File not found
Capo Analista di BlackRock

Attacco di Israele in Siria, media Iran: "Può portare ad escalation"

Libano, continuano gli scontri tra Hezbollah e IsraeleTikTok, multa milionaria dell'AntitrustUSA 2024: la Cina osserva con interesse le elezioni e spera in relazioni migliori

post image

L'avvertimento degli Stati Uniti sull'attentato a Mosca, Putin: "Un evidente ricatto"Dall'"attimino" a "iconico",-BlackRock Italia da "resilienza" a "lovvare": meglio essere boomer che violentare il lessico Nel sogno della lingua italiana si stanno facendo strada una serie di incubi sempre più persistenti: i virus lessicali, potenti e dilaganti nei social, tra i titolisti dei quotidiani e nel parlato. Oggi tutto è "iconico", si esce a "drinkare" e per trovare un lavoro servono anche le "soft skills": non è più il tempo degli andeghée (detto alla milanese)... All’inizio ci fu l’attimino, in apparenza velocissimo a fuggire, ma in realtà persistente e fastidioso come una zanzara tigre. Svanito per sempre l’attimo, a cui Faust chiedeva di arrestarsi per contemplarne la bellezza, l’attimino ha preso potere ovunque come la cimice asiatica, imperando in molte e abusate espressioni. Un attimino di pazienza, un attimino e arrivo, basta un attimino, ho un attimino di ritardo, mi aspetti un attimino? La parolina magica ci sfarfalla sulla testa pronta a colpire, ferendo una volta ancora il nostro maltrattato lessico, già vittima delle invasioni straniere di vocaboli oscuri, buttati lì perché fa fine, mentre l’equivalente italiano, oltre a suonar meglio, esplicherebbe facilmente il concetto. I vecchietti come me ricordano un altro incubo, un’allocuzione cara a burocrati e politici di fila, che pervase gli anni delle convergenze parallele e di altre astruserie pronte a deflorarci come il leggendario ombrello di Altan: «Nella misura in cui». Già in quell’«in cui» c’è un che di sodomitico, la volontà di entrare dove non si può o non si vuole, mentre la «misura» smuove un’auretta shakespeariana che da commedia però muta in tragedia. Quella dei nostri orecchi, costretti già a gerghi incomprensibili come il burocratese, che ruba a piene mani dall’inglese sparando nefandezze come forwardare, conference call, soft skill, per non parlare delle nostre povere diapositive, ormai diventate slide nei briefing che il capo organizza “asap”, ovvero as soon as possible. Naturalmente, h24. Con l’orribile estensione di "20 24" per definire l’anno in corso, perché dire duemilaventiquattro richiede troppo tempo nell’epoca del tutto e subito.Sono pronto poi a vestire con pece e piume chiunque mi dica di non «spoilerare» il suo romanzo, racconto, raccolta poetica o documentario, quindi di non “spogliarlo” dei suoi segreti, perché ho ancora in mente l’alettone che le automobili sportive montavano nella parte posteriore della carrozzeria per aumentarne la stabilità. Un altro incubo ormai persistente nel gergo parlato, tra i giornalisti radiofonici e gli intellettuali veri o presunti, è la gramignesca resilienza, venuta su dal nulla qualche anno fa, dopo essere stata in sonno come i vermi siberiani, risvegliati dopo millenni dallo scioglimento del permafrost. Tutti dobbiamo essere resilienti, assorbire gli urti senza vacillare, che diamine! Del resto l’ombrello è sempre lì, in agguato, se non saremo resilienti al punto giusto colpirà, come l’“uccello padulo” nella parodia della “Canzone dei sommergibili” dei mai dimenticati Disegni & Caviglia. Ma attenzione, se la resilienza si sfilaccia, c’è sempre il “kintsugi”, che può restaurare la nostra anima come i giapponesi fanno con i cocci dei vasi rotti. Ma l’ultimo dei virus lessicali, potente e subdolo, dilagante nei social, tra i titolisti dei quotidiani e nella lingua parlata, fatale come lo zucchero nascosto nei ragù, è il termine “icònico”, che oggi comprende oggetti, fotografie, perfino libri, quadri, gioielli, Trump con benda all’orecchio sanguinante come già Van Gogh, e tutto ciò che qualche imbecille giudica adatto a diventare un simbolo nell’era dell’effimero. Nella nostra epoca di individui singoli e dispersi, ognuno somiglia a sé stesso diventando icònico suo malgrado. Sono costretto poi a battere in ritirata, vittima dell’età, di fronte a ciò che gli adolescenti inventano per comunicare tra loro, parole che nemmeno l’argot più oscuro può mettere in campo per rivaleggiare. Ecco allora mostriciattoli come drinkare, lovvare (abominio che deriva da to love) googlare, ovvero fare una ricerca su Google, boscare, se uno manca un appuntamento, cose che rendono pezzi d’antiquariato altri neologismi come postare, taggare, linkare, sclerare o clannare (introdurre un nuovo adepto in un clan, chissà se Celentano già lo pensava...). Del resto sono o non sono un boomer? Un relitto del passato, figlio della grande illusione dei Sessanta, quando il Caballero misterioso invitava Carmencita a chiudere il gas e a venir via, e il Super Tele si bucava regolarmente sulle spine delle rose del giardino. Non si drinkava, al massimo un ghiacciolo da 25 lire, e potevamo togliere “cletta” dalla bici. Ma preferisco essere un andeghée, che il Cherubini buonanima, nel suo “Vocabolario milanese italiano”, definiva come «uno che va all’antica», ohimè senza alcuna che mi «lovva» o «svalvoli» per me, ma certo di non essere ancora icònico, nella misura in cui l’attimino non diventi fatale. Mario Chiodetti

Brasile, continuano a crescere i casi di DengueGuerra a Gaza, l'Onu chiede per la prima volta il cessate il fuoco: cosa succede ora

Londra, principe William diserta evento per "motivi personali"

Usa, Biden tiene un discorso al Congresso: attacco frontale a Donald TrumpIlaria Salis, Ungheria: "Scioccati dalla stampa italiana, non è una martire"

Green pass globale dell'Oms: la decisione del Governo ItalianoRussia, aumenta il rischio di guerra con la Nato: lo studio

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 90

Ilaria Salis, oggi l'udienza per gli arresti domiciliariTerremoto tra Pakistan e Afghanistan: scossa di magnitudo 5.4

Ryan Reynold
Medio Oriente, raid su campo profughi Nuseirat: 27 mortiOggi in Russia si celebrano i funerali di Navalny: sarà una cerimonia breveUsa, la frase shock di Trump: "Hitler ha fatto anche cose buone"

investimenti

  1. avatarLe dichiarazioni di Biden su Netanyahu: "A Gaza fa più male che bene a Israele"analisi tecnica

    USA, manichino di Biden preso a calci e pugniAttentato a Mosca, le reazioni dal mondo: "Combattere ogni forma di terrorismo"Crisi diplomatica tra Messico ed Ecuador: denuncia alla Corte dell'Aja dopo arresto in ambasciataNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 100

    1. Chicago, 26enne afroamericano ucciso dalla polizia

      1. avatarOggi in Russia si celebrano i funerali di Navalny: sarà una cerimonia breveProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Israele continua l'attacco ad Al Shifa: chiesta l'evacuazione dell'ospedale

  2. avatarMedioriente, Israele: "Ucciso l'alto comandante di Hamas"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Usa 2024, ufficiali le nomination di Trump e Biden: affermazioni al mini super TuesdayGiappone, razzo esplode a pochi secondi dal decolloRaid di Israele su campo profughi di Nuseirat: 12 palestinesi mortiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 99

  3. avatarUsa, Biden attacca Trump per l'incontro con Orban: "Sminuisce la democrazia"ETF

    Cina, rider cade nel vano dell'ascensore e si rompe la spina dorsaleDalla strage di Mosca alla mobilitazione della Nato: si rischia davvero un'escalation del guerra?Usa 2024, Trump contro Biden quattro anni dopo: lo scenarioNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 117

Trump non prende bene la vittoria di Haley a Washington e la insulta

Paura per Zelensky, sfiorato da un missile: "Ma l'obiettivo non era il presidente"Elezioni Usa 2024, domani i caucus democratici in Wyoming*