File not found
analisi tecnica

Ceuta, 8mila migranti arrivano dal Marocco: Sanchez schiera l’esercito

Porta container in fiamme in Sri Lanka: pericolo disastro ambientaleIncidente funivia Stresa-Mottarone: la reazione della stampa estera"Famiglia arcobaleno", la comunità hippie spagnola di quasi 200 persone a La Rioja

post image

Morto Jason Kelk, il paziente long covid contagiato a marzo 2020La Cina,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Francia, crollati due palazzi nel centro di Bordeaux: tre feriti, uno è graveCovid, Angela Merkel all'Oms: "Prepariamoci alla prossima pandemia"

Palestina e Israele: cosa sta succedendo, una breve storia del conflitto e ultime notizie

Conflitto israelo-palestinese, questa nuova crisi durerà a lungoEmergenza covid, Giappone verso la proroga per salvare le Olimpiadi

Terremoto in Indonesia, scossa di magnitudo 6,1 nei pressi dell'isola TernateIndonesia, barca si ribalta mentre scattano un selfie: 9 morti tra cui 2 bambini

California, bimbo di 6 anni ucciso in una sparatoria fra automobilisti

Cina, le coppie potranno avere tre figli: la nuova politica contro il crollo della natalitàIbiza, responsabile della sparatoria in fuga: si ipotizza regolamento di conti

Ryan Reynold
Variante Delta, in Gran Bretagna +46% contagi in una settimana ma i ricoveri restano bassiGreen pass europeo dal 1 luglio, via libera definitivo dal Parlamento Ue: come funzionaBimbo colpito da un fulmine durante l'allenamento: morto a 9 anni sul campo da calcio

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarMerkel, proposta di quarantena obbligatoria in tutta l'Ue per chi arriva dalla Gran BretagnaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Attacco omofobo a Liverpool, aggredito con un coltello mentre è col fidanzato: "Volevano uccidermi"Corea del Nord, chi indossa jeans attillati "occidentali" rischia la pena di morteCovid Francia, stop all'obbligo di mascherina all'aperto e coprifuoco abolito dal 20 giugnoCovid, per gli esperti dell'Oms la pandemia avrebbe potuto essere evitata

    1. Ibiza, responsabile della sparatoria in fuga: si ipotizza regolamento di conti

      VOL
      1. avatarMorto Michel Fourniret, serial killer francese che uccise nove ragazze tra gli anni '80 e 2000ETF

        Harley salva un cerbiatto in difficoltà in mezzo a un lago

  2. avatarVariante Delta, in Gran Bretagna +46% contagi in una settimana ma i ricoveri restano bassiinvestimenti

    Regno Unito, aumentano i ricoveri: la variante indiana diventa dominanteChernobyl si è risvegliata e le fissioni nucleari sono ripreseCovid, il ministro della Salute di Malta: “Raggiunta l’immunità di gregge”Attacco con coltello in Germania, 2 feriti a Erfurt, aggressore in fuga

  3. avatarRussia, esplode un gonfiabile e si schianta sui binari: due bambine in fin di vitaEconomista Italiano

    Irlanda del Nord, bambina di 4 anni scompare all'uscita del parco giochi: si cerca Scarlett DuddyRaid di Israele distruggono l’unico laboratorio Covid di Gaza per lo screening dei tamponiInghilterra, il caso di Jason Kelk: l’uomo che lotta contro il Covid da un annoIl dopo Covid a Malta: 100 euro ai turisti over 65 in bassa stagione

Terminato l'incontro tra Biden e Putin, per il presidente russo: "Nessuna ostilità"

Covid, Oms: "Vaccinarsi non basta per togliere la mascherina"Mancia da 16mila dollari per un conto di 37, il cameriere: "Ho pensato fosse un errore"*