il dicastero preposto a decidere dei casi di abuso sessuale su minori, aveva stabilito di non essere competente perché Rugolo era ancora un seminarista all'epoca dei primi approcci con il ragazzo. Gli altri abusi, secondo quanto sostenuto dai giudici ecclesiastici, risalivano a quando Antonio era ormai maggiorenne e Rugolo non ancora sacerdote, e quindi non rientravano nei casi di competenza del diritto canonico.Certo è che, secondo le intercettazioni agli atti, il vescovo Gisana era al corrente delle violenze subite da Messina sin dall'agosto 2016, quando don Giuseppe Fausciana, parroco della chiesa di Sant'Anna a Enna, gli aveva riferito le confidenze ricevute dal ragazzo.Il ruolo della curiaA giugno 2017 sono i genitori di Antonio Messina ad andare per la prima volta dal vescovo a raccontare gli abusi subiti dal figlio, ma monsignor Gisana prende tempo, dicendo che si occuperà lui della faccenda. Passa ancora più di un anno prima che il vescovo incontri Antonio Messina, a ottobre 2018; don Rugolo, nel frattempo, viene nominato parroco della chiesa di San Cataldo. Il vescovo, dopo aver parlato con Antonio, da un lato avvia l'indagine ecclesiastica, dall'altro offre alla famiglia del ragazzo 25mila euro (che avrebbe preso dai fondi della Caritas) da giustificare con una generica causale di «borsa di studio». Un risarcimento con il vincolo del silenzio che Antonio Messina rifiuta. Fatti«Vittime isolate, preti protetti». Il report sugli abusi nella chiesa che imbarazza vescovi e VaticanoFederica TournIntanto il sacerdote viene mandato nella diocesi di Ferrara per un periodo di studio e riflessione – periodo in cui Rugolo continua a essere in contatto con i ragazzini della parrocchia. Quando scatta la denuncia penale, anche Gisana risulta coinvolto: «Il problema è anche mio perché io ho insabbiato questa storia… eh vabbè, pazienza, vedremo come poterne uscire!», si sente in un'intercettazione. Proprio il comportamento di copertura del vescovo è stato stigmatizzato duramente durante la requisitoria del pubblico ministero Stefania Leonte.Nel processo si erano costituiti parte civile, oltre alla vittima, assistita da Eleanna Parasiliti Molica, i genitori di Antonio Messina con l’avvocato Giovanni Di Giovanni, La Rete l’Abuso, assistita da Mario Caligiuri, e l’associazione Contro Tutte le Violenze con Irina Mendolia mentre responsabili civili erano la diocesi di Piazza Armerina, assistita dall’avvocato Gabriele Cantaro e la parrocchia di San Giovanni Battista di Enna, con Mauro Lombardo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederica TournGiornalista indipendente di Torino. Si occupa di migrazioni, religioni, diritti umani, femminismi. Ha pubblicato reportage da diversi paesi per testate italiane e straniere; nel 2020 ha vinto la prima edizione del premio internazionale “Piazza Grande Religion Journalism Award”.

Kering: ricavi in in calo nell'ultimo trimestre del 2023Censiti 143.470 uccelli migratori in Svizzera

La presunta «vera stalker» di Baby Reindeer vuole far causa a Netflix e Gadd

I Mac in uscita da qui a fine 2024 | Wired ItaliaCosa sappiamo del secondo chip Neuralink impiantato nel cervello di un essere umano | Wired Italia

Il Ticino si prepara alla giornata mondiale dello YogaLa pioggia non ferma il fair play: grande successo per la Peace Cup

Il 2024 sulla via del record: sarà l'anno più caldo della storia

Per Bally una superstar da 100 milioni di followerA luglio 16% di viaggiatori in più

Ryan Reynold
Addio a Bob Newhart, leggenda della commedia americanaL'Adriatico sta diventando un mare tropicale: «Alcuni pesci non esistono più»Un po' di Ticino alla Milano Marathon: i fisioterapisti luganesi preparano i campioni

BlackRock Italia

  1. avatarTwitter addio, il social migra definitivamente su X.comEconomista Italiano

    Roberto Rolfo: «I miei fantastici 44 anni»Trovato in Australia il rospo da record ToadzillaMangiare bene anche in età avanzata: ma come?Dal grande Bazar di Istanbul al mercato del Lugano

    1. L'UDC denuncia il caos asilo e politica fallimentare di Jans

      1. avatarEscursionista cade in Valle di Lodrino e perde la vitaVOL

        L’epoca d’oro dei documentari sportivi tra autenticità, limiti e compromessi

  2. avatarPrima Shukr, ora Haniyeh: e se in Medio Oriente fosse guerra totale?MACD

    Elezioni Regno Unito 2019 - Risultati ed exit poll - la RepubblicaNotte in coda per il nuovo MoonSwatchUBS «filtra» i clienti facoltosi (e rischiosi) ex Credit Suisse, ma la Finma vuole vederci chiaroIl tesoro nascosto dei vini dolci

  3. avatarAlla fine, nella Senna si può nuotareEconomista Italiano

    Atteso un calo dei prezzi dell'elettricità nel 2025I costi crescono, ma alla cassa non vanno Cantone e CittàTrilaterazione, come funziona la tecnica che permette agli stalker di avvicinarsi alle vittime | Wired ItaliaCensiti 143.470 uccelli migratori in Svizzera

Tassa di collegamento, anche la DISTI dice no

Maduro: «Pronto a pubblicare tutti i verbali elettorali»UBS e Swisscom insieme per mantenere la Svizzera ai vertici del deep tech*