Le friggitrici professionali e le migliori attrezzature per affrontare questo periodoIn arrivo la moneta da 2 euro per dire grazie al personale sanitarioLotteria degli scontrini, troppo bassa la probabilità di vincita
Fisco: spunta l'ipotesi proroga per la consegna del 730, che potrebbe slittare al 31 ottobreIl giornalista presenta la sua serata per i settant’anni della televisione pubblica. Sergio è assente,analisi tecnica ma tiene d’occhio tutti. In prima fila quelli che vorrebbero essere i futuri vertici. Nel frattempo il conduttore si aggiudica la prima serata monstre che fa gola a moltiDi Sanremo non ce n’è mai abbastanza. E per questo motivo viale Mazzini ha deciso di regalarne un’altra serata al pubblico della Rai.Unica differenza: non c’è Amadeus a condurre, ma Massimo Giletti. “La tv fa 70”, la prima (ma anche seconda e terza, alla faccia di Bruno Vespa) serata per celebrare «la grande festa del piccolo schermo» è stata infatti affidata a Massimo Giletti. Il figliol prodigo di viale Mazzini, fermo da quasi un anno dopo la precipitosa chiusura di Non è l’Arena su La7.I suoi ospiti saranno volti storici e contemporanei, da Enrico Mentana a Colapesce e Dimartino, da Giancarlo Magalli a Francesco Gabbani, con quella spolverata sanremese che incipria tutti i prodotti Rai trasmessi da un mese a questa parte. Giletti per prima cosa chiede ai fotografi che lo aspettano di fronte alla statua del cavallo morente dove piazzarsi per farlo venire al meglio, poi entra in sala con fare riservato, occhiali con lenti azzurre fumé e cravatta con lo stemma della Juventus, vestito sartoriale attillato.C’è chi gli chiede se sia tornato con la consapevolezza «di aver fatto qualche errore» oppure con la spavalderia di chi cerca la rivincita. Giletti tranquillizza tutti, nessuna rivincita, «ma io di errori non ne ho fatti». Casomai a qualcuno fosse rimasto il dubbio. Anche se ammette, in un momento di umanità, di non essere «semplice da gestire». La prima filaIn prima fila siedono i vertici. «La Rai del futuro» scherza un dirigente. C’è il direttore generale, Giampaolo Rossi, il vate di Colle Oppio che spinge perché la data della sua nomina ad amministratore delegato venga anticipata il più possibile.Accanto a lui Simona Agnes, consigliera in quota Forza Italia che fa le prove generali per la presidenza a cui aspira ormai senza farne più mistero. Accanto a lei Nicola Rao, capo della comunicazione, poi Alessandro di Majo, inossidabile consigliere d’amministrazione in quota Movimento 5 stelle in odore di riconferma, presenza fissa a ogni evento che abbia anche solo lontanamente a che vedere col servizio pubblico, e Simona Sala, direttrice di Radiodue. ItaliaIl grande caos della Rai. L’ultimo scontro è quello tra Roberto Sergio e Angelo MelloneLisa Di GiuseppeAssenza di peso quella di Roberto Sergio, amministratore delegato (ancora per poco, nei piani di Rossi & co.) che pure ha lavorato per riportare in Rai Giletti, ma ha preferito rimanere al settimo piano a lavorare. «Non ha bisogno di onori» dicono i suoi. Fino a giugno (e forse oltre) l’ultima parola è la sua, è il ragionamento che filtra.Di medaglie da apporre sul petto sembrano invece aver gran bisogno i discepoli del vate, felici di intestarsi il rientro del Giletti prodigo.Anche il direttore dell’intrattenimento Prime time Marcello Ciannamea – che ringrazia i testimonial del progetto, nientemeno che Renzo Arbore e Pippo Baudo – è felice di poter mettere in curriculum una prima serata firmata Giletti prima che Angelo Mellone, capo del Day time, riapra il discorso per una trasmissione la domenica pomeriggio, dove però per il momento resta Mara Venier, volto caro a Sergio.A Mellone non dispiacerebbe un usato sicuro. Continua a fare fatica il suo “Provinciale” condotto in prima serata da Federico Quaranta, storico sodale del capo del Day time: su Raitre anche sabato scorso si è fermato al 2,8 per cento di share, ascolti simili a quelli di Nunzia De Girolamo. Ritorno celebratoE allora ben venga il «prodotto non troppo pedagogico» dell’«artigiano della televisione» (gli amici dei divani, presenti a ogni serata del festival di Sanremo si faranno una ragione della nuova concorrenza) che durerà qualcosa come sei ore.Ed è solo la prima di una serie di idee che Giletti vuole proporre ai vertici (non è chiaro che durata abbiano le altre però). Tra queste, anche qualcosa che sarebbe «un unicum mondiale», anticipa il giornalista, che pure interpellato non scende ulteriormente nel dettaglio ItaliaPubblicità occulta e rebus agricoltori, il Sanremo di TeleMeloni è un disastroLisa Di GiuseppePer il momento bastano gli aneddoti su Biagio Agnes, l’elogio delle maestranze interne («bisogna riprendere a produrre internamente», sostiene Giletti, che finché andava in onda su La7 si affidava a Fremantle) e la raccomandazione alla nuova dirigenza di «non essere avulsi dalla contemporaneità». E pazienza se qualcuno dentro l’azienda non sia stato felicissimo che la conduzione dell’evento che celebra il servizio pubblico sia andata a un esterno. «L’invidia è normale, però io ho passato 26 anni qua dentro e non sono andato via per scelta come altri. Beati loro perché hanno una serietà infinita, quindi se una sera lasciano fare un altro...» è la frecciata destinata ai suoi detrattori. Insomma, a differenza di altri («Fabio Fazio non mi ha risposto, sono deluso umanamente, anche se capisco che ci siamo confrontati in prima linea per qualche tempo») Giletti è a suo agio nella nuova Rai. «La censura c’è sempre stata: manderemo in onda il monologo di Vianello censurato ai tempi di Gronchi» spiega il conduttore.Giletti non esita poi a porsi subito sull’altro lato del fiume rispetto al Vespa indispettito dallo slittamento del suo Porta a porta e coglie al balzo la palla alzata da chi gli chiede quali siano i suoi programmi preferiti degli ultimi settant’anni: «Preferisco la tv antiliturgica, Striscia la notizia è stata folgorante». Gelo in sala. Ma la sfida è aperta, Giletti è pronto a insidiare Vespa nel racconto della politica in Rai. La frase è preparatissima, ma dice già tutto: «Anche raccontando canzonette si può fare la storia», dice l’«antiliturgico». Ma tutti sanno che non si limiterà solo a quello.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLisa Di GiuseppeScrivo di politica, economia ed esteri (soprattutto Germania). Ho lavorato per Reuters, La7, Corriere della Sera e Public Policy. Su Twitter sono @sallisbeth
E-commerce e servizi: analizziamo la crescita dell'online ai tempi del CoronavirusCome e perché approfittare dell’integrazione tra CRM ed ERP
Caro benzina, il prezzo sale ancora e arriva a 1,634 euro al litro: è record dal 2018
Stravideo, partner SEO&Love 2020Trattenuta Brunetta e vaccino Covid: quando si applica?
Gruppo Icat, partner SEO&Love 2020Dpcm-Covid, Bonomi: "Non si capisce dove stiamo andando"
Smart working e produttività, lo studio: "Il 37% lavora più di 40 ore a settimana"Iscro, il nuovo bonus INPS per le partite IVA
Covid-19, l'allarme di Confcommercio: "A rischio migliaia di aziende"Istat: "Pressione fiscale quarto trimestre 2020 sale al 52%, deficit/PIL al 9,5%"Stop al blocco dei licenziamenti, i casi in cui ora sono possibiliBonus merito docenti, come funziona e a chi spetta
Cassa integrazione Inps, la circolare: durata e come funziona
Come trovare un buon broker secondo gli esperti
L’innovazione al servizio dell’e-commerce con le soluzioni ITTwebContrader, l'azienda di Benevento che punta sui neo-laureatiCome mantenere l'abbronzatura tutto l'annoCovid, bonus scuola mensile proposto con formula lavoratori a rischio
Decreto proroghe, via libera in Cdm: come cambia lo smart working per la Pubblica amministrazioneBlack Friday: come evitare le fregatureManovra 2021: cellulare gratis per redditi bassi e stop Iva su vacciniReinventing, a ottobre torna a Milano l'evento di formazione per il no profit