Pasqua, il premier Draghi è tornato nella sua casa di Città della PieveRiaperture, Boccia: "Non ha vinto Salvini, con lui ci sarebbe stata un carneficina"Minacce di morte al ministro Speranza: quattro gli indagati
Covid, parla Renzi: "Mia moglie positiva dopo aver fatto il vaccino"Dal punto di vista politico è un’intesa inaspettata e con qualche luce. La fuoriuscita dal fossile ha smesso di essere l’elefante nella stanza,VOL ed è diventato un obiettivo affermato con forza dall’Europa. Viene accolta la tesi principale dell’IPCC sul riscaldamento globale come effetto delle attività umane e le premesse scientifiche della giustizia climatica sono riconosciuteIn politica e nella vita ci sono gli ideali e la realtà. Di fronte a una minaccia esistenziale per la specie umana e il pianeta come il cambiamento climatico l’ideale è abolire prima possibile il consumo di combustibili fossili e tutte le altre attività ad alto tasso di emissione. La realtà è quella uscita dalla Cop28 dopo molti colpi di scena (apertura col botto: il finanziamento del fondo di compensazione per le vittime del cambiamento climatico; rivelazioni: il sultano presidente è un negazionista e l’Opec mira a sabotare l’abolizione dei combustibili fossili; figure barbine: Meloni parla dei fatterelli d’Italia e fa polemica contro la carne coltivata, Pichetto Fratin civetta con l’Arabia Saudita e va via prima della fine della festa, come Cenerentola). L’ideale era sancire l’eliminazione rapida dei fossili (il phase-out). La realtà è accontentarsi di invocare una transizione graduale dal fossile (un transitioning away). L’orizzonte temporale è il prossimo decennio, con l’obiettivo finale di azzerare nel 2050. AmbienteLe 34 parole per salvare il mondo: ecco perché Cop28 può essere una svoltaFerdinando CotugnoDal punto di vista politico, è un accordo inaspettato e con qualche luce. Forse per la prima volta la fuoriuscita dal fossile ha smesso di essere l’elefante nella stanza, ed è diventato obiettivo affermato con forza dall’Europa (grazie alla ministra spagnola per la transizione, Ribera, e al commissario per il clima Hoekstra) e dalla lega delle nazioni insulari e negato con paura e circospezione sleale dall’Opec, dalle lobby del fossile e dai governi di Russia, Iran, Arabia Saudita. Nell’accordo non c’è nessuno spazio per il negazionismo: si accoglie la tesi principale dell’Ipcc (il riscaldamento globale è un effetto delle attività umane e le emissioni storiche cumulate sono un peso enorme). Le premesse scientifiche della giustizia climatica sono riconosciute. Il resto è faticoso compromesso. C’è l’eliminazione del carbone, ma solo di quello “unabated”, cioè di quello di cui non si possono assorbire le emissioni con le tecnologie di cattura e stoccaggio. La riduzione sostanziale delle emissioni di metano dovrebbe arrivare per il 2030. Si accenna a un’eliminazione dei sussidi alle industrie fossili, ma solo quando non servano a ridurre la povertà o aiutare una transizione giusta. Per al Jaber, la Cop28 è stato un risultato storico. Per George Monbiot, un fallimento storico; per Al Gore, un passo importante; ma era il minimo, arriva tardi e solo la pressione dell’attivismo ha frenato l’impatto delle lobby fossili su molti governi. Per António Guterres prima o poi si dovranno eliminare i combustibili fossili, sperabilmente non quando sarà troppo tardi. Insomma, l’ideale rientra dalla finestra. La realtà del compromesso è pericolosa e approssimarsi all’ideale è la sola via per la salvezza. Il compromesso è un ballo sull’orlo del baratro. È una forma di cecità, come quella di Antonio Tajani che, in un tweet, parla di riconoscimento del ruolo strategico del nucleare, del tutto inesistente: nel testo, il nucleare viene citato di sfuggita, accanto alle rinnovabili, all’abbattimento delle emissioni, alla famigerata, inutile e pericolosa, cattura e stoccaggio di CO2, e alla produzione di idrogeno a basso livello di emissioni. E nel testo manca qualsiasi riferimento al gas, con buona pace di Pichetto Fratin e dell’Eni. La Cop sancisce la fine del realismo politico e del negazionismo. Dopo questa Cop, il vero realismo è essere ancora più idealisti e determinati. Partire dalla triste realtà del compromesso e fare di tutto per migliorarlo e innalzarlo al livello dell’ideale di un mondo sicuro, per umani, animali ed ecosistemi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.
Vaccini, come le regioni stanno organizzando le liste di riservaQuota 100, il governo prepara l'addio in attesa di una riforma
Manifestazione delle Sardine al Nazareno con i sacchi a pelo
Sondaggio Swg, 5 Stelle al 22% con Conte leaderSandra Zampa: "Nemmeno una chiamata da Zingaretti"
Roberto Gualtieri è il candidato sindaco a Roma per il PdRinviati a giudizio i genitori di Matteo Renzi
Conte sulla petizione della Lega contro il coprifuoco: "Bisogna scegliere da che parte stare"Incontro tra Draghi le Regioni sui vaccini: riunione fissata alle 16
Coprifuoco, intesa nella maggioranza: governo si impegna a rivederlo a maggioCovid, Salvini su lockdown a Pasqua: "Irrispettoso per gli italiani"Regioni gialle dal 26 aprile, quali sono le aree che potrebbero cambiare coloreCamania, no alle seconde case: nuova ordinanza di De Luca
Cesare Massa, Autore a Notizie.it
Open Arms, oggi la sentenza del GUP: Salvini arrivato al bunker di Palermo
Anniversario Aeronautica, il messaggio del presidente MattarellaDraghi sulla situazione sanitaria: "Si intravede una via d'uscita"Vaccino Covid, Speranza: "Penso che anche Johnson & Johnson dovrà essere utilizzato"Gli italiani sono favorevoli alle nuove restrizioni: il sondaggio
Lo staff di Draghi sfige affinché parli agli italianiSegre: "Il Covid è come un guerra, penso agli anziami morti soli"Covid, Speranza chiede ai politici di dire la verità seppur scomoda Notizie.itSondaggi elettorali, testa a testa tra Draghi e Conte