File not found
MACD

Nembro, grave incidente stradale: 18enne perde la vita

Mantova, frontale tra auto camion: morto il giovane Lorenzo RadaelliRoma e Napoli, sgominata banda che raggirava anzianiFilippo Turetta incontra i genitori in carcere per la prima volta

post image

L'Aquila, ragazzo accoltellato alle spalle alla fermata dell'autobusCalcioIl Lugano cerca l'impresa a Istanbul: «Non dobbiamo avere paura»I bianconeri del Crus sfideranno il Fenerbahçe nel ritorno del secondo turno preliminare di Champions League©PETER KLAUNZER Massimo Solari30.07.2024 06:00La più dolce. Ma anche la più tremenda. Nessuna sconfitta ha segnato il calcio rossocrociato quanto quella maturata il 16 novembre del 2005 allo stadio Sükrü-Saraçoglu. Turchia-Svizzera,ETF gara di ritorno dello spareggio per l’accesso ai Mondiali. Un match passato alla storia come «la vergogna di Istanbul». Proprio qui, in uno dei calderoni sportivi più asfissianti del pianeta, il Lugano cercherà di regalare un’altra notte indimenticabile al Paese. Dolce, come l’impresa dello scorso ottobre dall’altra parte del Bosforo – contro il Besiktas –, e però si spera meno terribile di un tempo. Premesse e contesto sono differenti. E parecchio. Perché a imporsi 4-3 all’andata è stato il Fenerbahçe e perché la posta in palio, nel secondo turno preliminare di Champions League, è meno esplosiva. Tuttavia, un filo sottile sembra legare i due eventi. Un filo sul quale poggiano, in precario equilibrio, figure, parole e allusioni pronte a intrecciarsi. Forse destinate a farlo per davvero. Un salmo mai sentito«Welcome to the hell». Così, con questo avvertimento spietato, i giocatori della nazionale elvetica vennero accolti all’aeroporto d’Istanbul 19 anni fa. Ieri, è doveroso sottolinearlo, tutto è andato liscio per Bottani e compagni, per altro atterrati sul lato asiatico. Nessuna blacklist, nessuna estenuante attesa imposta con studiato disprezzo dagli addetti dello scalo. A differenza di Alex Frei, all’epoca trattenuto mezz’ora al controllo passaporti, prima di ritrovarsi un cartellone con dedica meschina in zona arrivi, le pratiche si sono svolte senza scossoni e nel massimo rispetto. E anche sul pullman, direzione hotel e poi verso l’uscio di casa degli avversari, i bianconeri non hanno dovuto affrontare pietre, uova e pomodori scagliati con violenza. Bene.Eppure qualcosa accadrà. Per forza. Questa sera. Lo ha richiesto ai tifosi e, di riflesso promesso alla formazione rivale, José Mourinho. «Diamo il giusto benvenuto al Lugano». Ecco. Allo Special One non è andato giù un presunto torto subito a Thun. A suo dire la squadra di Mattia Croci-Torti avrebbe dovuto rinunciare alla ricerca del terzo gol – il gol della speranza ottenuto all’ultimo respiro da Valenzuela – e dare credito all’infortunio subito in precedenza da un elemento del Fenerbahçe. Tutto strumentale, ovvio. Ma al netto del fastidio per aver fatto riavvicinare il Lugano, Mourinho ha scientemente trovato la miccia con la quale accendere la sfida di Istanbul. Già, come nel 2005 Fatih Terim trasformò in benzina i fischi con cui parte del pubblico di Berna aveva disturbato l’inno turco. Allo stadio Sükru-Sarçoglu, non a caso, il salmo svizzero nemmeno sarebbe stato udito dagli uomini di Köbi Kuhn. Un dettaglio, invero, lungo una traversata infernale, segnata da costanti lanci di monetine, insulti e – soprattutto – un tunnel degli orrori, dove colpi proibiti e vendette dolorose furono sanzionate solo parzialmente. Che male. Poco importa la soddisfazione per aver conquistato il biglietto per i Mondiali tedeschi.Mou in modalità sopravvivenzaMattia Croci-Torti serba un ricordo piuttosto nitido del 16 novembre 2005. «Il ricordo tramandato da amici come Behrami, presente sulla scena» ha affermato l’allenatore ticinese, poco prima di attraversarlo quel tunnel così buio. «Valon mi ha parlato di una delle serate più emozionanti e al contempo intense della sua carriera. Beh, speriamo di poter ritrovare il senso glorioso del risultato firmato allora dai rossocrociati. Serve un’impresa. Serve qualcosa di straordinario. Sì, ci attende una partita speciale. Ma attenzione: come la Svizzera di Kuhn siamo convintissimi di potercela fare». Il Crus, suggerivamo, ha già stregato la vecchia Costantinopoli. Così come l’imperatore Terim aveva in pugno il suo popolo 19 anni fa. Lo stesso non si può dire di Mourinho. Il 61.enne portoghese, banalmente, vivrà la prima partita ufficiale al Sükrü-Saraçoglu da tecnico del Fenerbahçe. E, ci mancherebbe, fallire non è ammesso. Meglio mantenere un profilo basso, insomma. Per dire: se il ct turco al termine dell’andata dello spareggio del 2005 boicottò la conferenza stampa post partita, ieri Mou ha fatto sapere solo all’ultimo che si sarebbe espresso dal centro d’allenamento del Fenerbahçe. Con tanti cari saluti. Al quartier generale dei «canarini», l’ex mister della Roma ha inoltre inquadrato così il match: «La situazione non è ideale. Le circostanze - in quanto gara di fine luglio con neoacquisti e giocatori tornati ad allenarsi solo di recente - sono complicate. Perciò, in questo turno della competizione, conterà solo sopravvivere. Superare l’ostacolo. Farlo, in effetti, ci permetterà di guadagnare tempo per lavorare e costruire qualcosa di più solido con l’intero gruppo».Chi decide le regole del gioco?In poco meno di venti minuti di domande, traduzioni, risposte, altre traduzioni, Mourinho non ha mai menzionato il Lugano. No, ha preferito gettare fiori alla società, commentare la forma dei singoli e assicurare che le motivazioni personali - nella tanto amata Champions League - sono quelle di sempre. Infine, va da sé, non è mancato l’appello all’ambiente. «Mi hanno raccontato di un’atmosfera speciale nelle serate europee vissute dal Fenerbahçe. Ora voglio scoprire se è vero». Ama il conflitto Mou e, forse, a Istanbul ha trovato il club che più di altri è pronto a offrirglielo.E così il «rumore del nemico», tanto sfruttato in passato dallo Special One, di colpo rischia di essere un’arma a disposizione del Lugano. Lugano che, non si discute, è sfavorito. Ma con ogni probabilità è più squadra. È maggiore consapevolezza. E il piano partita, non a caso, è chiaro nella testa dei bianconeri. «Vogliamo innervosirli giocando a calcio. Perché è quello che sappiamo fare meglio» ha dichiarato Croci-Torti. Parole che assomigliano a guanto di sfida, a un tentativo di divincolarsi dalla morsa dell’infuocato Sükrü-Saraçoglu. Quasi a voler urlare che quel messaggio minaccioso appena aperta la porta dello spogliatoio non tocca il Lugano. «Our home, our rules. We are Fenerbahçe» la scritta gialla, su sfondo blu, presente a caratteri cubitali sul muro. «No, non dobbiamo avere paura» ha sottolineato con decisione il Crus, chiedendo ai suoi - poco dopo - di provare due rigori a testa. «Non siamo venuti qui in vacanza, siamo a Istanbul per vincere» gli ha fatto eco Amir Saipi. «Siamo caldi anche noi e l’obiettivo sarà di mantenere lo 0-0 il più a lungo possibile. Per spazientirli. Dopodiché sono sicuro che sapremo crearci una o più occasioni». Il Crus parlerà di più? ForseE a proposito di provocazioni, in campo e fuori. «Croci-Torti sembra me da giovane: parla troppo, si lamenta troppo» aveva osservato Mou a margine dell’incontro della Stockhorn Arena. «Se urlerò di più a Istanbul? Perché no, se dovesse essercene bisogno...» ha indicato il Crus sornione. Per poi precisare: «La verità è che in stadi come questo si rischia di non riuscire nemmeno a farsi sentire durante la partita. Perciò dovrò essere bravo a entrare nella testa dei miei giocatori, a tranquillizzarli, a ridosso del fischio d’inizio. Abbiamo già dimostrato, sul piano caratteriale, di non temere palcoscenici del genere. Anzi, credo che la nostra personalità abbia sorpreso la formazione di Mourinho a Thun. Questa volta, a livello tattico, è però impensabile un Fenerbahçe attendista nei primi minuti. Ci verranno a prendere. E lì dovremo essere bravi a sorprenderli con qualcosa che non facciamo in campionato». I primi minuti, già. Il 16 novembre del 2005 Alex Frei trasformò un rigore e portò la Svizzera sull’1-0 dopo appena 2’. Poi accadde di tutto. Fino al cristallizzarsi della sconfitta più dolce e altresì più tremenda nella storia del calcio svizzero. Questa sera, allo stadio Sükrü-Saraçoglu, il Lugano non potrà però accontentarsi di perdere nel caos.

Incidente a Torrevecchia Pia, bus di linea esce di strada e si ribaltaMorto Andrea Vignoli: icona del basket sommerso bolognese

Gratta e vinci fortunato: disoccupato trionfa con un colpo da mezzo milione a Aprilia

Filippo Turetta: la visita psichiatrica conferma il rischio di autolesionismoFiorenza Rancilio, la procura di Milano chiede il carcere per il figlio

Previsioni meteo: cosa attendersi negli ultimi giorni del 2023Caserta, Antonio si suicida prima della laurea: il biglietto ai genitori

Palermo, via monopattini e biciclette in due vie del centro

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 188Filippo Turetta, cosa ha detto nell’interrogatorio di 9 ore

Ryan Reynold
Incidente ad Aversa: 23enne morta sul colpoGiulia Cecchettin, in corso i funerali nella Basilica di Santa Giustina a Padova22enne minaccia la ragazza con un coltello: denunciato

trading a breve termine

  1. avatarFunerali Giulia Cecchettin, Filippo Turetta non ha visto le esequie: il motivoVOL

    Turetta ai genitori in carcere: "So che non mi perdonerete"Vibo Valentia, si accascia davanti ai compagni di classe: morto-giovane di 13 anniFilippo Turetta, i privilegi in carcere: "Libri e incontri con i genitori"Incidente a Portogruaro, chi sono le vittime

    1. Arrestato a Scafati Gabriele Pesacane: latitante della Camorra

      1. avatarElon Musk, è lui il mister X alla festa di Fratelli d'ItaliaBlackRock Italia

        Scuola, la preside agli insegnanti: "Non assegnate compiti a Natale"

  2. avatarUccise la moglie, riconosciute le attenuanti: condannato a 12 anniGuglielmo

    Agrigento, marito e moglie morti in casa: corpi trovati dalla nipoteBrasile, cantante muore sul palco durante il concertoCervinia, il sindaco avvia iter per ripristinare vecchio nomeIncidente a Riva del Garda: morto un uomo

    VOL
  3. avatarMorto Giovanni Zecchini, 12 anni fa cadde dal lucernario della piscina: era tetraplegico dall’incidenteBlackRock Italia

    Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 171Palermo, via monopattini e biciclette in due vie del centroGenova: sub muore in un'immersione: si pensa ad un maloreAllarme Covid per Natale 2023, le raccomandazioni dell’Ordine dei medici

Filippo Turetta e lo scatto d’ira in gelateria, il racconto di un’amica di Giulia Cecchettin

Vigonovo, picchia la moglie in strada: 71enne arrestatoCaso Giulia Cecchettin, Filippo Turetta domani dal giudice: oggi l'incontro con i legali*