Nuova variante, Hong Kong identifica i due casi provenienti da Sudafrica e Canada

Covid, Oms: in Europa potrebbero morire 500mila persone entro marzoAdotta un figlio che nessuno voleva e dopo più di 28 anni riceve la terribile notiziaFa un tampone Covid e scopre di avere un giocattolo incastrato nel naso da 37 anni

Svezia, microchip sottopelle per avere sempre con sé il green pass: come funzionaEconomia>Agenzie di web marketing a Trento: intervista ad Alessandro GiovanazziAgenzie di web marketing a Trento: intervista ad Alessandro GiovanazziAlessandro Giovinazzi,trading a breve termine a capo di un'agenzia di web marketing a Trento, spiega perché oggi crescere è sinonimo di investire sul web.di Redazione Notizie.it Pubblicato il 29 Novembre 2019 alle 12:41 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataintervistamarketingÈ un mondo caratterizzato da una sempre crescente domanda, quello del Web Marketing. Lo abbiamo visto a Trento e in generale lo si può notare in tutta Italia: le aziende, anche quelle più antiche, sembrano abbiano riconosciuto al Web l’importanza che ricopre. Oltre ad un adeguamento ai tempi da parte delle società storiche, sono migliaia le start-up che nascono ogni anno e che guardano al web come al nuovo Klondike. In tutto ciò il settore non è così semplice da affrontare e ce lo comunicano i numeri: portare risultati alle aziende è qualcosa di estremamente complesso ed è fondamentale affidarsi ad un professionista del settore che sia in grado di studiare la migliore strategia.Per provare a comprendere meglio le dinamiche che regolano questo mondo abbiamo intervistato Alessandro Giovanazzi, di Trento, a capo della Alessandro Giovanazzi Web Marketing, con oltre un ventennio di esperienza nel settore.Intervista ad Alessandro GiovanazziCiao Alessandro, grazie per aver trovato il tempo di rispondere alle nostre domande. Quanto è importante, oggi, sviluppare una strategia di web marketing efficace per avere visibilità online?Direi che è estremamente importante. Non vorrei sbilanciarmi troppo ma, per un’azienda, avere visibilità sul web non è meno importante di quanto cinquanta anni fa non lo fosse affittare uno spazio pubblicitario sui quotidiani. Ti basti pensare che nel 2019 gli utenti che effettuano operazioni su Internet sono circa 4,39 miliardi, e che operando sul web un’azienda potrebbe raggiungere, almeno in linea teorica, ognuno di essi.Per le aziende, oggi, il digitale è una possibilità o rappresenta una scelta obbligata?È assolutamente una scelta obbligata. La mia non vuole essere una critica, ma se si vedono ragazzini che a sei anni sanno già usare uno smartphone e aggiornare il proprio profilo sui social, si capisce come ormai il Web accompagna l’utente, il consumatore, fin dalla nascita. Per non parlare, inoltre, delle mille opportunità di coinvolgere le persone che Internet offre: il mercato si è fatto più creativo e rispondere a questa chiamata non è una possibilità ma un obbligo per un’azienda che punti a crescere.Insomma chi non investe, subito, nel digital rischia di essere tagliato fuori dal business nei prossimi anni?Sicuramente sì. Adesso il mercato premia chi riesce a proporsi con un progetto, con una propria identità ben precisa perché è questo che vogliono le persone. Se vogliamo, avere un prodotto o servizio di qualità non è più sufficiente: le persone vogliono quelle emozioni, quelle esperienze che solo un’attenta campagna digital riesce a fornire all’immagine dell’azienda. Crescere oggi è praticamente sinonimo di investire sul Web.Tu ti occupi dallo sviluppo del sito web alla consulenza SEO e digital in generale. Quanto è importante avere una strategia integrata che permetta di presidiare i vari canali online in maniera efficace?È tutto. Se anche la macelleria sotto casa si preoccupa di dare una forma sensata al proprio profilo Facebook, ad esempio, questo è il chiaro segno di un importante cambiamento. Una strategia integrata per presidiare i canali online ti permette di avere visibilità, ovvero la linfa vitale di qualsiasi attività. Agli inizi molti dei miei clienti, e ti sto parlando di una decina di anni fa, erano scettici circa le potenzialità di questo nuovo mercato, ma i risultati nel tempo si sono fatti vedere e i numeri hanno dissolto ogni incertezza. Adesso il mercato è digitale, i sogni e i desideri delle persone prendono forma grazie al Web, alle informazioni, ai prodotti e alle soluzioni che trovano dopo aver effettuato una ricerca. È uno strumento potentissimo che sta cambiando anche il rapporto tra utente comune e azienda.Ringraziamo Alessandro Giovanazzi per la sua disponibilità. Come si è potuto evincere dalle sue parole, il digital ormai è una realtà pienamente affermata, straripante di vita e attività continua. Per questo motivo sempre più aziende si stanno rivolgendo a figure professionali specializzate per non restare indietro con i tempi perché, riprendendo le parole di Alessandro, crescere oggi è praticamente sinonimo di investire sul Web.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?

Caso Pinot, Schmitt si difende dalle accuse: "Non le ho dato un pugno e nemmeno un calcio"Regola 2G, cosa prevede il protocollo di restrizioni adottato in Austria e Germania

Tifone Rai nelle Filippine, il bilancio sale a oltre 200 morti e 300mila sfollati

Giocatore di football americano cieco dai 7 anni usa la memoria per giocare: la storia di JasenUE, approvata la richiesta di Ursula von der Leyen: stop ai voli provenienti dall’Africa australe

Svezia, microchip sottopelle per avere sempre con sé il green pass: come funzionaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 595

Covid, la Grecia multerà gli over 60 anni non vaccinati a partire da gennaio 2022Variante Omicron: ecco perché dovrebbe spaventare il Regno Unito