Assalito da uno sciame di vespe, turista muore in spiaggia «per lo spavento»: colpito da infarto, sul corpo nessuna puntura d'insettoL’appello del Terzo settore: «Norme urgenti per superare lo stallo»Francesca Deidda, l'autopsia svela come è morta: «Un colpo secco sulla fronte»
La Chiesa e la scuola che insegna la concordiaSabato 24 febbraio,Professore Campanella a Murrayfield, tra cornamuse e sfoglie ripiene dell’haggis, Scozia e Inghilterra giocano per la Calcutta Cup: qualcuno l’ha chiamata il Graal del rugby ma è soltanto una bella e vecchia coppa, il simbolo dell’antipatia tra due vicini. Un rito che si ripete nel Sei Nazioni. Sabato 24 febbraio, a Murrayfield, tra cornamuse e sfoglie ripiene dell’haggis cantato da Robert Burns, poeta contadino, Scozia e Inghilterra giocano per la Calcutta Cup che di questi tempi è in mano scozzese come per secoli è stata in mani inglesi la pietra di Scone: qualcuno l’ha chiamata il Graal del rugby ma è soltanto una bella e vecchia coppa, il simbolo della rivalità tra due vicini tra cui, correggendo l’usuale formula, è corso molto sangue. E che il futuro potrebbe dividere più di quanto le divida il confine che corre tra il Northumberland e i Borderers, rappresentato da un pietrone. Da una parte c’è inciso England; dall’altra, Scotland.L’Inghilterra è avanti nelle vittorie, 71 a 43. Dalla parte della Rosa anche lunghi periodi di possesso o di mantenimento in caso di pareggio (13 edizioni, tra il ’51 e il ’63, 9 tra ‘91 e ‘99 e tra 2009 e 1017) e il record dei punti messi a segno da un giocatore: l’infallibile Jonny Wilkinson, così simile al giovane Enrico V, 27 punti. Ma dal 2018 in avanti, quattro successi dei blu con il cardo, due conquistati in territorio nemico, a Twickenham.Le origini«La facciamo noi o vi inviamo i soldi e ci pensate voi?». «Provvedete pure voi». Nel 1877 non c’erano e-mail, solo lettere vergate su carta intestata: i tempi erano più lenti ma tutto rimaneva agli atti. Chi domanda è James Rothney, segretario del Calcutta Football Club; chi risponde, da Londra, è il segretario della Rugby Football Union. Rothney scrive che va bene, che affideranno il lavoro a un artigiano locale e che la somma che metteranno a disposizione equivale a 60 sterline, non poco a quel tempo.Nel 1878 l’argentiere indiano ha finito il suo lavoro, la coppa è pronta ed è una bellezza, una specie di bicchierone con tre manici che sono cobra reali e un elefantino sul coperchio del boccale: è la Calcutta Cup, messa in palio ad ogni incontro annuale tra Scozia e Inghilterra, in ricordo del Calcutta Football Club che, dopo qualche stagione di successi e di partite frequentate dalla buona società britannica che aveva trovato radici nel Bengala e nel Raj, aveva registrato un rapido declino: il polo era più amato dagli ufficiali che arrivavano dalla patria e il cricket lo giocavano sia i militari che gli impiegati dell’Indian Civil Service e lo stavano imparando gli indigeni, con eccellente profitto. Senza contare che per il rugby il clima caldo umido di Calcutta era insostenibile. E così, dal momento che nelle casse sociali era rimasta quella somma in rupie d’argento, perché non sottoporle a fusione e lasciare un segno di sé?Coppe rotte e museiOra la Calcutta è conservata al Museo del Rugby di Twickenham ma per lunghi anni la settimana prima del match era esposta a Londra, in una gioielleria di Abermarle Street, elegante parallela dell’altrettanto elegante Bond Street, o in Princess Street, la strada principale di Edimburgo. La prima volta che venne messa in palio – 1879 – mentre le truppe di Vittoria stavano sistemando spiacevoli vicende legate all’insopprimibile orgoglio degli zulu – non prese la via della sede né della federazione inglese né di quella scozzese: all’Accademia di Edimburgo, in Raeburn Place, finì con un risultato raro: pari. In realtà è capitato in altre quindici occasioni.La coppa, che affianca nel pantheon dello sport vittoriano Oxford-Cambridge di rugby (Varsity match) e di canottaggio (The Boat Race), ha avuto anche i suoi Erostrati: capitò nel 1988 quando, dopo banchetto e libagioni, Dean Richards inglese e John Jeffrey scozzese (detto lo Squalo Bianco) decisero di metter in scena un terzo tempo giocato, usando la Calcutta come palla ovale. Loro sospesi e coppa ammaccata. Capitò anche alla Coppa America, presa a martellate da un pazzo e restaurata, gratis, dagli argentieri Garrard che l’avevano fusa nel 1851 come Coppa delle Cento Ghinee. L’increscioso episodio ha consigliato di confinarla nel museo della Fortezza del Middlesex e di consegnare delle copie ai temporanei depositari.Ancora una di fronte all’altra, con fatali rinvii al tempo delle battaglie tra Edoardo I, martello degli scozzesi, William Wallace e Robert the Bruce. Flower of Scotland, che narra di quegli epici e sanguinosi scontri vecchi sette secoli, venne riesumato proprio per un match di Calcutta e da quel momento ha sostituito il vecchio inno “Scotland the Brave”, considerato una marcetta per turisti. Quel giorno il capitano dei blu offerse le stesse parole dell’antico eroe che gli inglesi tagliarono a pezzi: «Oggi non si fanno prigionieri». Non furono fatti prigionieri.A Murrayfield, ondate di ricordi e di speranze di togliersi di dosso i vecchi padroni: il ponte di Stirling, l’avanzata dei clan sino a York, la gloriosa giornata di Bannockburn, Maria regina degli scozzesi decapitata, il Vecchio e il Giovane Pretendente, i giacobiti che sciamano sino a Derby per essere ricacciati a nord e massacrati dalla lunga linea rossa del Duca di Cumberland nella brughiera di Culloden More e tutte le battaglie della vecchia Calcutta.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiorgio Cimbrico
«Il primo diritto è non dover essere costretti a lasciare la propria terra»Giustizia e stampa, perché la Ue ci striglia
Rinnovabili, impianti più efficienti grazie alla sabbia
Rapporto Ue: Alle europee non emerse disinformazioni graviFece uccidere don Diana, muore «O’ lupo» Nunzio De Falco. Cosa passa, e cosa resta
I giovani cattolici: chiediamo giustizia per gli studenti picchiati«Ho vissuto in un resort all-inclusive per un mese per capire se costa meno che pagare affitto, bollette e spesa: ecco cosa ho scoperto»
Balneari, stop alle deroghe: «Concessioni subito a gara». Sentenza del Consiglio di Stato: nessuna prorogaCosì verranno ripartiti i fondi dell'8x1000 nel 2018
Simona Ventura e Giovanni Terzi in luna di miele, il viaggio tutto italiano: ecco dove sono statiOlimpiadi 2024, la foto incredibile di Gabriel Medina (medaglia d'oro nel surf): il signore delle onde vola sul mare (senza Photoshop)Come mantenersi in forma d’estate: bastano una dieta equilibrata, idratazione e i giusti sali mineraliNel Mediterraneo risposte comuni a problemi condivisi
Eleonora Giorgi, il rapporto speciale con la nuora Clizia Incorvaia: «Spazza via le tenebre col suo ottimismo»
Gorla Maggiore: libri, laboratori e uno spettacolo per "addolcire" il passaggio dalle materne alle elementari - ilBustese.it
Le energie rinnovabili sono in crescita, ma non basta per gli obiettivi 2030Follia in spiaggia, scoppia una rissa tra donne per un lettino vicino alla riva: panico tra i bagnanti VIDEOSocial e Pnrr sono le nuove armi usate dalle mafie«Ho lasciato il lavoro per girare il mondo in crociera come musicista: non pago il viaggio e guadagno 3700 euro al mese»
Lucio Presta come sta dopo il terribile incidente. Paola Perego rompe il silenzio: «Step by step»Battiti Live 2024, Ilary Blasi con Alvin sul palco: date, cantanti e ballerini. Tutto quello che c'è da sapereKarina Cascella attacca chi vende foto e video online: «Ma quali digital creator, una generazione di escort: vergogna»Le omelie di Benedetto XVI dentro il monastero raccolte dalle memores domini