File not found
Economista Italiano

Australia, scontro tra due elicotteri in volo: 4 morti

Diffuso il video dell'aggressione a Paul Pelosi girato dalla Polizia di San FranciscoMorta a Tolone Suor Andrè, la persona più anziana al mondo: aveva 118 anniIncidente tra aerei a New York: un velivolo Ita si scontra con uno della Delta e perde un'ala

post image

Regno Unito, neonata rischia di morire per la presenza di muffa in casaPossiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali,Guglielmo ma se si continuano ad addossare sulla magistratura tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia A fine anno 2022 è entrata in vigore la Riforma Cartabia che rappresenta dopo anni la prima grande “riforma sistematica” del processo penale e del processo civile. Il massiccio intervento legislativo modifica profondamente la normativa processuale e ha la finalità espressa di ridurre i tempi di trattazione dei giudizi e rispettare, di conseguenza, gli impegni assunti dall’Italia in relazione al PNRR. L’altro versante della Riforma Cartabia ha riguardato l’ordinamento giudiziario; alcuni aspetti sono oggetto di una delega al Governo, rispetto alla quale da poco risultano conclusi i lavori di una commissione di studio istituita presso il Ministero della Giustizia;  ma vi sono poi una serie di norme, immediatamente precettive, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Nelle mie brevi riflessioni i due settori di intervento della riforma, processuale e ordinamentale, necessariamente si intrecciano. La riduzione dei tempi E’ ingenuo ritenere che i risultati auspicati in termini di riduzione dei tempi della risposta giudiziaria possano essere raggiunti semplicemente con interventi processuali, e neanche esclusivamente con aumenti di risorse di persone e mezzi. Questi interventi necessari e doverosi, che producono senza dubbio effetti positivi, devono essere accompagnati necessariamente da interventi strutturali e di sistema che non devono riguardare la giustizia ma la buona amministrazione del paese. Se non si incide, riducendola entro margini fisiologici (vedi dati statistici europei) sulla domanda di giustizia in Italia, nessun intervento processuale o ordinamentale sulla giurisdizione potrà essere risolutivo. C’è tutto un segmento fondamentale, che precede la “patologia” sulla quale interviene la giurisdizione, che richiede interventi urgenti, che abbiano un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. E, invece, noi assistiamo dinanzi allo sfacelo “sociale” e “culturale” che attraversa il nostro paese  ad interventi che aggravano ancora di più la macchina giudiziaria con introduzione di nuovi reati, assegnazione di compiti di supplenza alla giurisdizione (penso al fine vita), il continuo inasprimento delle pene; mentre sarebbe necessario in via preventiva rafforzare il sistema dei controlli amministrativi, rafforzare il controllo da parte dello Stato sul territorio (è sotto gli occhi di tutti il fallimento del controllo del territorio, sotto il profilo urbanistico, da parte dei Sindaci dei Comune: si potrebbe immaginare di spostare su altri organi, non soggetti al consenso elettorale, questo nevralgico settore, che nella fase patologica intasa i Tribunali con previsioni sanzionatorie irrisorie), incrementare gli investimenti nel sociale, nella scuola, nella cultura (diceva giustamente Gesualdo Bufalino: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”); garantire che la pubblica amministrazione paghi ciò che deve ai cittadini e alle imprese, subito e senza interessi, che si accumulano per anni, riducendo così il contenzioso (anche per rinsaldare la fiducia del cittadino nello Stato ed ottenere un importante effetto culturale: lo stato adempie alle proprie obbligazioni, altrettanto devono fare i contribuenti con lo Stato). Possiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali ma se si continuano ad addossare sulla magistratura, anello terminale della catena, tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia. Con il rischio poi di vedere additata la giustizia e la magistratura come causa di inefficienza e ragione di incertezza del diritto che allontana gli investimenti. La giustizia giusta Non sempre una giustizia veloce è una giustizia giusta. Non c’è dubbio che una risposta che arriva a distanza di anni dai fatti non può essere giusta anche qualora la decisione risulti corretta. I tempi della risposta sono fondamentali. La giustizia è un servizio per i cittadini e deve essere efficiente anche in termini temporali, ma il dispiegarsi del processo fino alla decisione ha i suoi tempi. Si pensi alle condizioni attuali del lavoro in Corte di cassazione (c’è stato un tempo “lontano” in cui i giudici della cassazione avevano modo e tempo di studiare le monografie per risolvere i casi che si prospettavano; oggi, la Corte di Cassazione è definita un “sentenzificio”, che sempre con maggiore difficoltà consente di assolvere adeguatamente al fondamentale ruolo di nomofilachia). Ai giudici deve essere garantito un tempo necessario e prezioso, che nella prospettiva di efficientamento degli ultimi tempi scompare, che è il tempo della decisione! Quante volte la decisione deve maturare nel convincimento del giudice, dinanzi a diverse opzioni che si prospettano nella valutazione del fatto e nella interpretazione giuridica? Ecco, ai giudici non deve mai essere sottratto questo tempo, perché il rischio è la creazione di una categoria ottusa e burocrate, attenta alle forme e alle procedure, ma indifferente rispetto all’in sé della giurisdizione, ossia il contenuto della decisione. E non aiutano in questa prospettiva tutte le norme della riforma Cartabia che accentuano il carrierismo e la verticalizzazione degli uffici giudiziari, anche giudicanti, ad esempio introducendo le “pagelle” o nuovi illeciti disciplinari, per il mancato rispetto delle “direttive” (quali? Con quale contenuto?). Ecco, in conclusione, chiediamoci se la figura di giudice, pressato dalla richiesta di una sempre più alta produttività, impaurito dalla introduzione di nuovi illeciti disciplinari, asservito nelle gerarchie degli uffici giudiziari, possa svolgere con serenità ed autorevolezza il gravoso compito di amministrare la giustizia che gli è stato affidato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRossella Marro

Greta Thunberg contro il divo sessista Andrew Tate: la battuta "sulle dimensioni" è viraleQatargate, Eva Kaili incolpa il compagno: “Mi fidavo di Giorgi, mi ha tradita”

Mega incidente in Ohio: decine di macchine coinvolte

Alluvione in Congo: morte 100 personePrice cap al petrolio russo, Putin firma un decreto: stop all’export ai Paesi che adottano la misura

Due persone trovate uccise in un bosco della FranciaSul tetto del mondo: Ernesto e Patrizia conquistano il Lenouche Peak

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 300

Canada, violento scontro tra autobus: oltre 50 persone sono rimaste feriteNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 301

Ryan Reynold
Trovati altri documenti top secret a Biden e casa nel Delaware perquisitaAlec Baldwin, arriva l'accusa di omicidio colposo involontario dopo l'incidente sul set di "Rust"Guerra Ucraina, Zelensky replica: "Cruciali numero carri armati e tempo di consegna"

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarIl superbonus dell'azienda di Taiwan ai dipendenti: 50 mesi di stipendioEconomista Italiano

    Città del Messico, scontro tra treni sulla linea 3 della metropolitana: un morto e 23 feritiProteste in Brasile: la Corte Suprema rimuove il governatore di BrasiliaLavrov minaccia l'Occidente: "Guerra quasi reale"Malesia, 21 morti accertati finora nella frana a Batang Kalì: "Corpi trovati abbracciati"

    1. Covid, anche Hong Kong elimina molte restrizioni

      ETF
      1. avatarScotland Yard: un agente si è dichiarato stupratore serialeCampanella

        Attaccate le sedi diplomatiche italiane a Barcellona e Berlino. Giorgia Meloni "preoccupata"

  2. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 297Campanella

    Finse il suicidio ma poi "risorge": la scrittrice che ha fatto arrabbiare i fanGuerra in Ucraina, parla Zelensky: "Tregua con la Russia era falsa"Passeggero tenta di salire in aereo con una pistola e un'accetta: fermato a PortlandEsplode un mega acquario a Berlino: strade allagate e feriti

    VOL
  3. avatarFrancia, addio al rugbista Max Brito, era tetraplegico dal 1995Economista Italiano

    Regno Unito, madre e figlia vengono investite da un'auto in corsa: la piccola aveva solo 4 anniDue fratelli si suicidano a breve distanza l'uno dall'altro: lo strazio della madreIncidente tra aerei a New York: un velivolo Ita si scontra con uno della Delta e perde un'alaLiverpool: sparatoria di Natale in un locale, morta una donna

Forte terremoto al largo della Grecia di magnitudo 4.7

Turbolenze sul volo Phoenix-Honolulu: passeggeri svenuti e scagliati in ariaNoto surfista 47enne muore mentre cavalca un'onda: stroncato da un infarto*