Russo: servono interventi strutturali. Non si contrasta la povertà tagliando

Cattolici e politica, la fatica della solitudineLa Vergine di Loreto «pellegrina» a LampedusaAuto con cinque ragazzi si ribalta contro un recinto, Arianna Cuccato muore a 16 anni: tornava dalla spiaggia con gli amici

Drivalia Future: dal noleggio all'acquisto, così l'auto può rinascereCronaca esteri>Texas,Campanella donna accusata dell'omicidio della figlia: sospesa la condanna a morteTexas, donna accusata dell'omicidio della figlia: sospesa la condanna a morteIl Texas ha sospeso la condanna a morte per Melissa Lucio, accusata dell'omicidio della figlia. Tanti gli appelli per salvarle la vita. di Chiara Nava Pubblicato il 26 Aprile 2022 alle 11:53 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatatexasMelissa Lucio, madre di 14 figli, è stata accusata dell’omicidio di una figlia. Sono circolati molti appelli per salvarle la vita ed ora il Texas ha sospeso la condanna a morte. LEGGI ANCHE: Texas, madre uccide le figlie di 5 e 7 anni con un colpo alla testaTexas, donna accusata dell’omicidio della figlia: sospesa la condanna a morteLa condanna a morte di Melissa Lucio, madre di 14 figli, accusata della morte di una di loro, è stata sospesa in Texas per decisione della Corte d’appello. La donna ha sempre dichiarato di essere innocente e negli ultimi giorni la sua famiglia e gli attivisti avevano lanciato moltissimi appelli per fermare l’esecuzione, prevista per mercoledì. Melissa Lucio era stata condannata con l’accusa di aver ucciso la figlia Mariah, di due anni, nella contea di Cameron nel 2007. La bambina, secondo la difesa, è deceduta per le ferite interne riportate due giorni dopo una caduta accidentale. L’accusa, invece, sostiene che sarebbe stata picchiata. La donna di 52 anni doveva essere giustiziata il 27 aprile con un’iniezione letale nel carcere di Gatesville. La sua storia è diventata un documentario, “The State of Texas v Melissa” e tante celebrità si sono mosse in sua difesa, come Kim Kardashian.Era stata chiesta la graziaI legali della donna hanno sempre dichiarato che Melissa Lucio, in una condizione vulnerabile in quanto incinta di due gemelle e sotto shock per la morte della figlia, è stata sottoposta ad un metodo di interrogatorio controverso. Dopo aver negato per più di cento volte l’omicidio, ha dichiarato “è probabile che io sia responsabile“, frase che può essere interpretata in molti modi. Gli altri 13 figli non l’hanno mai accusata e sostengono la sua innocenza. “Non vogliamo che nostra madre venga giustiziata. Abbiamo già perso nostra sorella. E ora perdere nostra madre per un incidente è semplicemente orribile” ha dichiarato John, il figlio maggiore, alla Cnn. I legali della donna avevano chiesto la grazia al governatore Greg Abbott, o almeno una sospensione della pena di 120 giorni per rivedere le prove che proverebbero la sua innocenza.LEGGI ANCHE: Texas, bimba di 11 mesi rapita: è caccia all’uomoArticoli correlatiinCronaca esteriIncidente sulla Statale 16, scontro tra tre auto: carreggiata temporaneamente chiusa al trafficoinCronaca esteriMeteo Ferragosto 2024, le previsioni: caldo afoso e notti tropicaliinCronaca esteriClima, il 2024 potrebbe essere l'anno più caldo di sempre: cosa dicono i datiinCronaca esteriIncidente nella notte a Canegrate: feriti cinque giovani ragazziinCronaca esteriTorino, esce di casa e lascia da sola la figlia di 3 anni: arrestata per abbandono di minoreinCronaca esteriIncidente a Spoleto: morto un 23enne

Bollette luce e gas, mercato libero o tutelato? Ecco come risparmiareIl cardinale König pioniere del dialogo con i non credenti

La Carta docente va data anche ai prof precari. Allo Stato costerà carissima

«Patronati, un patrimonio da proteggere»«Scuola di preghiera» verso il Giubileo. Fisichella: cammino di spiritualità

La seconda vita del legno del VaiaLa Ue rincara i dazi su veicoli elettrici ma cerca un accordo con Pechino

Cooperazione allo sviluppo, l'Italia in un anno ha tagliato 631 milioniIl richiamo di Mattarella: «Eversivi gli attacchi alla libera informazione»