Dona un rene alla madre della fidanzata, ma lei poi lo lascia e sposa un altroCosa c’entra la Russia con l’aumento delle bollette?Spagna, reinfezioni record per Omicron: in 2 settimane più di quelle registrate da inizio pandemia
Giudice toglie la custodia di tutti i figli a un padre non vaccinatoIl gommone in mare da sette giorni è partito dalla Libia,criptovalute ma il motore si è rotto al terzo giorno. Sono 25 i superstiti salvati dalla nave umanitaria, con a bordo 224 persone dopo altri salvataggi Nelle prime testimonianze i naufraghi raccontano di aver passato almeno 7 giorni in mare, nonostante le richieste di aiuto, e di aver visto almeno 50 persone, passeggeri come loro di un gommone alla deriva, morire annegati.La nave dell’ong Sos Mediterranée, Ocean Viking, ha soccorso mercoledì mattina i 25 superstiti che sono riusciti a sopravvivere una settimana su un gommone che si stava sgonfiando, nelle acque internazionali al largo della Libia. Ustioni da carburante, sintomi di ipotermia, senza cibo e senza acqua, tutti i naufraghi versavano in condizioni di estrema vulnerabilità fisica e mentale. Tra loro, due persone sono svenute e trasportate d’urgenza in elicottero sulla terraferma, in Sicilia, dopo i vani tentativi di rianimazione della squadra medica dell’organizzazione.«Un uomo ha raccontato di aver perso la moglie e il figlio di un anno e mezzo. Il bambino è morto nei primi giorni, mentre la madre il quarto giorno. Venivano dal Senegal e sono stati in Libia per più di due anni», ha raccontato una dei membri dell’equipaggio della nave umanitaria.La traversata I sopravvissuti hanno raccontato di essere partiti da Zawiya, città nel nord est della Libia, e dopo tre giorni di navigazione il motore si è rotto. A bordo del gommone, raccontano i naufraghi, c’erano almeno 75 persone, lasciate alla deriva nonostante le molteplici richieste di soccorso. Non è chiaro se quest’imbarcazione sia la stessa segnalata nei giorni scorsi da Alarm Phone, l’organizzazione che riceve le chiamate delle persone in difficoltà in mare, che chiedeva un intervento di ricerca e soccorso per una barca con a bordo circa 85 persone, con cui avevano perso i contatti.È l’equipaggio della nave di Sos Mediterranée ad aver individuato il gommone sgonfio, a una distanza di circa 2 miglia, in condizioni molto precarie. I sopravvissuti, tutti uomini, raccontano, scrive l’ong, che tra le decine di persone che hanno perso la vita, c’erano donne e almeno un bambino. Non era l’unico minore sulla barca: sono dodici i minori che sono riusciti a salvarsi, due dei quali hanno meno di tredici anni.Mentre faceva rotta verso le acque nazionali, la Ocean Viking ha effettuato altri due salvataggi, portando in salvo in tutto 226 persone. Una prima operazione è stata chiesta dalle autorità italiane, che avevano segnalato una barca di legno in difficoltà con a bordo 113 persone, tra cui 6 donne e due bambini, la sera di mercoledì. E poi, ieri in mattinata, l’equipaggio dell’ong ha salvato, con il supporto dell’aereo Sea Watch 2, altre 88 persone che navigavano su un gommone stracolmo.Sos Mediterranée racconta che era presente anche una pattuglia della cosiddetta guardia costiera libica che però si è tenuta a distanza. È di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima aggressione da parte dei libici a imbarcazioni di migranti: il 3 marzo durante un’operazione di salvataggio della nave Humanity 1 la guardia costiera ha infatti aperto il fuoco in acqua, dove si erano gettate diverse persone in preda al panico. Una persona è morta annegata.Un porto sicuro? Foto di Johanna De Tessières (Sos Mediterranée)Alla Ocean Viking con a bordo 224 persone – tra cui quattro bambini con meno di quattro anni e almeno 35 minori non accompagnati – è stato assegnato il porto di Ancona, un viaggio di 1.450 chilometri per cui serviranno 3 giorni di navigazione, con «il rischio che le condizioni dei sopravvissuti si deteriorino», scrive la ong. L’organizzazione ha chiesto di poter attraccare in un porto più vicino, in linea con le norme del diritto internazionale che prevedono debba essere il porto più sicuro e paese più vicino a dover ospitare i naufraghi. Il soccorso infatti si intende concluso solo nel momento in cui le persone toccano la terraferma.L’assegnazione ingiustificata di un porto distante dalla zona del salvataggio è una prassi iniziata con il governo di Giorgia Meloni, con Matteo Piantedosi ministro dell’Interno. Un’azione che fa parte della più ampia politica contro le navi umanitarie delle organizzazioni non governative che, in assenza di missioni europee nel Mediterraneo di ricerca e soccorso, sono rimaste le uniche a pattugliare le acque internazionali tra l’Europa e il nord Africa.Ma oltre a imporre migliaia di chilometri di tragitto in più, ritardare così gli sbarchi e quindi il rientro in mare per continuare le operazioni, l’attività delle imbarcazioni delle ong è resa difficile anche dai provvedimenti giudiziari. Sono ben tre le navi della flotta civile sotto sequestro, la Sea Watch 4 e 5 e la Humanity1, e sulla Ocean Viking il tribunale di Brindisi sta decidendo sulla revoca o meno definitiva del fermo, accusata di aver violato il decreto Piantedosi.L’assenza di una missione europea nel Mediterraneo e la difficoltà crescente per le ong di operare, anche se spesso sono le stesse autorità italiane a chiedere un loro intervento, ha reso il 2023 un anno letale. Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, l’anno scorso il numero di morti e dispersi è aumentato del 30 per cento rispetto all’anno precedente. Nel 2023, l’agenzia dell’Onu ha contato almeno 2.271 morti e dispersi, solo sulla rotta del Mediterraneo centrale; 3.041 se si considera l’intero Mediterraneo. E solo nelle prime settimane del 2024 sono stati registrati 160 morti. Ma sono stime al ribasso. Foto di Johanna De Tessières (Sos Mediterranée)Foto di Johanna De Tessières (Sos Mediterranée)Foto di Johanna De Tessières (Sos Mediterranée)Foto di Johanna De Tessières (Sos Mediterranée)© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarika IkonomuGiornalista di Domani. È laureata in Giurisprudenza e ha frequentato la scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso. Fa parte del Centro di giornalismo permanente e si occupa di diritti, migrazioni, questioni di genere e questioni sociali
Lutto nel buddismo, è morto Thich Nhat Hanh il più popolare maestro zenUsa, governatore invita gli avversari politici a baciare il sedere del suo cane
Bimba di 10 anni uccisa dal padre, l'ultimo sms alla nonna: "Ho paura"
Camion in bilico per 3 giorni su uno strapiombo di 100 metri in CinaIn Pakistan una 14enne si spara mentre gira un video su TikTok
Covid, calano ancora i contagi nel Regno Unito: meno di 100mila casiObbligo vaccinale, Johnson: "Gran Bretagna dice no alla coercizione"
California, treno si schianta contro aereo sui binari dopo un atterraggio di emergenzaCittà del Capo, brucia la sede del Parlamento Sudafricano: tutti i dettagli
Uccise tre scimmie da laboratorio in fuga dopo un incidente negli UsaPolonia, Agnieszka morta a 37 anni col feto in grembo perché le è stato impedito di abortire“Turbamento e vergogna” di Ratzinger per gli abusi sui minori a MonacoIl marito della ministra degli Esteri tedesca lascia il lavoro per accudire le figlie
Gazpacho al posto di Gestapo: la gaffe della deputata repubblicana negli Usa
Omicron 2 si affaccia nel Regno Unito ed è boom di contagi in Danimarca
Morto il gorilla maschio più anziano del mondo: Ozzie aveva 61 anniRyan, ultime notizie sul bimbo nel pozzo in Marocco: soccorritori a due metri da luiRischia sequestro per carburante non pagato, nave da crociera inverte rotta e va alle BahamasChi è l'uomo più ricco al mondo? Nel 2021 "vince" Elon Musk con 270 miliardi di dollari
“Turbamento e vergogna” di Ratzinger per gli abusi sui minori a MonacoOlaf Scholz: “Sanzioni occidentali immediate se la Russia invaderà l’Ucraina”Covid, vaccino under 5: Pfizer chiede autorizzazione alla FDAViolentata e uccisa a Malta da uno sconosciuto nel parco: arrestato 20enne