File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Faenza, morto Pietro Albonetti: "Era uno straordinario intellettuale"

Milano, neonata trovata morta nei cassonetti di Città StudiDoppio incidente in A1: due feriti e traffico bloccato verso NordLe mascherine sono ancora obbligatorie? Dove indossare, cosa cambia, regole

post image

Salerno, Gianluca D'Agostino aggredito per aver esposto la bandiera del NapoliIl tribunale amministrativo di Parigi ha condannato lo stato francese a riparare il danno ecologico causato dallo sforamento delle emissioni di carbonio tra il 2015 e il 2018. La vittoria francese si aggiunge a quelle delle climate litigation in Germania,criptovalute Olanda e Belgio. In Italia la prima causa contro lo stato è stata lanciata lo scorso giugno e chiede una riduzione delle emissioni del 92 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Con una sentenza storica lo scorso 14 ottobre il tribunale amministrativo di Parigi ha condannato lo stato francese «a prendere tutte le misure utili a riparare il danno ecologico», causato dallo sforamento delle emissioni di carbonio tra il 2015 e il 2018.  La sentenza La sentenza impone allo stato una riduzione delle emissioni di 15 milioni di tonnellate di carbonio entro il 31 dicembre 2022. La decisione arriva a seguito di una lunga battaglia portata avanti dalle organizzazioni ambientaliste Notre Affaire à Tous, Fondazione Nicolas Hulot, Greenpeace Francia e Oxfam Francia, che nel 2019 hanno intentato una causa contro lo stato francese per inazione climatica. Una prima vittoria era già stata ottenuta lo scorso febbraio quando i tribunale aveva riconosciuto per la prima volta la responsabilità dello stato francese nella gestione della crisi climatica e il mancato rispetto degli impegni adottati per ridurre le emissioni. La richiesta delle organizzazioni era in realtà ancora più ambiziosa e puntava ad un obiettivo di riduzione di 62 milioni di tonnellate di carbon emission, pari allo sforamento nel triennio 2015-2018 calcolato dall’Alto consiglio per il clima. Il giudice ha deciso, tuttavia, di diminuire questa quota a fronte del periodo legato all’emergenza Covid, in cui complessivamente la Francia avrebbe inquinato molto di meno. «La nostra rappresenta una vittoria storica. Perché da ora in poi lo stato sarà costretto ad agire. Il prossimo anno grazie a questa decisione il governo dovrà certamente raddoppiare gli sforzi di riduzione e se non lo farà abbiamo già in programma di chiedere al tribunale un’immediata sanzione finanziaria», racconta a Domani Cécilia Rinaudo, direttore esecutivo di Notre Affaire à Tous. Il governo a questo punto potrebbe ricorrere in appello, ma fino a nuova decisione è comunque tenuto a rispettare la sentenza. «Presto ci saranno le elezioni presidenziali in Francia e quello che pretendiamo adesso è che il prossimo governo si impegni per rispettare quanto stabilito dalla corte. Nessun futuro presidente potrà più permettersi di ignorare una simile sentenza», aggiunge Cécilia. Giustizia climatica in Europa In tutta Europa negli ultimi anni si sono moltiplicate le cause degli attivisti contro gli stati per chiedere maggiore «giustizia climatica».  In Germania lo scorso aprile la Corte costituzionale di Karlsruhe ha bocciato la legge tedesca sulla protezione dell’ambiente (Klimaschutzgesetz), dando ragione alle associazioni ecologiste, tra cui i Fridays for future, che chiedevano degli obiettivi di riduzione più stringenti accusando lo stato di mettere «a repentaglio i diritti dei giovani e delle future generazioni».  Dopo la decisione della corte lo stato tedesco ha rivisto la legge alzando il target di riduzione al 65 per cento entro il 2030 e anticipando l’obiettivo di neutralità climatica al 2045.  Lo stesso è avvenuto anche in Belgio, dove a giugno il tribunale di Bruxelles ha chiesto allo stato di adottare misure per prevenire gli «effetti dannosi» del cambiamento climatico. E ancora, in Olanda il 21 dicembre 2019  la causa intentata dall’Ong olandese Urgenda insieme ad altri 886 cittadini si è chiusa con un’importante vittoria, tanto che il governo è stato obbligato a ridurre entro la fine del 2020 le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 25 per cento rispetto al 1990.  Parallelamente l’organizzazione Urgenda ha deciso di creare anche un network internazionale per supportare le cause contro gli stati (Climate litigation network). «Dopo il successo dei contenziosi climatici promossi nei Paesi Bassi, in Irlanda, in Belgio e in Germania, il risultato raggiunto dal caso francese rappresenta un altro importante passo in avanti per il movimento di giustizia climatica in Europa. La condanna dello stato francese mostra che gli impegni presi nel contrasto all’emergenza climatica non possono rimanere lettera morta: si tratta di obblighi vincolanti che il governo è giuridicamente tenuto ad implementare», dichiara a Domani Filippo Fantozzi, legal associate del Climate Litigation Network - Urgenda. La situazione in Italia Nel nostro paese, intanto, lo scorso giugno è stata aperta la prima causa contro lo stato italiano per inazione climatica. Oltre 200 ricorrenti tra associazioni e cittadini hanno chiesto al tribunale di Roma di imporre allo stato una riduzione delle emissioni del 92 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. A differenza della Francia, però, l’impianto normativo italiano risulta molto debole perché ad oggi non esiste una vera e propria legge che imponga un tetto all’emissioni di gas climalteranti ma solo una strategia nazionale per il clima (Piano nazionale per l’energia e il clima) che fissa degli obiettivi. «In Francia il tetto del carbon budget è stabilito per legge ed è quello che dovrebbe succedere anche qui: per questo abbiamo fatto causa. Pensiamo che questa causa sia uno strumento formidabile per fare pressione sullo Stato affinché moltiplichi i suoi sforzi nella  lotta al cambiamento climatico», conclude Lucie Greyl di A Sud, primo ricorrente della causa. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMadi Ferrucci Laureata in Filosofia e diplomata alla scuola di Giornalismo della Fondazione Basso di Roma. Assieme a due colleghi ha vinto il Premio Morrione 2018 e il Premio Colombe d'Oro per la Pace 2019 con un’inchiesta internazionale sulla fabbrica di armi RWM in Sardegna. Ha lavorato a The Post Internazionale nella sezione news e inchieste. Collabora con Economiacircolare.com, il Manifesto e altre testate nazionali. Fa parte del collettivo di giornalisti freelance “Centro di giornalismo permanente".

Nuoro, sparatoria con inseguimento in centro: ferito un poliziottoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 434

Le mascherine sono ancora obbligatorie? Dove indossare, cosa cambia, regole

Lei scopre di avere un tumore al cervello e lui decide di sposarla in clinicaIncidente in una galleria lungo la A9 con sette auto coinvolte

Varese: baby gang picchia e deruba un compagno di classeConcertone, sindacati non pagano i lavoratori: "Fatture attese da 10 anni"

ENPA, LEIDAA e OIPA presentano un nuovo ricorso contro l’abbattimento dell’orsa JJ4

Spaventoso incidente, l'auto finisce nel lago: 21enne ricoverata in gravi condizioniCamion perde il carico sull'A4: tratto di autostrada chiuso in direzione Milano

Ryan Reynold
Marito la picchia, lei ne parla con un vigile conosciuto su Facebook il quale la salvaCerignola, auto contro tir: uomo morto sul colpoL'Aquila, scialpinista umbro precipita dal Gran Sasso e muore

criptovalute

  1. avatarRissa in pronto soccorso al Niguarda: "Ci hanno detto che erano armati"Campanella

    Marta Russo, uccisa a 22 anni all'università: il delitto senza moventeIncidente a Napoli con lo scooter: muore la 25enne Rita ScisciottaDiMartedì, Vecchioni scoppia a ridere alla domanda su Meloni: il motivoOmicidio Barbara Capovani: fiaccolata in diverse città italiane

    1. Meteo, in arrivo sull’Italia una nuova potente ondata di maltempo: previsto freddo anomalo

      ETF
      1. avatarNapoli, evade dai domiciliari per festeggiare lo scudetto, poi picchia i poliziottiCapo Analista di BlackRock

        Venezia, "wc a un euro": la provocazione di un 20enne

  2. avatarAndrea Papi ucciso nei boschi dall’orsa JJ4, i genitori contro gli haters: “Così muore due volte”MACD

    Omicidio di Torremaggiore, i compagni ricordano Jess: "Vive dentro di noi"Castellammare, incidente sulla Statale: ferito un motociclistaMilano, ciclista investito e ucciso da un tir in via ComasinaTragedia a Calangianus: morto un bimbo di 5 mesi

    ETF
  3. avatarCosa è emerso dall'autopsia sulla neonata trovata senza vita nel cassonettoMACD

    Peschiera Borromeo, morto il sindaco Augusto MorettiTeano, perde il controllo della moto e cade in autostrada: morta la mogliePrimo Maggio: i supermercati e centri commerciali che resteranno apertiComo, incidente sul lavoro: operaio cade in cantiere e muore a 56 anni

Pietro Orlandi a Verissimo su Wojtyla: "Non mi scuso, non ho offeso nessuno"

Infastidita dal chiasso lancia acqua e candeggina sui tifosi del Napoli: uno è in ospedaleDonna 37enne muore per una grave malattia: lascia una bimba di 7 mesi*