Nasconde gatto vivo in valigia: scoperto ai controlliIl no secco di Putin a Biden su incontro e trattativeDue vulcani eruttano contemporaneamente alle Hawaii: evento unico in 38 anni
Zelensky: "Il crimine contro l'umanità di milioni di persone al gelo"L’inazione politico-legislativa che,analisi tecnica più o meno consapevolmente, ha abbandonato interi territori all’inquinamnto.Questa è in sintesi la conclusione della relazione dello Special Rapporteur dell’Onu sui diritti umani e sostanze tossiche, Marcos Orellana, presentata il 20 settembre a Ginevra durante il consiglio sui diritti umani. Durante la visita avvenuta in Italia alla fine del 2021, numerose aree sono finite sotto osservazione: l’Ilva, la Terra dei Fuochi, Porto Marghera, il sito industriale di Rosignano Solvay, il Veneto contaminato dai Pfas e dai pesticidi. Ritornando al Veneto, sulla contaminazione delle falde acquifere e dei prodotti agroalimentari nelle province di Vicenza, Verona e Padova con i Pfas (sostanze perfluoroalchiliche), le Nazioni Unite certificano il fallimento delle istituzioni regionali, responsabili di non aver informato in modo adeguato la popolazione e di aver celato alcune informazioni. Qualche leader prometterà un intervento prima del 25 settembre? L’Italia deve la sua forza economica a settori come la chimica, la metallurgia e l’agricoltura: attività che però usano e immettono nell’ambiente grandi quantità di sostanze tossiche. È proprio a causa dell’inquinamento che, ancora oggi, parte del territorio nazionale risulta pesantemente contaminato. Ciò si traduce in gravi conseguenze sanitarie sulle persone che vivono in prossimità delle aree impattate e che si vedono negate quei diritti essenziali, recentemente riconosciuti da una risoluzione delle Nazioni Unite, quali l’accesso a un ambiente pulito e non contaminato. All’origine di tutto ciò? L’inazione politico-legislativa che, più o meno consapevolmente, abbandona interi territori al loro triste destino. Questa è in sintesi la conclusione della relazione dello Special Rapporteur dell’Onu sui diritti umani e sostanze tossiche, Marcos Orellana, presentata il 20 settembre a Ginevra durante il consiglio sui diritti umani. Durante la visita avvenuta in Italia alla fine del 2021, numerose aree sono finite sotto osservazione: l’Ilva, la Terra dei Fuochi, Porto Marghera, il sito industriale di Rosignano Solvay, il Veneto contaminato dai Pfas e dai pesticidi. Si tratta di ferite ancora aperte su cui non si prevedono interventi risolutivi da parte delle istituzioni italiane. Le numerose vertenze locali, con ampie ricadute sull’intero paese, in piena campagna elettorale non trovano risalto nei programmi dei nostri leader politici. La classe politica preferisce tacere, infischiandosene di decine di migliaia di persone (ed elettori) che soffrono. ItaliaLe dieci proposte di Domani a lettori, cittadini e partiti Emergenze recenti Non parliamo solo di casi datati e noti, figli di logiche produttive che appartengono al passato (l’Ilva e la Solvay), ma anche di emergenze ambientali venute a galla più recentemente, e che spesso vedono il Veneto protagonista. Quest’ultima regione si distingue per il significativo aumento del volume di pesticidi utilizzati, in particolare nelle zone di coltivazione del prosecco. L'area è uno dei maggiori consumatori di pesticidi per ettaro del Paese, con un utilizzo equivalente a un metro cubo per abitante all'anno. La presenza di queste sostanze pericolose non è limitata alle aree coltivate, ma è stata trovata anche nei parchi giochi per bambini vicino alle aree agricole di altre regioni, come avvenuto in Sud Tirolo. Parliamo di pesticidi come il clorpirifos-metile, associato a disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini, e per questo vietato nell'Unione Europea, ma per il cui uso l'Italia ha chiesto e ottenuto una deroga per il 2021. Il nostro Paese è anche tra i principali produttori ed esportatori di pesticidi che nell’Unione Europea sono stati vietati a causa dei potenziali rischi per la salute umana o per l’ambiente. Queste sostanze sono così pericolose che è stata presa la - sacrosanta - decisione di vietarne l'uso in tutta l’Unione. È dunque legittimo continuare a produrli e spedirli in tutto il mondo? Il fatto che l’Italia importi alimenti da molti di quei paesi a cui vende questi pesticidi tossici rende questa pratica ancora più anacronistica e ipocrita, dato che i pesticidi potrebbero ritornarci nel piatto. Una pratica che deve essere vietata, come si sta impegnando a fare ad esempio la Germania. FattiIl dilemma ad Alessandria sui Pfas: salute o lavoro?Luca Bortoli e Christian Elia I Pfas Ritornando al Veneto, sulla contaminazione delle falde acquifere e dei prodotti agroalimentari nelle province di Vicenza, Verona e Padova con i Pfas (sostanze perfluoroalchiliche), le Nazioni Unite certificano il fallimento delle istituzioni regionali, responsabili di non aver informato in modo adeguato la popolazione e di aver celato alcune informazioni. Una sonora bocciatura arriva anche nei confronti delle autorità nazionali, incapaci di varare una legge che vieti l’uso e la produzione di queste sostanze, nonostante emergano sempre più prove, come sottolineano le stesse Nazioni Unite, sulla gravità della situazione ambientale e sanitaria intorno allo stabilimento che ancora oggi produce i Pfas in Italia: la Solvay di Spinetta Marengo, in Piemonte L’Onu scrive che qui potrebbe generarsi un disastro ambientale di proporzioni analoghe a quello Veneto, con conseguenze devastanti sull'intero bacino idrico del Po. Eppure, la siccità estiva che ha colpito il nostro paese in questi mesi dovrebbe farci riflettere su come tuteliamo l’acqua: una risorsa da cui dipende la nostra vita e che non possiamo continuare a inquinare per salvaguardare il profitto di pochi. Di fronte alle gravi mancanze descritte dalle Nazioni Unite, francamente inaccettabili per uno dei paesi più avanzati al mondo, serve rimboccarsi le maniche e agire per riconvertire tutte quelle produzioni inquinanti. Qualche leader prometterà un intervento prima del 25 settembre? O continuerà a nascondere tutto sotto il tappeto facendo finta che i popoli inquinati in Italia non esistano? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiuseppe Ungherese – Responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia
Cadaveri di 4 studenti trovati in un appartamento nell'università: si indaga per omicidioSciroppo per la tosse killer: morti 200 bambini
Abusi nel clero, cardinale francese confessa: "Ho abusato di una 14enne 35 anni fa"
Monaci thailandesi positivi alla metanfetaminaMissile in Polonia, convocato per oggi un vertice straordinario della Nato
Ucraina, arriva la petizione delle madri russe per far cessare la guerraMorta l'attrice Kirstie Alley, aveva 71 anni
Litigano in autostrada e si sorpassano fino a schiantarsi: 3 feritiLa Cina abbandona la strategia zero Covid dopo 3 anni: il commento del FMI
Usa, allarme per la triplendemia: ospedali intasati e continui inviti a vaccinarsiMiss Bolivia si fa beffe del fisico delle rivali e perde il titoloStudente 14enne promessa dell'hockey morto al campus sportivo: aveva accusato vertigini e maloriNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 323
Nuovi aiuti del'Ue a Kiev, Bruxelles pagherà per spedire due navi di grano ucraino
Usa, Joe Biden compie 80 anni e festeggia con la nipote che si è sposata
Covid Cina, esplodono le proteste a Pechino e Shanghai per lockdown prolungatiJersey, esplosione del condominio: sale il conto dei mortiCovid Cina, esplodono le proteste a Pechino e Shanghai per lockdown prolungatiInfluencer italiano danneggia un reperto di oltre 350 mila anni alle Canarie
Per Donald Trump Kanye West “è una persona seriamente disturbata"La polizia le bussa alla porta e lei crede sia l'ex e spara: uccisaInvestita da una giostra al luna park: si risveglia dopo 2 mesi di comaMeta, Mark Zuckerberg licenzia 11mila dipendenti e lo annuncia con un post sul blog dell'azienda