FOTO & VIDEO L’ultimo tuffo di Tete è tra la sua gente: «Avete capito perché quando sono via mi manca casa?» - ilBustese.itSos parco Durini: «Alcuni alberi pericolosi nella zona giochi, interveniamo» - ilBustese.itStefano Massini aggredito al Salone del Libro di Torino: «Mi ha detto “Hitler non era cosi come lo descrivi”»
Muore a 23 anni nella prima notte di nozze, la misteriosa caduta (nuda) dal 15esimo pianoIl trattamento di sostegno vitale previsto dalla sentenza della Corte costituzionale perchè si realizzi la causa di non punibilità per il reato di aiuto al suicidio non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. Lo scorso primo agosto, Marco Cappato ha accompagnato in Svizzera Elena Altamira, una signora di 69 anni affetta da una forma molto aggressiva di tumore polmonare in fase terminale. La disobbedienza civile di Marco Cappato arriva dopo una campagna referendaria eversivamente arrestata dalla Corte costituzionale, a una proposta di legge del tutto inadatta a riconoscere e affermare diritti non discriminatori in tema di fine vita, e alla difficoltà di poter concorrere ad armi pari alle prossime elezioni politiche vista la negazione della firma digitale - almeno finora - per la presentazione delle liste elettorali. Le questioni sono tutte estremamente connesse e rivelano l’incapacità dei partiti attuali di prendere decisioni ragionevoli e non discriminatorie su temi che dovrebbero essere prioritari nelle agende politiche, ovvero le libertà civili e i diritti umani. E l’accesso non discriminatorio alla democrazia è un aspetto preliminare rispetto all’affermazione di diritti e libertà. La discriminazione L’aiuto fornito da Marco Cappato a Elena Altamira ha l’obiettivo di abbattere una discriminazione oggi in atto: quando la Corte costituzionale dichiarò l’illegittimità parziale del reato di aiuto al suicidio in occasione della vicenda Cappato/Antoniani, aprì un varco al diritto di essere aiutate a morire per le persone in certe condizioni di malattia. In quell’occasione, la Corte costituzionale, dovendosi esprimere in relazione al caso specifico di Fabiano Antoniani, che era cieco e tetraplegico a causa di un incidente stradale e respirava con l’aiuto di un respiratore, aveva individuato 4 condizioni di non punibilità: la presenza di una malattia irreversibile; che produca sofferenze fisiche o psichiche intollerabili; la presenza di un trattamento di sostegno vitale e la volontà libera e consapevole. La presenza di una malattia irreversibile che causi sofferenze intollerabili rappresenta l’unico parametro comune alle varie legislazioni internazionali. Non vi è mai traccia del requisito del trattamento di sostegno vitale, che è privo di una definizione univoca. Il requisito del sostegno vitale è stato già messo in dubbio dalla giurisprudenza, in particolare dalla Corte d’Assise di Massa e poi dalla Corte d’Assise di Appello di Genova, nell’ambito della vicenda di Davide Trentini, per la cui morte erano imputati Marco Cappato e Mina Welby. La Corte d’Appello di Genova, assolvendo in via definitiva Marco Cappato e Mina Welby, si limitò a estendere il significato di “trattamento di sostegno vitale” anche alle terapie farmacologiche al fine, appunto, di farvi rientrare la condizione di Davide Trentini. Elena Altamira, però, non aveva neppure terapie farmacologiche, a parte una cura di cortisone non certo “vitale”, e dunque nel suo caso, come quello di tanti pazienti oncologici in fase terminale, la discriminazione si esprimeva nella sua massima violenza. Il requisito del sostegno vitale A seguito della prima ordinanza della Corte costituzionale del 2018, proprio sul requisito del sostegno vitale, si espresse un anno dopo il Comitato nazionale per la bioetica. Secondo l’orientamento dominante del CNB, “ritenere necessaria la dipendenza da tecnologie di sostegno vitale creerebbe una discriminazione irragionevole e incostituzionale fra quanti sono mantenuti in vita artificialmente e quanti, pur affetti da patologia anche gravissima e con forti sofferenze, non lo sono o non lo sono ancora”. Il trattamento di sostegno vitale, dunque, non è altro che un requisito fortuito che irragionevolmente oggi discerne il diritto dal reato, come se la dipendenza da una certa terapia fosse indispensabile per affermare il diritto a scegliere come e quando morire. In questi giorni, si pone al centro dell’emergenza democratica la questione della firma digitale, il “trattamento di sostegno vitale” della democrazia, senza il quale le prossime elezioni rischiano di violare i diritti civili e politici di tutti i cittadini italiani. Non consentire la sottoscrizione delle liste elettorali attraverso la firma digitale, uno strumento che è già previsto dallo stesso Rosatellum e che non è mai stato implementato, per ragioni di opportunità partitica e non certo per una casualità, significa sancire definitivamente la morte della democrazia e con essa ogni prospettiva di mettere al centro della discussione parlamentare i temi, come quello del fine vita, necessari ad affermare e difendere i diritti umani. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca Re avvocato dell'Associazione Luca Coscioni
Roma,Matone (Lega):Scongiurata tensostruttura senzatetto a TerminiSerie D: la Castellanzese nel forte girone B - ilBustese.it
Attenti alle regole: quante stranezze per chi vuol guidare all'estero
Vacanze a ottobre, un milione di italiani in partenza: le mete più gettonate dal mare agli agriturismiColloquio di lavoro in vista? Attenti alle figuracce: ecco i racconti dei momenti più imbarazzanti di sempre
Cardini: «C’è bisogno di memoria grata»La Maddalena, sbarco sull'isola protetta di Soffi con ombrelloni, frigo e tavoli da picnic: turisti “cafoni” segnalati alla Capitaneria VIDEO
L'hotel più alto d'Europa è in Italia: «Per raggiungerlo ci vogliono 5 ore di trekking. È solo per coraggiosi»Alla Nuvola Inside di Dimitris Papaioannou dal 14 al 16 aprile
Cassa integrazione per temperature superiori a 35 grandi, ecco come richiederlaIl dormitorio nel cuore di Salerno: «Chi fa fatica trova riposo e ascolto»«Spes non confundit», il testo completoPicchia e accoltella la moglie, poi trafigge anche il figlio che voleva difenderla: si salvano scappando in strada ricoperti di sangue
Cassa integrazione per temperature superiori a 35 grandi, ecco come richiederla
Salute, nasce il “sollievo a domicilio” per i caregiver familiari
Minori allontanati dal nucleo famigliare. Monti (Lega): «Con emendamento al bilancio regionale si sostengono i piccoli Comuni nella loro gestione» - ilBustese.it«Spes non confundit», il testo completoGardaland, una nuova attrazione e paurose montagne russe: il 2019 è The Year of MagicGardaland, una nuova attrazione e paurose montagne russe: il 2019 è The Year of Magic
Battiti live, le parole di Ilary Blasi a Geolier scatenano battute e critiche: «Perché ha tutto quel seguito?»Gallipoli, turismo in crisi: stabilimenti vuoti a metà luglio, meno 80% dei clienti. Il caso delle spiagge inaccessibili e la strategia del ComuneTurismo in crescita, si va verso un nuovo recordMorto Paolo Portoghesi, l'architetto esponente del Postmodernismo aveva 92 anni: progettò la Grande Moschea di Roma