File not found
ETF

Acli e Ali promuovono coesione sociale e welfare

Colletta per la Terra Santa, l’Italia in ascolto del «grido della gente»Chi l'ha visto, Franco Bonzi e la finta Dua Lipa. Il cubista Mizuno: «Ci sono persone che clonano le carte»Treni in Francia sabotati, cosa è successo? Ultrasinistra, Russia, Iran. Le ipotesi e le indagini

post image

Leonardo Di Caprio e Vittoria Ceretti fanno sul serio, la coppia in vacanza in Costiera Amalfitana. Chi è la fidanzata 26enneSanta Teresa di Lisieux - archivio COMMENTA E CONDIVIDI Con Elogio di una guerriera. Teresa di Lisieux,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella la santa che si fece battaglia (Libreria Editrice Vaticana) Jean de Saint-Cheron, scrittore e saggista francese, offre in questo suo nuovo lavoro una sua personale interpretazione della santa preferita da Francesco, Teresa di Lisieux. Superandone una certa interpretazione minimalista. Del libro di Saint-Cheron, arguto e spiazzante, scritto con lo stile sagace tipico del suo autore, pubblichiamo qui uno stralcio. Jean de Saint-Cheron sarà presente al prossimo Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, protagonista di un dialogo con il teologo Paolo Prosperi. L’appuntamento, moderato da Francesco Magni, è per mercoledì 21 agosto ore 19 (Sala Gruppo FS C2).Nata in un’epoca in cui s’imparava il catechismo a memoria, in una famiglia che non avrebbe potuto essere maggiormente cristiana, Teresa ha ben chiara in mente tutta una dottrina religiosa. Ma ciò che ben presto la distinguerà dai comuni mortali è che per lei la fede non è una teoria, un’opinione su Dio e sul mondo, e nemmeno un convincimento. È una storia d’amore. E decide di viverla ogni giorno, come solo lei può viverla, nel suo paesaggio tipicamente normanno, nella sua famiglia, nella sua cameretta di adolescente, poi nel suo chiostro. Non perde tempo a inseguire chimere. La santità, la lotta del bene contro il male, gli stendardi strappati al nemico con le forze dell’amore non sono né una fiaba né una bella storia del tempo andato. Ai suoi occhi, tutto questo si coniuga al presente, nella vita concreta, anche in quella più umile, anche in quella più nascosta. Sarà il genio di Teresa provare che questa «gloriosa guerra» del combattimento spirituale è alla portata di chiunque. Che questa storia d’amore non è riservata a lei. Con l’esempio della sua via rivelerà che ciascuno può essere a sua volta, ovunque si trovi, un grande santo. Come che si vedono sulle vetrate delle cattedrali. «Sì, mi pare di non aver mai cercato che la verità», sussurrerà ventiquattr’ore prima di morire. Il suo combattimento spirituale ha dunque una portata universale, anche se prende l’umanità di contropelo: proclama che «non si può fare alcun bene quando si cerca sé stessi». Stop al narcisismo, ai calcoli meschini e alle coscienze assonnate, ecco Teresa proclamare cos’è l’amore: «Amare è dare tutto e donar sé stessi». Vorrebbe darne notizia al mondo intero. Per farlo capire bene, ha scavato fino in fondo nel senso del dono radicale di sé. La meditazione sulla morte e la risurrezione di Gesù le ha mostrato la via di un simile amore, a prima vista impraticabile: bisogna morire per vivere. Perché «se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita la perde, e chi odia la propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna». Se noi conosciamo così bene le scoperte spirituali di Teresa, è perché lei stessa intraprese a scrivere la sua autobiografia all’età di ventidue anni. Si potrebbe giudicare l’impresa precoce o pretenziosa. Errore. Per prima cosa, era tubercolotica e sentiva la sua fine ormai prossima. In secondo luogo, era una religiosa e doveva obbedienza alla sua madre superiora, la quale aveva espressamente domandato di mettere per iscritto la testimonianza della sua vita, di cui presentiva l’eccezionale densità spirituale. Occorre comunque ammettere che c’è un problema. Tutti i libri di spiritualità parlano dell’umiltà come di un preliminare all’amore, dunque alla santità. Ora, nei quaderni che hanno per scopo raccontare la storia della sua anima, Teresa dice di essere «nata per la gloria». Quella gloria che circonfonde di aureola geni, presidenti, dive e ricchi sfondati? Ma questi sono degli stati ancora troppo bassi per l’ambiziosa Teresa. Sta scritto nel Vangelo che «ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole». E Teresa, che cerca la vera gloria, ne parla direttamente con il creatore del cielo e della terra, il quale afferma: « L’orgoglio dell’uomo ne provoca l’umiliaquelli zione, l’umile di cuore ottiene onori». Alla fine del XIX secolo, il secolo borghese, Teresa Martin si lascia penetrare dall’antica sapienza ebraica che pervade tutto il cristianesimo; da quei paradossi che un versetto dopo l’altro vorrebbero cambiare il cuore dell’uomo, e lavargli lo sguardo. Da qui, la grande scoperta della sua vita: «Pensai che ero nata per la gloria, e mentre cercavo il mezzo per giungervi, il Buon Dio [...] mi fece capire anche che la mia gloria non sarebbe apparsa agli occhi mortali, che consisteva nel divenire una grande Santa!!!». La sua gloria sarà la santità, che è un altro nome dell’amore. «Non voglio essere una santa a metà, non mi fa paura soffrire per te», dirà a Gesù. Perché, a causa della ferita del peccato che aggredisce senza tregua l’amore, non si perviene alla gloria senza passare per il fuoco, ossia senza vincere per prima cosa l’amor proprio. «Non crediamo di poter amare senza soffrire, senza soffrire molto». Sarà questa la guerra di Teresa. Per chi si sia accostato a lei, che Teresa sia una guerriera è insomma un’evidenza. L’oggetto di questo elogio è contrastare gli increduli. Non tradiremo le candele accese da mia nonna, né la statua sulle mensole dei bistrot. Molti scrittori e predicatori nei decenni scorsi hanno voluto “rompere la statua” per portare alla luce la vera Teresa. Che sia stato necessario colpire... perché no? I luoghi comuni sono lenti da erodere. Ma non si spiana una montagna a martellate. E Teresa è sempre lì, nelle nicchie delle cappelle, in mezzo alle bottiglie di Calvados, avvolta in una tunica bianca e sotto un velo nero, con il suo sorriso triste e una croce che non mette paura. Oggi il lirismo polveroso del suo linguaggio XIX secolo non incontra il gusto dei più. Continuano a venerarla delle vecchiette sempre meno numerose. I dileggiatori (anche loro in decrescita) continuano a prenderla per una stupidotta. La maggior parte la ignorano. Eppure lei c’è sempre. E, a ripensarci, la statua non è forse poi così brutta. Bisognerebbe provare a darle una rinfrescata. Il sangue delle rose ne uscirebbe più rosso.

Assegno unico, Bruxelles deferisce l’Italia (che si difende)Trieste, com'è lo spugnificio più antico d'Europa? Guarda il video

Tutta la Bibbia parola per parola. In carcere, in fabbrica, tra la gente

Un «summit per la pace» fra le Chiese in conflitto di Russia e UcrainaCon 25mila euro si diventa avvocato: come funziona la “fabbrica dei titoli”

Autovelox, ecco il decreto che cambia le regole: dai limiti in città alle multe e lo stop alle «trappole» per i ComuniLe energie rinnovabili sono in crescita, ma non basta per gli obiettivi 2030

Cristiano Cesario, il matrimonio del manager dei vip: tutti gli invitati da Andreas Muller a Veronica Peparini e gli assenti

Influencer di viaggi scivola nella cascata mentre gira un reel per Instagram: sei ore per soccorrerla, poi è morta in ospedaleCei: lotta agli abusi, il minore al centro

Ryan Reynold
Nicoletta Locatelli morta in un incidente dopo un malore alla guida, il figlio e il marito lo scoprono con una foto dell'auto sul webFalso avvocato ruba 16mila euro a un'anziana: erano i soldi per il funerale del maritoDelpini: rivoluzione morale contro mafie e usura. «Dio è alleato del bene»

trading a breve termine

  1. avatarDrivalia Future: dal noleggio all'acquisto, così l'auto può rinascereProfessore Campanella

    Tante adesioni e 700 imprese createLe energie rinnovabili sono in crescita, ma non basta per gli obiettivi 2030Milano, a 30 km all'ora l'inquinamento aumenta: ecco perchèQuella strage sulla rotta turca: perché non li abbiamo ascoltati?

    VOL
    1. Diletta Leotta, il papà rovina il video a bordo piscina: «Allenamento a bomba»

      1. avatarBallando, Alan Friedman nel cast della prossima edizione? Ecco chi sono i 10 vip pronti a scendere in pistaGuglielmo

        Treni in Francia sabotati, cosa è successo? Ultrasinistra, Russia, Iran. Le ipotesi e le indagini

  2. avatarBalneari, stop alle deroghe: «Concessioni subito a gara». Sentenza del Consiglio di Stato: nessuna prorogaanalisi tecnica

    «Voglio fare il poliziotto per mettere papà in galera»: la confessione del bambino alla maestra. Arrestato il genitore violentoWanda Nara e Mauro Icardi, perchè è finita: «Lei deve dare priorità alla sua condizione fisica e salute mentale»Università, Padova è prima tra gli atenei italiani. Scavalcate Bologna e Roma, salto della Calabria. La classificaChiara Ferragni come Ilary Blasi, in arrivo un docufilm sulla sua vita: «Già scelta la piattaforma»

  3. avatarGranchio blu: la ricetta con gli gnocchi della cuoca contadina Ilaria MarinoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Dopo la strage stretta su sicurezza. Il Papa: «Sicurezza sui luoghi di lavoro»Bimbo di un anno resta chiuso in auto con 33 gradi: salvato da un passante con l'app dello smartphoneScherma, Italia d'oro nella spada femminile: prima volta nella storia per le azzurre ai Giochi«Ho 47 anni e esco solo con gli uomini più giovani. Dopo i 40 non sono fisicamente attivi, dimenticano di sorridere e non si curano»

Sospensione del mutuo sulla casa, ecco la nuova guida sul fondo di solidarietà

La rinascita di Pauline: anni di abusi e violenze, oggi aiuta chi è in trappolaMorti sul lavoro. Le vittime? Quasi tutti stranieri*