File not found
Guglielmo

Indagati i tre consiglieri comunali di Cogoleto

Ministri governo Draghi, ipotesi: da Marta Cartabia a Ilaria CapuaItalia viva di Renzi si arricchisce: tutto grazie alle conferenzeVaccini Covid, Gallera: "Ritardi colpa del Governo, non mia"

post image

Crisi di governo, per Renzi al Senato verrà fuori la veritàL'arcivescovo Ghizzoni - Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Dalla parte delle vittime,Professore Campanella sempre, attraverso azioni concrete tese a prevenire, informare, formare e reagire in maniera efficace davanti agli abusi commessi da operatori pastorali o chierici: è questo principio fondamentale di garanzia e trasparenza ad aver guidato la Chiesa italiana (così come quella di tutto il mondo) nella costruzione della rete a protezione dei minori e delle persone vulnerabili. A fare il punto sul lavoro compiuto dalla Conferenza episcopale italiana e dalle diocesi a cinque anni dall’istituzione del Servizio nazionale per la tutela dei minori è l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio.L'incontro dei referenti territoriali di novembre 2023 - SicilianiQuali sono oggi i frutti più preziosi scaturiti dal lavoro del Servizio?Il Servizio è nato nel febbraio 2019 e l’anno successivo abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia. Nonostante questo ostacolo tutte le diocesi hanno risposto alla richiesta di nominarono i loro referenti. Poi abbiamo chiesto alle Chiese locali di aprire una nuova struttura: un centro di ascolto per la tutela dei minori, per dare informazioni e accogliere chi voleva fare segnalazioni o denunce. Ne sono sorti oltre un centinaio, diocesani o interdiocesani, che coprono praticamente tutto il territorio. I responsabili sono in prevalenza laici e donne, con competenze specifiche. Poi il Servizio nazionale ha elaborato grazie ai suoi specialisti, tre Sussidi: sul fenomeno e le ferite degli abusi, sulle buone prassi di prevenzione in parrocchia, sulla formazione dei seminaristi e dei novizi in tempo di abusi. Più tardi è uscito anche un Sussidio specifico per le scuole cattoliche, adatto però anche a tutte le scuole. In questi ultimi due anni i membri del Servizio nazionale con la coordinatrice Emanuela Vinai hanno fatto moltissimi interventi su tutto il territorio italiano, incontrando i vescovi delle regioni ecclesiastiche, presbiteri e diaconi, catechisti, insegnati di religione, allenatori sportivi, animatori delle realtà giovanili e delle associazioni. Parliamo di varie decine di migliaia di persone coinvolte ogni anno. I due resoconti annuali (2020-21 e 2022) elaborati con il contributo di esperti della Cattolica, hanno mostrato come questa rete si stia muovendo e stabilizzando. Anche i centri di ascolto sono in parte conosciuti: nei quasi tre anni di vita hanno avuto circa 90 segnalazioni e qualche centinaio di contatti.Cosa manca ancora da fare?Abbiamo constatato che non tutte le diocesi e non tutte le regioni ecclesiastiche si sono mosse con lo stesso ritmo, soprattutto per una certa disparità di risorse umane. In compenso ci sono molte diocesi importanti che hanno elaborato in proprio cammini di formazione per tutti gli operatori pastorali, di ottimo livello. E più si fa formazione, più aumenta la sensibilizzazione ed emergono casi nuovi o antichi. Sostenere e potenziare questa rete è il nostro primo compito, d’accordo coi vescovi. Con loro, infatti, in quasi tutte le assemblee generali abbiamo riaffermato le scelte e le azioni di prevenzione per la tutela dei piccoli e dei ragazzi che sono il bene più prezioso che ci è affidato, in collaborazione con le parrocchie, le associazioni e i movimenti e naturalmente con le famiglie. Inoltre stiamo studiando come ricavare conoscenze e orientamenti per la prevenzione grazie a una serie di approfondimenti e di ricerche, in itinere e in partenza. Delitti antichi e recenti. A testimonianza che in questi anni c’è stata una vera svolta anche nelle diocesi italiane che hanno iniziato seriamente ad affrontare gli abusi dei chierici.L’impegno della Chiesa su questo tema come sollecita, se lo fa, anche la società civile?Là dove ci sono le denunce, la magistratura fa il suo dovere. La nostra società ha ancora un atteggiamento stigmatizzante e questo rallenta le denunce: spesso infatti o la vergogna, o i sensi di colpa ingiusti delle vittime, o la tendenza antica a lavare i panni sporchi in casa, limita la reazione. Anche la paura di essere messi alla mercé di tutti sui social o strumentalizzati sui mass media blocca le denunce. Ora qualcosa, però, sta cambiando. Anche noi vescovi e religiosi ci siamo impegnati moralmente a incoraggiare e sostenere le vittime che si rivolgono a noi, perché denuncino i reati anche alla magistratura. Il nostro rapporto con le istituzioni civili sul tema è iniziato molto bene con il Ministro della famiglia e pari opportunità, che sta continuando. Siamo invitati permanenti all’Osservatorio nazionale e abbiamo un buon rapporto con l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. A livello locale, non dappertutto, ma in tante realtà diocesane e regionali si sono stabiliti contatti e accordi anche formali per una collaborazione con le forze dell’ordine, con la magistratura, con l’assistenza sociale, con gli amministratori. È un campo che si sta sviluppando in alcuni casi concreti, non solo con atti ufficiali e convegni di studio. E il nostro impegno coinvolge anche la scuola, lo sport e, soprattutto, le famiglie. Purtroppo la grandissima maggioranza (circa 9 su 10) dei maltrattamenti, delle violenze assistite, degli abusi di vario tipo, avvengono nella cerchia familiare: ecco perché bisogna arrivare anche qui di concerto con le altre istituzioni educative, assistenziali, di volontariato della società.Qual è stata la risposta delle comunità cristiane finora?La risposta è stata in genere positiva anche se l’argomento è molto sensibile, delicato e in larga misura nuovo per come lo affrontiamo in termini di un nuovo rispetto verso i piccoli e i ragazzi, verso il loro corpo, la loro sensibilità psicologica, la loro anima, che chiede una nuova educazione affettiva, sessuale e morale, decisamente diversa da ciò che vedono e sentono con i loro strumenti elettronici e anche dagli esempi incoerenti degli adulti. È una battaglia educativa e culturale che chiede prima di tutto agli adulti e agli educatori di vivere con coerenza e serietà l’affettività, le relazioni, la sessualità tra loro e in presenza dei ragazzi, a cominciare dalla vita in casa.Lei ha incontrato più volte le vittime: che valore hanno questi gesti?Gli incontri con le vittime, fina dalla prima volta nel lontano 1985, e ancora adesso nell’incontro voluto dalla presidenza della Cei qualche giorno fa, mi hanno sempre scosso e lasciato una traccia di dolore e di indignazione, col desiderio di reagire in ogni modo possibile. Non sempre è stato facile. Nell’ultimo incontro abbiamo visto anche il riflesso sui familiari e la loro sofferenza nel prendere atto della umiliazione e della ferita subita dai figli. Credo che dovremmo fare tutti noi operatori pastorali (vescovi, preti, religiosi e laici educatori...), una esperienza di ascolto e di condivisione con queste persone, nei modi possibili e sempre tutelando la riservatezza. Non si possono più dimenticare. E la loro testimonianza diventa la più forte motivazione per reagire e impostare nuovi atteggiamenti di tutela e di cura per i bambini per i ragazzi.

Perquisita la casa di Cesa (Udc) in un blitz contro la 'ndranghetaConsultazioni Draghi, Salvini: "Il centrodestra andrà diviso"

Mario Draghi non ha profili sui social ma è già una star del web

Salvini a processo per diffamazione contro Carola RacketeConte, nominati tre nuovi vice direttori ai servizi segreti

Draghi, forse in giornata il discorso con il plauso del M5sConte parla del suo futuro: "Tornerò a Firenze come professore"

Consultazioni, cosa sono e come funzionano

Governo Draghi: i ministeri su cui puntano Salvini e ZingarettiCosa succede a Domenico Arcuri con il Governo Draghi

Ryan Reynold
Governo Draghi, Berlusconi: "Da Salvini scelta saggia"Sileri sul Covid: "Il peggio è passato, si può riaprire"Le regioni chiedono al governo di prorogare il divieto di spostamento

ETF

  1. avatarDraghi a Sgarbi nelle consultazioni: "Mi riprende col cellulare?"MACD

    Giuramento dei ministri al Qurinale: ecco le norme covid seguiteConsultazioni Draghi, Salvini: "Il centrodestra andrà diviso"La protesta di 13 parlamentari M5S contro il voto su RousseauGoverno, Conte dà le dimissioni: cosa succede ora?

    1. Crisi di governo, Conte riapre trattativa con Renzi: ipotesi nuovi ministeri a Italia Viva

      1. avatarChi è Patrizio Bianchi, il nuovo ministro dell'IstruzioneProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Governo Draghi: primo Consiglio dei Ministri alle 14

  2. avatarL'endorsement di Di Maio: "Draghi profilo prestigioso"investimenti

    Berlusconi dimesso dall'ospedale: è tornato a casa della figliaNuovo dpcm 16 gennaio, cosa cambia: tutte le novitàMozione sfiducia contro Fontana: "Incapace gestire pandemia"Consultazioni, ecco cosa usa Draghi per riconoscere i partiti

  3. avatarCovid, Speranza: "Zona gialla non è scampato pericolo"criptovalute

    Crisi di governo, chi sono i "senatori responsabili"?Crisi di governo, Conte pubblica storia Facebook contro RenziDraghi, priorità alla scuola: possibile allungamento delle lezioniConsultazioni, quali saranno le richieste dei partiti al Quirinale?

Scuole Campania: De Luca chiede il ritorno alla didattica mista

Perquisita la casa di Cesa (Udc) in un blitz contro la 'ndranghetaPerché Renzi ha aperto la crisi di governo? La spiegazione*