Istat, 1,1 milioni di famiglie senza lavoro e pensioneLa Cina aumenta i dazi sui 60 miliardi di beni UsaCome montare un controsoffitto in cartongesso
Tari 2, nuova tassa rifiuti: come funzionaIl regolamento imballaggi approvato all'Europarlamento (ultima seduta plenaria prima delle elezioni) è uno dei tasselli finali per l'eredità del Green Deal,trading a breve termine ma arriva al traguardo politico con un accordo che organizzazioni e osservatori considerano deludente, al ribasso, su alcuni punti decisiviL’Europa in questo momento è un continente soffocato dagli imballaggi: il 40 per cento di tutta la plastica e il 50 per cento di tutta la carta usate nell’Unione europea sono packaging, involucro per un altro prodotto. Il Regolamento imballaggi approvato oggi all’Europarlamento (ultima seduta plenaria prima delle elezioni) è uno dei tasselli finali per l’eredità del Green Deal, ma arriva al traguardo politico con un accordo che organizzazioni e osservatori considerano deludente, al ribasso, su alcuni punti decisivi.La responsabilità? Dell’Italia. Il nostro paese, come in altri dossier (qualità dell’aria, trasporti), ha lavorato per ridurre la portata e gli effetti del provvedimento. Il risultato è un regolamento europeo sugli imballaggi cucito sulle nostre esigenze e indirizzato da un accordo politico trasversale tra destra italiana ed europarlamentari del Partito democratico, che hanno fatto blocco insieme a difesa del «sistema Italia», anche se difendere il sistema Italia significava rallentare la transizione di tutta l’Unione.Non a caso, dopo l’accordo politico erano arrivati anche i complimenti di Giorgia Meloni, che aveva elogiato la relatrice del Pd Patrizia Toia. Su quasi ogni altro fronte c’è una voragine tra sinistra e destra italiane. Sugli imballaggi c’è quello che la presidente del Consiglio ha definito «lavoro di squadra che ha saputo travalicare gli schieramenti politici». AmbienteLa difesa del clima passa da un futuro senza plasticaFerdinando CotugnoQuel testo è giunto blindato in plenaria, il prezzo finale dell’accordo lo pagheranno le prossime generazioni di europei, e forse la produttività stessa delle aziende italiane di settore. Come spiega Enzo Favoino di Zero Waste Europe, «questo è lo stesso errore strategico che si fa sul phase-out dell’auto termica, difendere la cosiddetta eccellenza italiana fa perdere capacità di innovazione. Quando non saremo in grado di andare incontro al futuro, le nostre aziende perderanno capacità di competere».Sui rifiuti da packaging c’è stato quasi un piccolo scontro di civiltà tra paesi, che si è giocato tutto su tre parole che si trovano sulla borsetta di tela di ogni ambientalista: ricicla, riduci, riusa. Sono i tre cardini dello smaltimento rifiuti. «La visione italiana, trasversale ai partiti, è interamente fondata sul riciclo», spiega Axel Singhofen, advisor sulle politiche ambientali dei Greens. «Sostanzialmente, la visione che l’Italia ha imposto al resto dell’Unione è: “Se qualcosa si può riciclare, non c’è niente di cui preoccuparsi e niente da ridurre”».È un’idea figlia di alcune aziende che sono effettivamente dei campioni nazionali del settore, ma anche sorpassata dalla scienza e dalle istituzioni internazionali. Il nuovo mantra dell’Onu, proprio mentre in Canada viene negoziato il nuovo accordo globale sulla plastica, è: “Non ne usciremo solo riciclando”. Per l’Italia, invece, a quanto pare sì. AmbienteIl prezzo della crisi climatica. I nostri redditi caleranno del 15 per centoFerdinando CotugnoLa posizione iniziale della Commissione e di diversi paesi europei era puntare sulla prevenzione dei rifiuti, sui meccanismi di riuso (che in Italia sono ancora deboli, ma in Nord Europa sono piuttosto diffusi) e usare il riciclo come opzione residuale, per tutto quello che non si può ridurre o riutilizzare. Buona parte dell’Europa è già lì.Oggi sono già sedici i paesi dell’Unione che hanno Drs, Deposit return system, sistemi di deposito cauzionale degli imballaggi. Entro due anni saranno venti, l’Italia invece è una trincea del non riuso, e la nostra posizione bipartisan in Europa lo ha mostrato bene. Su tanti piccoli punti, esenzioni e buchi del regolamento, l’Italia del fronte Pd-destre è riuscita a far passare la lettura diametralmente opposta a quella promossa dalla scienza. Il sistema Italia mette il riciclo in cima alla piramide, e il resto (riuso, riduzione) sullo sfondo. AmbienteDa Piombino alla Liguria: è la guerra del rigassificatoreFerdinando CotugnoCome obiettivi generali, il nuovo regolamento europeo fissa un target di riduzione del packaging del 5 per cento al 2030, del 10 per cento al 2035 e del 15 per cento al 2040. «Una serie di norme rigorose sono state cancellate per proteggere gli interessi italiani», spiega Singhofen, che ha seguito i lavori da vicino e ha osservato con mano l’azione di lobbying del «sistema Italia».Il risultato, conclude, «sarà inondarci di monouso, rifiutando qualunque obiezione come narrativa ideologica». Effettivamente, come detto da Meloni, il regolamento è pieno di «vittorie italiane». La possibilità del riuso è stata indebolita, privata di target che la rendano credibile e riempita di esenzioni su misura per noi.Vista dalla prospettiva futura, rischia di non essere una grande giornata per l’economia circolare europea. PodcastAreale, il podcastFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).
Arcelor Mittal comunica la data di spegnimento degli impiantiBollette: 10 trucchi per risparmiare con il condizionatore
In circolazione le nuove banconote da 100 e 200 euro
Alitalia: le perolessità di Patuanelli sull'ennesimo rinvioSalvataggio Alitalia: perché Easyjet si ritira dalla trattativa
Bollette luce e gas, stangata da ottobre: le causeIn arrivo pignoramento conto corrente in caso di Imu non pagata
Dado Knorr verso il Portogallo: 76 licenziamenti in VenetoReddito di cittadinanza, un errore nella legge rischia di bloccarlo
Ocse, Italia sotto zero: netto taglio al PilArcelor Mittal: scontro tra azienda e governoValle delle Ferriere, paradiso completamente abbandonatoCome abbronzarsi velocemente senza rischi: i trucchi per l'estate
eToro Opinioni: come funziona e che servizi offre?
Lavoro, Istat: disoccupazione in calo nel primo trimestre
G20, Conte e Tria positivi su procedura all'ItaliaLavoro, per l'ad di Fincantieri il problema è l'assenza di lavoratoriDigital Tax in Italia, Gualtieri: "In vigore da gennaio"Luca Telese su Ilva-ArcelorMittal: "Si studierà come Fake News"
Stop al reddito di cittadinanza se si vincono più di 6mila euroNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 161Malta e la legislazione delle criptovaluteReddito di cittadinanza: come funziona e a chi spetta