Naufragi – approdi, la mostra d’arte a Venezia che ricorda i 3129 migranti morti nel 2023L'Iran lancia nello Spazio una capsula con a bordo animali vivi - Tiscali NotizieLollobrigida: con Ax-3 candidatura cucina italiana UNESCO nello spazio - Tiscali Notizie
Spazio, a Roma fino al 7 dicembre il New Space Economy European Expoforum - Tiscali NotizieIda Di Grazia Dopo Chiara Ferragni (caso Balocco) e gli influencer (Follower falsi e pubblicità occulta)nel mirino dell'Antitrust finiscono i gruppi di due prestigiose case di moda. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,trading a breve termine anche a seguito dell’attività svolta dalla Procura e dal Tribunale di Milano, ha avviato un’istruttoria nei confronti di alcune società del Gruppo Armani (Giorgio Armani S.p.A. e G.A. Operations S.p.A.) e un’istruttoria nei confronti di alcune società del Gruppo Dior (Christian Dior Couture S.A., Christian Dior Italia S.r.l. e Manufactures Dior S.r.l.) per possibili condotte illecite nella promozione e nella vendita di articoli e di accessori di abbigliamento, in violazione delle norme del Codice del Consumo.L'indagineSecondo l’Autorità in alcuni casi le società avrebbero utilizzato forniture provenienti da laboratori che impiegano lavoratori che riceverebbero salari inadeguati. Inoltre opererebbero in orari di lavoro oltre i limiti di legge e in condizioni sanitarie e di sicurezza insufficienti, in contrasto con i vantati livelli di eccellenza della produzione.In entrambi i casi, le società potrebbero avere presentato dichiarazioni etiche e di responsabilità sociale non veritiere, in particolare riguardo alle condizioni di lavoro e al rispetto della legalità presso i loro fornitori.Inoltre, le società avrebbero enfatizzato l’artigianalità e l’eccellenza delle lavorazioni. A fronte di tali dichiarazioni, per realizzare alcuni articoli e accessori di abbigliamento, le società si sarebbero avvalse di forniture provenienti da laboratori e da opifici che impiegano lavoratori che riceverebbero salari inadeguati. Inoltre opererebbero in orari di lavoro oltre i limiti di legge e in condizioni sanitarie e di sicurezza insufficienti, in contrasto con i livelli di eccellenza della produzione vantati dalle società.Ieri, martedì 16 luglio, i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni presso le sedi delle società Giorgio Armani S.p.A. e G.A. Operations S.p.A. e anche presso la sede della società Christian Dior Italia S.r.l.Il commento del Codacons«Se saranno confermati gli illeciti per cui procede l’Antitrust, si configurerebbe un danno sia per i consumatori che acquistano capi e accessori dei due marchi, sia per i lavoratori, sottopagati e costretti a lavorare in condizioni di scarsa sicurezza». Lo afferma il Codacons, commentando l’istruttoria aperta dall’Autorità per la concorrenza nei confronti di alcune società del Gruppo Armani e del Gruppo Dior.«I consumatori che acquistano prodotti dei due colossi della moda spendono somme non indifferenti per acquistare capi di abbigliamento, calzature e accessori che, sulla carta, dovrebbero rappresentare l’eccellenza della qualità e delle lavorazioni – spiega il Codacons – Le accuse dell’Antitrust sembrano però dimostrare il contrario, evidenziando come le forniture provengano da laboratori che impiegherebbero lavoratori con salari inadeguati, orari di lavoro oltre i limiti di legge e condizioni sanitarie e di sicurezza insufficienti. Elementi che renderebbero del tutto ingiustificati i prezzi altissimi praticati dai due marchi al pubblico, realizzando un evidente danno per i consumatori».Si creerebbe inoltre un evidente squilibrio tra i ricavi dei due colossi della moda e i salari dei lavoratori, sfruttati e sottopagati, e per tale motivo, se l’istruttoria dell’Antitrust confermerà gli illeciti, il Codacons è pronto a fornire assistenza legale ai lavoratori coinvolti, ai fini delle dovute richieste di indennizzo nei confronti delle società dei gruppi Dior e Armani».La posizione del Gruppo ArmaniIl Gruppo Armani prende atto dell’inizio di un procedimento per asserite pratiche commerciali scorrette che sarebbero relative ad alcuni aspetti della comunicazione istituzionale. Le società interessate assicurano piena collaborazione con l’Autorità procedente, ritengono infondate le ipotesi delineate e sono fiduciose che gli accertamenti avranno esito positivo. Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Luglio 2024, 14:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Liliana Segre e la Giornata della memoria: "Per me lo è 365 giorni l'anno"Il Consiglio di Stato: la nomina di Prestipino a Roma è illegittima
Perché oggi ogni romanzo dovrebbe essere climate fiction
Qualcosa non torna nella versione di Davigo sui verbali segretiLa longevità è un’utopia: il tempo breve delle scrittrici condannate a nascondersi
Referendum sulla giustizia: cosa contengono i sei quesitiGiorgia Meloni commenta l'uscita dalla Via della Seta
Meloni in Croazia per "rilanciare la cooperazione strategica"Lancio AX-3 con astronauta italiano a bordo riuscito - Tiscali Notizie
L'Iran lancia nello Spazio una capsula con a bordo animali vivi - Tiscali NotizieBasta “legalese”, il legal design renderà comprensibili gli attiMorto l'ex sindaco di VeronaLa campana suonava sempre per le foto di Robert Capa
Veneto, rinviata Pdl sul suicidio assistito
Vorrei essere una swiftie, ma non capisco le fandom
Procura di Roma, perché finisce l'era PignatoneReferendum sulla giustizia: cosa contengono i sei quesitiIl Nobel per la Fisica a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L'Huillier - Tiscali NotizieMissione Hera, pronti a volare i pannelli solari di Leonardo - Tiscali Notizie
Spazio, lancio riuscito per la missione spaziale cinese Shenzhou-17 - Tiscali NotizieA Desenzano torna a ruggire il motore dell'idrovolante di Francesco Agello - Tiscali NotizieIl Csm vota lo stop alle “porte girevoli” tra politica e magistraturaLa consistenza fisica della scrittura. Siamo fatti della lingua che impariamo