Gruppo Wagner, Prigozhin spiega le ragioni della marcia su MoscaUcraina, la minaccia di Zelensky: "Vedrete di cosa è capace l'Europa"Auto contro i cancelli di Downing Street, un arresto
Scuola dello Utah vieta la Bibbia: "Volgare e violenta"Musicista e producer,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock Linda Feki ha scelto di raccontare la sua storia sui social, per segnalare le prassi di ospedali pubblici. Da un’ecografia sbagliata appositamente allo strazio dell’attesa e al tentativo di farle cambiare idea. Un percorso che «umilia» le donne e inculca «il senso di colpa», quando si sceglie di esercitare un diritto In Italia l’obiezione di coscienza rende sempre più difficile accedere al diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Linda Feki è una musicista e producer ed è conosciuta sotto l’acronimo LNDFK. Nel giorno delle elezioni europee ha deciso di condividere la sua esperienza sui social, per denunciare la violenza psicologica, e non solo, subita nel suo percorso per poter abortire, e invitare gli elettori a non astenersi dal voto. «È stata un’esperienza drammatica e violenta, mi sono sentita umiliata. Per questo ho voluto raccontare cosa mi era successo», ha riferito in un’intervista al Corriere della Sera. Tre mesi fa ha deciso di abortire e si è rivolta all’ospedale San Paolo di Napoli, città in cui vive. Un ginecologo la visita, senza nemmeno chiedere il suo nome, né un documento di identità per capire se fosse o meno minorenne. Ma l’unica informazione che le viene chiesta è se avesse «un partner e che lavoro facesse». Sull’ecografia effettuata dal medico del San Paolo risulta incinta di dieci settimane, mentre secondo i calcoli di Feki non è possibile che il periodo superi le otto settimane. «Ha aggiunto all’ecografia due settimane a quelle effettive, a voce ne ha aggiunte due e per iscritto ne ha aggiunta un’altra ancora, invitandomi a riflettere sul fatto che essendo arrivati così avanti significava che volessimo tenerlo», racconta la musicista sui social. Alla perplessità della donna, il ginecologo risponde facendo «intendere che forse stavo confondendo il partner, o che avevo calcolato male perché “lo dice la macchina” non lui», prosegue il post. Feki racconta di essersi quindi rivolta a un ginecologo privato che le ha confermato l’errore nell’ecografia del San Paolo, dovuto ai parametri errati inseriti nell’apparecchio, «anche per far apparire l’immagine del feto più grande di quanto fosse in realtà», scrive nel post su Instagram, in cui mostra le due foto dell’ecografia a confronto. Fatti«Ti diamo 160 euro al mese se non abortisci». Così il Sant’Anna di Torino si prepara ai “pro vita” in corsiaL’operazioneL’ospedale Cardarelli è la seconda struttura pubblica a cui si rivolge e, una volta raggiunto, scopre che è possibile accedere al servizio solo il mercoledì «perché negli altri giorni ci sono solo medici obiettori», racconta la donna, che non ha potuto usufruire dell’aborto farmacologico a causa dei tempi di attesa.Le dicono dunque che deve subire un’operazione chirurgica con anestesia totale. Assunta la pillola preoperatoria, spiega Feki, ha vomitato: «In bagno mancava la carta, ho letteralmente dovuto chiamare un’infermiera con il vomito in bocca aspettando di essere aiutata», scrive, aggiungendo che dopo circa un’ora il medico le ha chiesto se volesse assumere un’altra pastiglia. «A me», dice la donna, suggerendo che dovrebbe spettare al medico decidere se somministrare o meno una terapia, non alla paziente. È stata Feki, tre ore dopo, a comunicare al personale ospedaliero di essere pronta a sottoporsi all’intervento, evidenziando che nessuno è andato a chiamarla in vista dell’operazione. Non le è stato garantito di avere nessuno accanto. E aggiunge, nell’intervista al Corriere: «Mi chiedevo come mai non fossero previsti degli antidolorifici e a oggi mi chiedo se questo non fosse una sorta di punizione».Infine, conclude la musicista, ha chiesto all’infermiera di staccarle la flebo dopo l’intervento, ma le ha risposto «sono obiettrice», andando via. ItaliaPochi e sottodimensionati: i consultori dimenticati in ItaliaFederica PennelliDiritto negatoI medici obiettori di coscienza sono circa 7 su 10. È un dato nazionale, che però in alcune regioni arriva quasi al 100 per cento. Questo significa che molte donne per poter accedere al diritto devono andare fuori regione, oppure, anche se non sono costrette a spostarsi lontane da casa, sono poi sempre più frequenti le esperienze di violenza psicologica all’interno degli ospedali nei confronti di chi vuole esercitare un diritto che sarebbe garantito dalla legge. E, infatti, dice Feki al Corriere, «alla fine dell’operazione il personale medico ci ha tenuto a ribadire il messaggio secondo cui dal momento che la pratica era risultata così dolorosa ci avrei dovuto pensare bene la prossima volta e stare attenta». Un’esperienza «brutale», la definisce nell’intervista, «hanno fatto di tutto per farmi sentire in colpa e rendere scoraggiante l’esperienza». La musicista mette in luce come questo trattamento, oltre che violento, sia discriminatorio, perché non tutti possono permettersi di avere un secondo parere, o un supporto psicologico, o ancora avere le informazioni nella propria lingua. PoliticaLa maggioranza degli italiani difende la 194 e sostiene il diritto all’abortoEnzo RissoFeki ha deciso di raccontare la sua storia per denunciare pubblicamente, per sé e per tutte le donne che «sono state ostacolate e umiliate per aver deciso di esercitare un proprio diritto», racconta infine al Corriere. Il post condiviso è stata un’occasione per spingere altre donne a raccontare la loro esperienza, dimostrando che non si tratta di un’eccezione. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Terremoto in Papua Nuova Guinea: scossa di magnitudo 5.9Islanda, vietata la caccia alle balene nel 2023: "Soffrono troppo"
Poliziotto si aggrappa all’auto di un sospetto durante un inseguimento: il video
Capo Verde, donna si ammala in un resort di lusso e muore. Il marito: "Voglio la verità"Si suicida dopo la morte della moglie in un incidente: orfane due figlie
Arrestato nel 2019 per una presunta blasfemia e ora condannato a morte in PakistanNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 233
Cosa c'è dietro al compromesso tra Putin e Prigozhin secondo l'ex capo Wagner Marat GabidullinPortogallo, il cane più vecchio del mondo ha 31 anni
Germania, spari in una fabbrica d'auto: c'è una vittimaSi butta dalla nave per festeggiare il diploma e scompare: area infestata di squaliGli abusi di Jeffrey Epstein: Deutsche Bank risarcirà le vittime con 75 milioni di dollariSottomarino Titan guidato con un joystick di poche decine di euro: la polemica
Si butta dalla nave per festeggiare il diploma e scompare: area infestata di squali
Filippine, è allerta per il tifone Mawar
La Corea del Nord non esclude una guerra nucleare: le provocazioni di Usa e SeulMogadiscio, attentato ad un hotel da parte di terroristi islamici: 9 morti e 84 feritiUsa, bimba con orecchio arrossato: pediatra fa una scoperta incredibileGermania, 5 uomini condannati per il furto del 2019 al castello di Dresda
Nuovo bollettino di guerra in Francia: la rivolta delle banlieues non si ferma, incendi ovunqueRissa dopo la partita, calciatore 15enne di Berlino morto per le percosseMentre la Russia sprofonda nel caos, la tv di stato trasmette un documentario su BerlusconiTrump sulle accuse federali a suo carico: "È un malvagio abuso di potere"