File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Speranza: "AstraZeneca? La campagna vaccinazioni va avanti"

Nuovo decreto covid, Salvini: "Non lascio il governo ma non voto a scatola chiusa"Vaccino, deputati chiedono la priorità per sindaci e parlamentariDi Maio: "Il voto interno si rispetta. Non dobbiamo spaccarci"

post image

Recovery Plan, riforma del lavoro: dall’esame di Stato alla laurea abilitanteNella foto,Campanellasono cerchiati Bija, a sinistra, e a destra Osama al-Khuni COMMENTA E CONDIVIDI C’è un’inchiesta in Italia contro due dei principali ufficiali libici accusati per traffico internazionale di esseri umani, torture e altri crimini. Si tratta del maggiore Abdurahman al-Milad, nome di guerra “Bija”, e di suo cugino Osama al-Khuni, direttore del centro di detenzione ufficiale di Zawiyah e coinvolto nella gestione di altri campi di prigionia per migranti.L’indagine, condotta con la massima riservatezza dalla procura di Agrigento grazie alle acquisizioni della Squadra mobile, ha raccolto centinaia di testimonianze e riscontri che conducono direttamente ai due esponenti del clan al-Nasr, la milizia che attraverso la famiglia Kachlaf controlla oltre al traffico di persone anche lo smercio illegale di idrocarburi, armi e droga.Le notizie investigative seguono la sentenze con cui la Corte di cassazione ha dichiarato la Libia come «porto non sicuro» e ribadito che salvare migranti e cooperare con la cosiddetta guardia costiera libica è un crimine.Nel settembre del 2019 “Avvenire” aveva pubblicato le immagini che ritraevano proprio Bija, allora capitano della cosiddetta guardia costiera libica e successivamente promosso al grado di “maggiore”, durante un viaggio in Italia nel 2017, tenuto riservato dalle autorità. Ad oggi i governi italiani che si sono succeduti dal 2019 non hanno mai chiarito quali fossero le tappe della missione di al-Milad. Insieme al resto della delegazione libica, a quanto è stato possibile ricostruire, il comandante Bija aveva partecipato a riunioni ufficiali presso il Centro richiedenti asilo di Mineo, nel Catanese (poi chiuso), presso il comando della Guardia costiera a Roma, dove avrebbe soggiornato in una residenza delle forze armate, oltre ad aver compiuto sopralluoghi nel porto di Catania, su quelle stesse banchine dove poi sono avvenuti gli sbarchi di migranti e alcuni dei più noti contenziosi politico-giudiziari per lo sbarco di migranti dalle navi delle Ong e della Guardia costiera italiana.Nel corso delle indagini sono stati appurati legami tra Bija e tre torturatori arrestati in Sicilia e condannati a 20 anni di carcere ciascuno con rito abbreviato. Secondo l’accusa, che ha superato il vaglio dell’Appello e attende ora l’esito della Cassazione, i tre lavoravano a servizio di Bija e di Osama al-Kuni e avrebbero compiuto torture estreme, fino a provocare la morte dei profughi.Tra le decine di deposizioni raccolte dalla polizia di Agrigento, una risale proprio al 2019. Gli agenti a Lampedusa avevano interrogato separatamente alcuni migranti transitati da Zawiyah, sulla costa nel tratto fra Tripoli e il confine tunisino, e salvati nel luglio 2019 dalla barca a vela “Alex”, della piattaforma italiana “Mediterranea”.Tutti i superstiti riferivano un dettaglio: a decidere chi imbarcare sui gommoni era «un uomo libico, forse di nome “Bingi” (fonetico), al quale mancavano due falangi della mano destra». Secondo un altro migrante l’uomo era soprannominato “Bengi”, e «si occupava di trasferire i migranti sulla spiaggia; era lui, che alla fine, decideva chi doveva imbarcarsi; egli era uno violento ed era armato; tutti avevamo timore di lui».A chi chiedeva se qualche volta avessero sentito il suo vero nome, un migrante rispose con sicurezza: «Lo chiamavano Abdou Rahman». Gli inquirenti non hanno avuto più dubbi: si tratta proprio di Abdurahman al-Milad. La sua ascesa è coincisa con la visita segreta in Italia nel maggio 2017, nonostante fosse stato indicato da documenti Onu, e da un dossier del “Centro Alti Studi” del Ministero della Difesa italiano, come uno degli ufficiali della cosiddetta guardia costiera libica maggiormente coinvolti in affari illeciti e violazioni dei diritti umani.Su Bija e al-Khuni, quest’ultimo identificato grazie ad alcune immagini pubblicate da Avvenire nel settembre del 2019, pendono gli alert dell’Interpol e le sanzioni del Consiglio di sicurezza Onu, recentemente inasprite dopo la lettura dell’ultimo report degli ispettori delle Nazioni Unite. «Il Gruppo di esperti – si legge nel dossier di 238 pagine consegnato nell’ottobre 2023 – ha stabilito che il comandante della “Petroleum Facilities Guard di Zawiyah”, Mohamed Al Amin Al-Arabi Kashlaf, e il comandante della Guardia costiera libica di Zawiyah, Abd al-Rahman al-Milad (Bija), insieme a Osama Al-Kuni Ibrahim , continuano a gestire una vasta rete di traffico e contrabbando a Zawiyah».Le intuizioni dei poliziotti e dei magistrati di Agrigento erano dunque corrette. È emerso che il servizio di vigilanza petrolifera privata “protegge” la più grande raffineria libica, sempre a Zawiyah, dove però avviene da anni lo smercio di petrolio di contrabbando attraverso Malta in connessione con le mafie del Sud Italia e di quelle balcaniche.Come poi ha verificato il “Panel of experts” delle Nazioni Unite, nonostante Bija e compagni già dal 2018 siano stati inseriti nell’elenco delle sanzioni da Onu, Unione Europea, Usa e Regno Unito, e su di loro sia sempre attivo una nota di allerta dell’Interpol, «hanno ulteriormente ampliato la rete includendo entità armate che operano nelle aree di Warshafanah, Sabratah e Zuwarah».Il clan si è inserito nel contesto istituzionale, tanto che «la rete allargata di Zawiyah comprende ora elementi della 55ª Brigata, il comando dell’Apparato di sostegno alla stabilità a Zawiyah, in particolare le sue unità marittime, e singoli membri della Guardia costiera libica». Una filiera in costante espansione allo scopo di «ottenere ingenti risorse finanziarie e di altro tipo - si legge ancora nel fascicolo Onu - dal traffico di esseri umani e dalle attività di contrabbando». Il perno del sistema d’affari sono le prigioni per i profughi: «La rete di Zawiyah continua a essere centralizzata nella struttura di detenzione per migranti di Al-Nasr a Zawiyah, gestita da Osama Al-Kuni Ibrahim».Gli sviluppi arrivano quando si è appreso del verdetto della Cassazione che riapre la partita sulle Ong, che annunciano battaglia.«Ora ci dovranno spiegare perché la nostra nave, la Open Arms, è stata fermata e multata per aver “intralciato” un presunto soccorso da parte dei libici», ha reagito Veronica Alfonsi, presidente di Open Arms Italia. La piattaforma italiana Mediterranea ha annunciato attraverso Luca Casarini «non solo i ricorsi contro il decreto Piantedosi, che blocca per questo le navi del soccorso civile», ma anche una class action contro contro le politiche dei governi recenti e il Memorandum d’intesa Italia-Libia.Anche Sea Watch sui suoi profili social sottolinea come dopo la decisione della corte, al più alto grado di giudizio, è chiaro che costituisce «reato obbedire ai guardacoste libici».

Nuovo decreto Draghi: le ipotesi sulle misure dopo PasquaRecovery Plan, il Premier Draghi alla Camera per illustrare il piano Recovery Plan, il Premier Draghi alla Camera: "Nel Pnrr c'è il destino del Paese"

Governo, in corso la conferenza stampa di Mario Draghi

Cancelleri: "Dopo monitoraggio valuteremo rduzione del coprifuoco"Gelmini: "Vaccino agli operatori scolastici? La sfida del governo"

Cosa abbiamo fatto di male per meritarci Lucia Borgonzoni sottosegretaria alla Cultura?Assegno unico per figli a carico: oggi la decisione al Senato

Elisabetta Zamparutti eletta per la seconda volta al CPT

Deputata M5s Federica Daga contro Grillo: "Io ci ho messo 6 mesi a denunciare la violenza"Sileri possibile sostituto di Speranza al Ministero della Salute? L'indiscrezione

Ryan Reynold
Test antidroga ai parlamentari, la proposta della ministra DadoneNuovo dpcm. tutte le regole: spostamenti, bar e palestreStadi aperti, il ministro dei Beni culturali Franceschini: "Per i concerti stesse regole del calcio"

BlackRock

  1. avatarCovid, il Ministro Speranza: entro l'estate vaccinati tutti gli italiacriptovalute

    Recovery Plan, riforma del lavoro: dall’esame di Stato alla laurea abilitanteErdogan replica a Draghi: "Le sue parole una totale maleducazione"Antifascismo: Legge Stazzema, cos'è e dove firmare la propostaSe ora Salvini rinnega di aver chiuso i porti

    1. Vaccino covid ai residenti delle isole di Capri, Ischia e Procida

      1. avatarRecovery plan, Draghi convoca il CdM sabato 24 aprile alle ore 10ETF

        Conte torna all'università di Firenze per una lezione sulla pandemia

        ETF
  2. avatarLo staff di Draghi sfige affinché parli agli italianiVOL

    Scuola, Lucia Azzolina: "Rifarei tutto. Anche i banchi a rotelle"Pasqua, gli auguri di Giuseppe Conte: "Difficoltà stimolo per nuove energie"Notizie di Politica italiana - Pag. 356Speranza in Aula alla Camera: l'informativa sulla campagna vaccinale

  3. avatarIl sottosegretario Sileri: “Lockdown di 4 settimane inutile”analisi tecnica

    Sondaggi politici, il consenso verso il Premier Mario Draghi cala di 11 punti percentualiVaccino, deputati chiedono la priorità per sindaci e parlamentariScuola, Lucia Azzolina: "Rifarei tutto. Anche i banchi a rotelle"Sgarbi candidato a sindaco di Roma: "Voglio ridarle dignità"

Il sottosegretario alla Giustizia è l'avvocato di Berlusconi

Sandra Zampa: "Nemmeno una chiamata da Zingaretti"Covid, vertice tra il premier Mario Draghi e i presidenti di Regione*