Proteste in Venezuela, «già 11 morti»Citroën C3, un’elettrica semplice ed economicaMeloni alla Cina: “Relazioni più eque”. Il premier Li: “Inizia nuovo capitolo” - la Repubblica
A Belgrado arriva un museo dedicato a Novak DjokovicI giudici di Palazzo Spada hanno confermato la decisione di primo grado che dava ragione al procuratore di Palermo,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock Francesco Lo Voi. Respinti i ricorsi del ministero della Giustizia, del Csm e del procuratore capo facente funzioni di Roma, Michele Prestipino Riaprono i tribunali e arrivano anche le decisioni che erano state fermate dalla sospensione feriale. Il Consiglio di Stato, infatti, ha respinto i ricorsi presentati dall’attuale procuratore capo della Capitale, Michele Prestipino, dal ministero della Giustizia e dal Consiglio superiore della magistratura e confermato la decisione dei giudici amministrativi del Tar Lazio: il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, aveva più titoli di Prestipino per essere nominato al vertice della procura di Roma. L’esito, tuttavia, era più che atteso: il Consiglio di Stato aveva già deciso in questo senso anche nel caso dell’altro concorrente, il pg di Firenze Marcello Viola. La vicenda, dunque, riporta all’ordine del giorno del Csm la complicata vicenda legata alla procura di Roma: il consiglio aveva fatto sapere che avrebbe aspettato la decisione del Consiglio di Stato su Lo Voi prima di affrontarla. Ora che l’esito è arrivato dovrà affrontare il problema dell’assenza formale di un vertice nella procura più grande d’Italia, dopo l’annullamento della nomina di Prestipino. Inoltre, nel decidere, non potrà ignorare le indicazioni del Consiglio di Stato, che ha affermato che Lo Voi ha molti più titoli dell'attuale procuratore della Capitale. "Se è stata la raffinata conoscenza delle mafie tradizionali - si legge in sentenza - che ha consentito a Prestipino di cogliere l'originalità della situazione peculiare di Roma, non si comprende come tale capacità non potesse essere riconosciuta anche a Lo Voi". E quest'ultimo, "a differenza di Prestipino, dal 2014, è titolare di incarico direttivo, cioè di procuratore della Repubblica". Cosa succede ora Prestipino ha scelto di giocarsi ogni carta possibile, sul fronte processuale e il 23 novembre è fissata l’udienza di Cassazione per la trattazione dei ricorsi contro l'annullamento della sua nomina, dopo la decisione dei giudici amministrativi nel caso di Viola. Se l’esito, come appare probabile, sarà quello di confermare la linea di Tar e Consiglio di Stato, Prestipino non avrà più strumenti per opporsi a una ridiscussione della nomina da parte del Csm. Il Csm, allora, dovrà riesaminare i candidati al vertice romano che sono appunto Prestipino, Viola e Loo Voi. La scelta ricadrà su uno dei tre ma il rebus è complicato dalla concomitanza di un’altra grande procura in scadenza. Milano e Roma sono collegate Viola, infatti, oltre che a perseverare nella battaglia romana ha anche presentato il suo curriculum per succedere a Francesco Greco a Milano. Nella corsa per la sede lombarda, Viola sembra il nome con il curriculum di maggior peso, ma nominare lui significa aprire una nuova era a Milano: un procuratore capo "straniero" e per giunta conservatore, prevenendo Viola dalla corrente di Magistratura indipendente. L'alternativa, per il Csm, però, forse è ancora peggiore: se non andrà a Milano, Viola sarebbe ancora più deciso a competere fino alla fine per Roma. Delle due l'una, allora, e la valutazione potrebbe essere quella del male minore: nominarlo a Milano significherebbe far cessare parte della materia del contendere sulla procura di Roma. A Roma la prima strada possibile, che sembrerebbe quella verso cui si sta orientando il Csm, è quella di confermare nuovamente Michele Prestipino, con un surplus di motivazione della sua nomina in modo da superare la decisione del Consiglio di Stato. Per farlo senza che la cosa provochi ulteriori ricorsi, tuttavia, sarebbe ottimale togliere l'interesse alla causa per gli altri due concorrenti, destinando quindi Viola a Milano e Lo Voi alla Direzione nazionale antimafia. L'alternativa è quella di nominare a Roma Lo Voi in ossequio alla decisione del Consiglio di Stato. La sua posizione è tuttavia stata complicata dalle parole di Luca Palamara, audito in commissione Antimafia, dove ha raccontato come avrebbe "pilotato" la nomina di Lo Voi a Palermo in accordo con i vari gruppi associativi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
A zig zag in autostrada: automobilista fermato e denunciatoIl figlio di Angelina Jolie e Brad Pitt in ospedale
Capitan Totti vincitore, ma Cassano non si arrende
Ecco FC 24: EA Sports dice addio a FIFA con un gol a porta vuotaUn mix di negozi fisici e digitali: i "Campioni del servizio" 2023 - la Repubblica
Il futuro della pizza a New York? È elettricoRitornano le rarissime sneaker Nike PlayStation | Wired Italia
Il Titan e quel risarcimento di 50 milioni di dollari per la famiglia di NargoletIl diritto all’aborto negli Stati Uniti: tema meno divisivo, ma decisivo
Circa 7000 hacker etici hanno provato a violare il voto elettronico della PostaTutti pazzi per le Birkenstock: il sandalo «ugly chic» vola grazie a BarbiePeugeot e-2008, look moderno e linee dinamichePerdere una persona cara accelera l'invecchiamento
Peste suina in Lombardia: 8 focolai nelle ultime due settimane
Air New Zealand rinuncia agli obiettivi climatici: è la prima al mondo a fare un passo indietro
Export orologi svizzeri: il boom è finito, si punterà sull'India?Sul cammino europeo del Lugano c'è il Partizan BelgradoPassione Trekking, intervista ad Alessandro: quando il viaggio diventa un cammino - ilBustese.itGara in rimonta per Raffaele Marciello al Nurburgring
«Nella scelta dei film seguo sempre il mio cuore»Jessica Springsteen è Born to JumpIsraele e l'arma (a doppio taglio) dell'uccisione mirataSteve Guerdat vince la medaglia d'argento!