«A letto da 22 anni per la Sla, comunico sbattendo le palpebre. La mia vita è un inferno, sono stanca di combattere. Voglio l'eutanasia»Bagnasco: reddito di inclusione sociale e attenzione alle famiglieAlta tensione a N'Djamena: ucciso dai militari il capo dell'opposizione
Incendio con feriti a Marina di Pulsano, 23 anni dopo si ripete il disastroLa discriminazione dei bambini rom nel Sud Italia è uno scandalo inimmaginabile che non ha documentazione. L’Unione europea ha denunciato questo genere di discriminazione nei confronti degli studenti rom,Campanella ma in Italia la situazione – soprattutto in Calabria – non ha ricevuto alcuna attenzione da parte delle istituzioniTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniB., nato a Roma e cresciuto nel campo monoetnico di Candoni, aveva 17 anni quando vide per la prima volta un documentario su un prete («anche se a me non me pareva tanto prete», insisteva B.) che aveva aperto, a fine anni ’60, nella periferia della capitale una scuola per alcuni ragazzi baraccati. Quel prete che non sembrava un prete era Don Roberto Sardelli e il documentario che B. guardava con inusuale curiosità era “Non tacere”, che raccontava l’esperienza della Scuola 725 all’Acquedotto Felice.Secondo B. era normale che realizzassero un documentario su quella storia, perché quei baraccati erano romani ed era ovvio che non dovessero vivere lì, in quelle condizioni. Per cui, proseguiva B. con consueta serenità, «il caso nostro è diverso per tre ragioni: 1) noi siamo zingari; 2) a scuola prima o poi loro ci vanno; 3) le nostre baracche so’ fatte meglio». B. era solito concludere ogni discorso con una risata fragorosa che finiva per confondere l’interlocutore: quanto di quello che diceva era vero?A distanza di anni penso che il punto non fosse capire quanto B. credesse in quei tre punti, ma quanto ci credessero le persone e i luoghi attorno a lui.Quand’è che la diseguaglianza meriterebbe un documentario? Quand’è, insomma, che la diseguaglianza diventa scandalosa? Secondo B. l’attenzione attorno a una forma specifica di discriminazione, quella che per esempio viveva lui, era condizionata dal fatto che la sua esistenza non sarebbe mai stata considerata assimilabile a quella di un ragazzino romano gagé (non rom). Quella che poteva indurre la sua condizione, insomma, era al massimo un’attenzione intermittente e tutto sommato mediocre.Lo scorso ottobre il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione in cui si afferma che negli Stati europei «la segregazione nel settore dell'istruzione assume forme diverse, tra cui la frequentazione da parte di un numero sproporzionato di bambini rom di scuole speciali per bambini con disabilità intellettive, la presenza di classi o sezioni segregate per gli alunni rom all'interno di scuole ordinarie miste e la prevalenza di scuole-ghetto».Denuncia, inoltre, che le scuole frequentate dai bambini rom hanno spesso una capacità insufficiente, operano in due turni, sono situate in edifici distaccati e fatiscenti o in scuole container e offrono un'istruzione di qualità inferiore agli standard, in cui i bambini rom sono separati dai loro coetanei non rom.Scorrendo l’elenco degli Stati che normalmente vengono citati quando si parla di scuole-ghetto per minori rom, l’Italia non compare. Ci sono la Romania, l’Ungheria e la Repubblica Ceca, ovvero tutti i paesi in cui la presenza delle comunità romanes è più massiccia e dove, in proporzione, la diseguaglianza in termini di accesso a diritti fondamentali risulta più evidente.D’altro canto, ci sono alcune regioni italiane in cui quelle tendenze così chiaramente descritte dall’Ue, assumono un carattere strutturale anche se silente. Prendiamo come esempio la Calabria, non solo perché luogo dove insiste il più grande campo rom del meridione (Scordovillo), ma anche perché, in più città, si è fatto riferimento a quello che l’Ue chiama segregazione scolastica.A Lamezia Terme (CZ), recentemente, il Quotidiano del Sud ha denunciato la mancata iscrizione a scuola di decine di bambini provenienti proprio da Scordovillo a causa di assenza di aule e difficoltà nel garantire il trasporto dei minori dal campo ai plessi scolastici. Scrive a questo proposito il giornalista Raffaele Spada che il problema riguarda anche coloro che sono già iscritti, poiché inseriti all’interno di classi differenziali, retaggio ultimo delle vecchie classi speciali.Inoltre, secondo Giacomo Marino, presidente della Onlus “Un mondo di mondi", a Reggio Calabria ci sono scuole in cui la percentuale di alunni rom è oltre il 50% e di questi molti vengono considerati portatori di disabilità. Alle famiglie di questi bambini, prosegue Marino, viene garantito un assegno di frequenza che, ovviamente, finisce per risultare essenziale poiché si inserisce in un contesto abitativo e lavorativo estremamente precario.Al contempo, però, non viene loro adeguatamente spiegato cosa comporta, a livello didattico, tale riconoscimento, né quali potrebbero essere le alternative a quella diagnosi. La medicalizzazione dei bisogni di cui sono portatori alcuni minori rom, conclude Marino, finisce per escludere il peso, determinante, delle variabili ambientali e, di conseguenza, alleggerisce la responsabilità politica in capo agli amministratori.In questi mesi a Scordovillo si progetta di superare il campo, ma nel frattempo l’amministrazione comunale ha stanziato 400mila euro per installare nell’intera area un impianto di videosorveglianza.B. molto probabilmente ci avrebbe scherzato su, per poi guardarti dritto negli occhi e chiedere: che ci avrebbero fatto i baraccati di quel prete con un impianto di videosorveglianza?© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarica Fantauzzi
Diciassettenne annega in mare. Tredicenne perde la vita sull'OglioTruffa del poster, prenota una camera con vista su Airbnb ma il panorama non è incluso nel prezzo
Morti sul lavoro in calo, forse nel 2023 saranno meno di mille. Ma sempre troppi
«Sono una nonna ma non mi prenderò cura dei miei nipoti: ho già cresciuto tre figli, non voglio di nuovo quella responsabilità»Turetta, il padre e il colloquio: "Chiedo scusa, temevo il suicidio di Filippo"
Ballando con le Stelle, Luca Barbareschi è il nuovo concorrente ufficiale: «Mi sto allenando con il mio gatto Abramo»Maxi incendio a Valencia, dieci morti
La condanna di Chiquita e la fine dell'impunità delle multinazionali UsaTruffa dello specchietto, cos'è. Attenzione alla frase: «Devo partire, dammi i soldi». Donna scopre una coppia di furfanti con bimbo
Olimpiadi 2024, Ceccon attacca il villaggio olimpico: «Fa caldo, non c'è aria condizionata e si mangia male»Bilancio etico per la Santa Sede. Il surplus per sostenere la missione del PapaVladimir Luxuria a Verissimo, emozione per l'Isola: «Mi ha chiamato Pier Silvio Berlusconi, pensavo a uno scherzo: devo dire grazie alla Ventura»Caro mense scolastiche: in un anno costi su del 3% (ma in Calabria +26%)
Escalation nell'est del Congo: si combatte alle porte di Goma
Dopo undici mesi di guerra civile il Sudan è ridotto alla fame
Crescono i lavoratori coperti da contratti non scadutiQuote CO2, in Kenya lo scandalo degli indigeni sfrattati dalla foresta vendutaMaduro dichiarato presidente del Venezuela. Ma opposizione rivendica vittoriaLa domanda di auto elettriche nell'Ue è salita del 5% nel primo trimestre
Stop treni per fuga di gas: news ritardi e orari Alta Velocità, Intercity e RegionaliCovid Italia, contagi in aumento: ecco perché, sintomi nuove variantiTurchia, sei mesi fa il grande sisma: Caritas Italiana rilancia il suo impegnoBukele rimuove il quadro di San Romero dall'aeroporto