File not found
Professore Campanella

Meteo: anomalie mai viste per le feste, ci aspetta un Natale bizzarro

Lite tra vicini, immagini di morte nella cassetta della posta: "Vuoi giocare? Facciamo la guerra"Bologna, si cosparge di alcol e si dà fuoco nella notte: muore 83enneNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 638

post image

Scompare un 45enne, lo cercano anche con cani e droniConsiderare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni,àcome luogodellasferapubblicaè BlackRock non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo e lo faremo all’evento “Parole di Giustizia”, a Pesaro, Fano e Urbino del 21-23 ottobre Il 24 maggio 2007, in un modo del tutto particolare, è stata una giornata memorabile. Per la prima volta nella sua storia, l’umanità residente nelle città ha superato nei numeri quella insediata nelle zone rurali. Una corsa inarrestabile dei popoli di ogni latitudine verso le metropoli che oggi, a causa della pandemia e delle guerre, accenna solo a rallentare, ma non certo a finire. La città (capitalistica) sembra essere la dimensione naturale di tutto: sviluppo, relazioni umane, desideri, immaginario. Si avverte l’urgenza, dunque, di sottoporre anche gli argomenti della giustizia – troppo spesso schiacciati su parole d’ordine ambigue (decoro, sicurezza, carcere) o chiusi nei palazzi giudiziari e della politica – alla prova dello spazio urbano. È proprio questo l’obiettivo che si propone l’edizione 2022 di “Parole di Giustizia” (Urbino, Fano, Pesaro, 21-23 ottobre 2022): Una città per pensare. Diritti e libertà nello spazio urbano. L’evento Una manifestazione (per il secondo anno consecutivo promossa anche dall’Università di Urbino, in particolare dal Dipartimento di Giurisprudenza, insieme con l’Associazione Borrè e Magistratura democratica) come da tradizione itinerante, che si muove tra e nei luoghi che la ospitano, aperta a tutte e tutti: “confusione” culturale in luogo di parole d’ordine, mescolanza di vocabolari, critica e interrogativi al posto dei pensieri unici. Considerare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni, non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo. La città, in fondo, è la premessa della legge e del tribunale: è Atene, la città per eccellenza, a ospitare quel consesso di giudici, l’Areopago, che spezza le catene della vendetta fino a diventare, insegna Eschilo, “baluardo della regione e della città”. Legge e costruzione della città – lo raccontano tutti i miti di fondazione, fino a quelli della frontiera americana – vanno di pari passo e si influenzano in maniera reciproca. Entrambe, come ha scritto Salvatore Settis (che concluderà gli incontri con la sua lectio magistralis) “rappresentano, anche, gli esiti, i meccanismi e le dinamiche di una mappa del potere economico e politico”. Non basta, infatti, la parola legge per dire giustizia. La dimensione urbana rappresenta in maniera tangibile il dramma di questa approssimazione: “Viviamo in città – ha spiegato David Harvey – sempre più divise, frammentate, conflittuali. La nostra visione del mondo e delle possibilità che ci offre dipendono interamente dal «lato della strada» in cui viviamo”.  Risorse, opportunità, diritti civili e sociali – anche la possibile azione del giudice e il suo racconto pubblico (se ne discuterà in relazione alle recenti riforme) – hanno intensità e gittata diversa a seconda che si viva nei centri urbani gentrificati o nei suburbi svuotati dei servizi, nelle fortificate città giardino dei ricchi o negli slums dei poveri. Le linee di frattura passano anche attraverso altri confini: di genere, di età, di condizione lavorativa. Siamo lontani anni luce dal programma dell’art. 1 della Carta europea dei diritti dell’uomo nella città (2000): “La città è uno spazio collettivo che appartiene a tutti gli abitanti, i quali hanno il diritto di trovarvi le condizioni necessarie per appagare le proprie aspirazione dal punto di vista politico, sociale ed ambientale, assumendo nel contempo i loro doveri di solidarietà”. il futuro delle città Immaginare il futuro delle città – argomento che sarà messo nelle mani di Mario Cucinella –, pertanto, vuol dire anche ri-costruire un progetto di giustizia. Ribaltare il teorema in base al quale “prima occorre diventare ricchi e poi costruire buone città”, come ha saggiamente avvertito l’architetto cileno Alejandro Aravena, necessita anche di “un corretto sistema di leggi”. Ancora una volta un nesso inscindibile tra ordito delle norme e trama del territorio. Il godimento effettivo delle libertà e dei diritti – alla salute, al lavoro, alla pace – è misurato dalla forma che assume lo spazio urbano e, allo stesso tempo, contribuisce a configurare quella forma. Legislatore e architetto, giudice e urbanista hanno la responsabilità di interagire nel contributo che danno a disegnare la sfera pubblica. Tanto più la devono avvertire in questa fase storica di emergenze e crisi de decrittare e governare: guerra, pandemia, migrazioni, cambiamento climatico. Porre l’attenzione sulla città, naturalmente, non significa (non deve significare) trascurare tutto ciò che metropoli non è e che, a volte, allo sviluppo urbano incontrollato paga il tributo più alto. Saranno ben accetti, dunque, spunti capaci di rovesciare il tema della centralità della città e di spostare l’angolo visuale sugli spazi interurbani –valli  e Comuni montani, piccoli paesi, campagne non divorate dai suburbi, più in genere su tutte le soggettività sociali e culturali collocate fuori dei perimetri urbani –, provando anche a mettere a nudo le retoriche con le quali troppo spesso ci si arrende a contrastare le dinamiche di spopolamento di quei luoghi: il piccoloborghismo, la “monocultura del turismo”, l’enogastronomia di lusso nobilitata dal richiamo alla cultura popolare. L’alluvione Discuteremo, dunque, di tutti questi argomenti e lo faremo in una provincia che quest’anno porta su di sé l’impronta drammatica della recente alluvione, della tragedia ascrivibile al terribile mix di cambiamento climatico, “eco-frizioni” dell’Antropocene, sviluppo dissennato, consumo di suolo. Un motivo in più per essere presenti in tanti e ragionare insieme sulle forme del vivere e dell’abitare contemporaneo, sulle fragilità sociali e su quelle del territorio, sulla possibilità di plasmare spazi (fisici e normativi) più inclusivi. Ascolteremo linguaggi diversi da quello del giurista e, dialogando con esperti di altri settori, continueremo a perseguire uno degli scopi di Parole di Giustizia: avvicinare la cultura giuridica alle urgenze del quotidiano, ai bisogni e alle questioni della vita associata. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRiccardo De Vito Presidente di Magistratura democratica e giudice di sorveglianza presso il tribunale di Sassari.

Identificato il corpo della donna trovata carbonizzata a Lentini: è di una 45enneOmicidio San Stino, la figlia trova il corpo della madre e scappa quando il padre si avvicina

Roma, ragazza denuncia sui social le presunte violenze subite dal fidanzato

Scompare un 45enne, lo cercano anche con cani e droniIncidente di Alessandria: chi sono le giovani vittime

Ali Agca al fratello di Emanuela Orlandi: "Presa in consegna dalle suore, ha accettato il suo destino"49enne travolto e ucciso di notte: si cerca il pirata della strada

Natale 2022, un volo Roma-Palermo costa più di un viaggio a New York

Insegue, insulta e minaccia di morte il compagno della ex: 56enne ai domiciliariFrancesca Amadori fa causa all'azienda del nonno, iniziato il processo

Ryan Reynold
Lutto cittadino ad Alessandria nel giorno dei funerali dei 3 ragazzi morti"Dovete mettervi d'accordo con gli amici di Casale per gli appalti"Accusato di aver molestato l'ex moglie: assolto per aver subito traumi nell'infanzia

Professore Campanella

  1. avatarTentato suicidio da parte di una ragazza, un carabiniere fuori servizio la salvaMACD

    Punta la pistola al medico del 118: "Se mia moglie muore ti sparo"Malore in auto, Enrico muore malgrado il soccorso dei passantiClassifiche hot delle dottorande: indagine interna all'università di PalermoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 635

    1. Scompare dal centro di riabilitazione ma viene ritrovato grazie al tam-tam social

      1. avatarPadre picchia uno dei figli con una spranga di ferro e sperona l'altro con l'autoGuglielmo

        Addio a Nikka, morta a 40 anni dopo aver lottato come una guerriera

  2. avatarColpito da un malore in casa: trasportato in ospedale d'urgenzaProfessore Campanella

    Non ha i soldi per il busto ma senza non può camminare: la colletta dell'ospedaleTraffico e contraffazione di medicinali: 21 arrestiInfluenza del cammello: cosa dicono i virologi italiani della MersTrovato cadavere in spiaggia a Punta Ala: potrebbe essere di Anna Claudia Cartoni, scomparsa a luglio

  3. avatarAccende la stufa e viene investita dalle fiamme ed uccisaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 647Malore improvviso, muore in casa davanti gli occhi della moglieLa Maddalena, barca si schianta sugli scogli: due vittime e due feritiStrage di Corinaldo: "Cresco 4 figli da solo, la giustizia ha dimenticato"

Scontro tra un tir e un'utilitaria: 2 feriti e traffico paralizzato

Spegne sigaretta nell'occhio della compagna dopo una lite: arrestatoScompare dal centro di riabilitazione ma viene ritrovato grazie al tam-tam social*