File not found
Campanella

Dpcm 18 maggio: la conferenza stampa di Conte

Open Arms, la Giunta respinge il processo a SalviniSalvini e il lapsus al Senato: "I porti aperti hanno salvato vite"Regione Lombardia, conti in rosso: buco di 320 milioni

post image

Coronavirus, dal 3 giugno spostamenti tra regioni: le regoleEmergenza carceri - ANSA COMMENTA E CONDIVIDI Con il vertiginoso aumento del numero dei suicidi di persone detenute la questione carceraria è tornata prepotentemente all’attenzione generale,criptovalute nella sua specificità e nel quadro del più complesso problema dei mali dell’intero sistema penale.Sembrava che della questione si dovesse occupare a fondo il Consiglio dei ministri di ieri, ma il tutto è stato rimandato.Staremo a vedere nelle prossime settimane se ci si finirà per limitare a qualche “svuotacarceri”, magari anche opportuno ma di corto respiro, o se si vorrà e potrà andare più a fondo, in particolare con il potenziamento concreto delle risorse umane ed economiche a disposizione degli uffici di esecuzione penale esterna per una gestione autenticamente responsabile di efficaci misure alternative: difficile, altrimenti, uscire dalla morsa tra l’uso spropositato di una detenzione sempre più pena-regina e smentita dalla proclamazione del suo essere extrema ratio riservata a delitti e soggetti di più spiccata pericolosità, e la rassegnazione a una sostanziale impunità anche per reati di delinquenza cosiddetta media o piccola ma generativi di non immaginari allarmi sociali tra gli appartenenti a strati “deboli” della popolazione. E ciò non è senza incidenza nello spingere molti, che magari si commuovono di fronte al caso singolo, a seguire poi i corifei dell’“in galera e buttando via la chiave” o quantomeno a rifugiarsi nell’indifferenza per le dimensioni collettive del problema.Certo, se ci si ferma sulla questione dei suicidi, nessuno può garantire di possedere la chiave magica di soluzione.Ognuno di essi, intanto, è legato a una situazione individuale con componenti psicofisiche particolari, il cui effetto letale non sempre riesce a essere scongiurato neppure dalle competenze e dall’impegno di bravissimi e coscienziosi professionisti ed altri operatori. Ma ai riflessi di carattere etico che sulla nostra sensibilità ciascuno di quei tragici eventi può avere nel farci percepire, più o meno a fondo, il dramma del singolo, non possono non aggiungersi interrogativi altrettanto stringenti quando il fenomeno raggiunge certi standard di diffusione: specialmente se, come ha messo in evidenza un recente rapporto di “Antigone”, risulta che in un determinato Paese (l’Italia) il rapporto tra suicidi dentro il carcere e fuori di esso è rovesciato rispetto a quello degli altri Paesi europei (da noi, a togliersi la vita sono in termini generali meno persone che altrove, ma è il contrario se il confronto viene fatto con riferimento esclusivo ai detenuti). Non siamo così di fronte a qualcosa di ulteriore e di diverso da ciò che di per sé provoca la reclusione? E il tutto è proprio senza legami con un fatto davvero preoccupante? Col fatto, cioè, che per volontà o incapacità di operatori e più frequentemente per difetti strutturali la detenzione non sempre viene vigilata, come vuole anche la Costituzione, con senso di umanità e tendendo, non all’annichilimento ma alla rieducazione del recluso, nel significato di una sua riconciliazione con sé stesso, con le sue vittime e con il tessuto sociale? Così pure, non può non far pensare un altro dato: in Italia, in misura elevata sono anche i suicidi di appartenenti al personale penitenziario. Ora, che sia un lavoro duro e non privo di pericoli, lo sanno certamente coloro che accettano di farlo; ma da questo a mettere nel conto situazioni che inducono a togliersi la vita, ne corre… Sono molte le voci autorevoli già levatesi a pronunciare accorati appelli a iniziative normative e a condotte operative perché la rotta si inverta: basti citare Papa Francesco e il Presidente Mattarella. Né è mancato un nuovo gesto di severa censura da parte di una decisione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa che a seguito di una condanna dell’Italia ad opera della Corte europea dei diritti umani, ha constatato «con grande preoccupazione che le misure adottate finora dalle autorità non sono riuscite ad arrestare l’allarmante tendenza negativa dei suicidi in carcere, osservata dal 2016 e proseguita nel 2023 e all’inizio del 2024», esortando «ad adottare rapidamente ulteriori misure correttive e a garantire lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie aggiuntive per rafforzare la capacità di prevenire i suicidi nelle carceri». È noto poi che gli avvocati riuniti nell’Unione delle Camere penali hanno proclamato uno sciopero della categoria volto a sottolineare l’urgenza di rimedi (opinabile, a mio parere, lo strumento scelto, giusto il fine perseguito). Non priva di significato, poi, ancorché destinata ad avere meno risalto, la presa di posizione di tre associazioni di giuristi “accademici” (penalisti, processualpenalisti, costituzionalisti) con un loro documento particolarmente ricco di analisi e – cosa non secondaria perché viene da categorie frequentemente accusate di fare soltanto teoria – tesa al rilancio di proposte concrete e di sperimentazioni sul terreno: dal «più ampio ricorso a percorsi alternativi al carcere che ... siano in grado di ridurre la recidiva» agli «investimenti in attività trattamentali che consentano di ridurre al minimo il regime delle “celle chiuse”, in modo da non comprimere oltre il necessario la libertà di movimento dei detenuti». Appelli, analisi, proposte ci sono: si tratta ora di agire.

Federico Dedori, Autore a Notizie.itBoccia ai pm di Bergamo: "Zona rossa? Può farla la Regione"

Sindaco di Messina, il sì del ministro Bonafede al processo

Spostamenti tra Regioni dal 3 giugno: chi non potrà riaprire?Boccia e le aperture delle Regioni: "Così siamo a serio rischio"

Notizie di Politica italiana - Pag. 489Lo stalker di Giorgia Meloni è stato condannato a due anni

Lombardia, la nuova ordinanza: cosa riapre dal 1 giugno

Italia Viva correrà alle elezioni regionali in tutte e sei le regioniFedez contro Casalino, Conte lo difende e dice: "È il migliore"

Ryan Reynold
Minacce sui social, l'ex ministra Giulia Grillo denuncia l'haterApp Immuni: Salvini ha annunciato che non la scaricheràSalvini e Meloni contro l'app Immuni: "Italiani schedati"

Guglielmo

  1. avatarCorruzione: chiesti domiciliari per Pentangelo e CesaroProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Fase 2, Santelli nuova gaffe: "Con 40 gradi, tutti febbre a 37"Briatore: "Petizione popolare per chiedere i danni al Governo"Lombardia, inchiesta fornitura camici. Regione: "Fontana ignaro"Salvini e Meloni contro l'app Immuni: "Italiani schedati"

    1. Inchiesta Report su Fontana, procura apre indagine conoscitiva

      1. avatarRiapertura confini Ue, Di Maio: "Basta, Italia non è lazzaretto"BlackRock

        Inchiesta sull'ospedale di Alzano: Fontana e Gallera convocati

  2. avatarRai, l'accusa di Salvini: "È troppo di sinistra, meglio venderla"investimenti

    Nuova ordinanza De Luca su bar e alcolici: il blocco alla movidaDecreto Rilancio: verso il via libera dal Consiglio dei MinistriFase 2 Lombardia, Fontana: "Ok a bar, ristoranti e parrucchieri"Inchiesta Report su Fontana, procura apre indagine conoscitiva

  3. avatarBoccia e le aperture delle Regioni: "Così siamo a serio rischio"Economista Italiano

    Ultimi sondaggi, Lega in Crescita, battuta d'arresto per il PDUfficiale: registrazione obbligatoria per chi arriva in SardegnaAlessandro Di Battista punta sul car sharing: "Progetto amzioso"Conte in diretta dagli Stati Generali: il confronto con le imprese

    ETF

Mentana contro Ricciardi (M5s) per l'intervento alla Camera

Coronavirus, il farmaco da 6 euro? Speranza lo sapevaMinacce sui social, l'ex ministra Giulia Grillo denuncia l'hater*