Zelensky, il messaggio a Putin: "L'Ucraina è pronta alla pace"Terremoto nelle Filippine: scossa di magnitudo 6.2I russi sparano contro due bus usati per l’evacuazione a Popasna
Putin: "Le sanzioni sono aggressioni, ma la Russia può reggere"Il Viminale impone alle commissioni territoriali – deputate ad accogliere le richieste d’asilo – di adottare le decisioni in maniera rapida,Campanella ma non fa i conti con i tagli al personale, la qualità e la competenza che il servizio richiede: «C’è un enorme carico di lavoro da sempre, ma negli ultimi mesi le pressioni politiche da Roma cadono a cascata»«È necessario garantire che le decisioni delle commissioni e delle sezioni siano incrementate sensibilmente, in modo tale da garantire e ridurre la durata dei procedimenti, evitando lunghe attese e, conseguentemente, garantire una più efficace gestione del sistema di accoglienza». Con queste parole contenute in una direttiva indirizzata ai prefetti, e di cui Domani è in possesso, il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato qualche settimana fa i prossimi obiettivi del governo per garantire «una gestione adeguata del sistema di protezione dei richiedenti asilo e protezione internazionale».Peccato, però, che proprio i lavoratori delle prefetture addetti al funzionamento del sistema delle commissioni territoriali, dunque deputati ad accogliere le richieste d’asilo, considerino la nuova riorganizzazione ministeriale come mortificante della loro stessa attività di funzionari e penalizzante dell’intero processo decisionale, a scapito della tutela dei richiedenti asilo.Così, dopo lo sciopero del 17 novembre scorso in cui avevano lamentato i tagli all’organico conseguenza del così detto decreto Cutro, i lavoratori dei ministero dell’interno sciopereranno nuovamente il prossimo 24 maggio con un presidio in piazza Santi Apostoli, sostenuti dal comparto Funzione pubblica della Cgil. FattiMigranti fantasmi dopo gli sbarchi: in tre anni 51mila minori scomparsi dai centriLo scioperoIl motivo è presto detto: «Ai tagli preannunciati dal governo sui servizi di interpretariato e ai gettoni di presenza delle commissioni territoriali che, con l’aumento dell’attività decisionale richiesta, penalizzeranno l’attività delle commissioni, si aggiunge che l’accelerazione dei tempi di esame delle domande di asilo avviene in carenza di personale amministrativo di supporto», si legge nella convocazione, dove si fa riferimento anche al fatto che le nuove assunzioni degli ultimi mesi, ovvero l’infornata di funzionari amministrativi non assunti tramite specifico concorso ma provenienti da altre graduatorie, rischiano di pregiudicare la qualità delle decisioni.I funzionari, quindi, attaccano il Viminale per quello che reputano «un palese disinvestimento nella qualità di questo delicatissimo settore» e puntano il dito anche sulle pratiche di esternalizzazione delle procedure decise dal governo (vedi accordo con l’Albania) che, a loro avviso, «mettono in discussione l’esistenza stessa del diritto di asilo sancito dall’articolo 10 della Costituzione». ItaliaLe politiche sull’immigrazione perdono pezzi, tutti i dubbi giuridici sulle misure di MeloniVitalba AzzollinigiuristaLa situazione nelle commissioniNon solo. Dice Antonio Indolfi, dipendente di lungo corso della commissione territoriale di Bari e coordinatore nazionale dei lavoratori del settore asilo della Cgil: «Partiamo da una considerazione di ordine sindacale, siamo passati in poco tempo, come organico, da 400 a circa 230 unità, perché alcuni hanno scelto di dimettersi per lo stress e il carico di lavoro, mentre veniva di fatto azzerato il supporto amministrativo, e poi perchè le prefetture hanno richiamato il personale per ampliare i propri ranghi, svuotati dai pensionamenti anticipati».E, di conseguenza, «le commissioni sono state usate come riserva di personale per rimpinguare gli organici, senza considerare che, poi, da qualche tempo, all’interno delle commissioni e in conseguenza dell’aumento degli sbarchi, è stato invece assunto personale non qualificato, vincitori di concorso per altre amministrazioni dello stato che nulla hanno a che fare con la protezione internazionale, mi vengono in mente lavoratori provenienti dall’Inail, esperti di sicurezza, e un lavoratore con una laurea al conservatorio musicale», prosegue il sindacalista.Chiosa Indolfi: «Indubbiamente è in gioco la qualità del servizio, la tutela dei richiedenti asilo, ma anche i diritti di centinaia di lavoratori a cui il ministero chiede, con un’impostazione produttivistica, di valutare le domande con estrema velocità, a ritmi folli».«Siamo di fronte a un enorme carico di lavoro. È sempre stato così, del resto, da quando le commissioni sono state istituite nel 2016, ma ciò che è cambiato negli ultimi mesi sono le pressioni politiche che da Roma cadono a cascata sulle sedi locali per aumentare i numeri delle decisioni», rileva un funzionario di una commissione territoriale a cui Domani ha garantito l’anonimato. «L’indicazione che è stata data dal presidente della commissione nazionale asilo è stata di processare una media di due domande al giorno da parte di ognuno di noi, indipendentemente dalle ferie, dalle malattie, dai giorni lavorati». Si parla soltanto dei numeri delle domande, senza considerare invece che sono proprio i tagli, come quelli al servizio di mediazione linguistica e culturale, a rendere difficile le audizioni, che spesso vengono rinviate più volte per mancanza di mediatori», conclude. FattiI migranti partono e muoiono: con Meloni non è cambiato nullaYoussef Hassan Holgadominacce di provvedimenti disciplinariSia come sia, la situazione è omogenea, dal punto di vista delle criticità, dal nord al sud del paese. Le pressioni, a volte, si trasformano in vere e proprie minacce di provvedimenti disciplinari, racconta un’altra funzionaria: «Chiaramente si tratta di minacce verbali a cui non viene dato seguito, mancandone i presupposti, ma molti presidenti di commissioni che sono vice-prefetti sono particolarmente sensibili ai desiderata del ministero, premono per adottare le decisioni in maniera veloce, in molti casi in senso restrittivo per i richiedenti asilo. Diciamo che per alcuni presidenti quello che dice il ministero è legge, invece noi godiamo di autonomia di decisione nel nostro lavoro, fermo restando l’adesione alla Costituzione e al diritto internazionale».Già, perché la richiesta d’asilo e protezione internazionale non è soltanto una procedura burocratica, e non riguarda soltanto le storie drammatiche di sofferenza e di violenza delle persone che arrivano in Italia scappando da tutto ciò, ma anche centinaia di lavoratori dello stato che hanno le competenze, l’esperienza e la professionalità in grado di cambiare la vita di queste persone e, dunque, hanno il diritto di lavorare in autonomia e serenità, senza subire pressioni dal potere politico, specie se è lo stesso che adottando determinate norme provoca guasti al sistema.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGaetano De MonteNato a Taranto nel 1984, vive a Roma. Giornalista, si occupa di conflitti ambientali, mafie, migrazioni, violazioni di diritti umani. Ha scritto articoli e inchieste per quotidiani e riviste. Ha vinto i premi giornalistici: "Giovani reporter contro l'usura", "Michele Frascaro" e "Tommaso Francavilla".
Tallinn, finto sangue sul fondoschiena: la protesta contro gli stupri davanti all’ambasciata russaLa denuncia dell'Ucraina: "Le armi arrivano tardi e non sono quelle che chiediamo"
Abusava della figlia di 6 anni di un amico: lui lo costringe a scavarsi la fossa e lo uccide
La Finlandia ha votato a favore dell'ingresso nella Nato? I motivi per i quali non è corretto affermarloTexas, donna accusata dell'omicidio della figlia: sospesa la condanna a morte
Armi Ue alla Russia quando già si preparava alla guerra in UcrainaGuerra in Ucraina, Kiev conferma: "Mosca vuole controllo di Zaporizhzhia"
USA, la Corte suprema voterà per abolire il diritto all'abortoHarry e Meghan in Europa per la prima volta dal distacco dalla casa reale per i Giochi Invictus
Lancio di pomodori contro Macron durante una visita a un mercato di ParigiZelensky consegna il questionario compilato per l'adesione all'Unione EuropeaLiberare Tiraspol, ecco perché ora la Russia minaccia la MoldaviaUsa, uomo ucciso dal morso di una zecca killer
La Cina e la guerra al Covid: “Fermeremo l’avanzata di Omicron”
Catastrofe ambientale in India, incendio divampa in una gigantesca discarica
“La guerra finirà quando non ci sarà più la minaccia della Nato”Guerra in Ucraina, Zelensky e Boris Johnson discutono di una nuova fase di aiuti militariSposo morto in volo per la luna di miele: era diretto alle MaldivePolonia, le donne ucraine stuprate dai russi non possono abortire nel Paese
Fascia bianca al braccio, perché è un nuovo simbolo di sostegno a PutinLa Svezia ha deciso di entrare nella Nato: presenterà domanda a giugnoRegno Unito, 12enne suicida dopo essere stata violentata da un ragazzo della sua scuolaTerremoto in Papua Nuova Guinea: scossa di magnitudo 6.1