Incidente sul lavoro a Venezia: morto operaio di 21 anniPapa all'Angelus per solennità di San Pietro e Paolo: "Penso a chi soffre per la guerra"Incidente a Milano, moto colpisce un ciclista: è gravissimo
Egitto: a processo per adulterio, Nessy lotta per la figlia e la libertàIn Rai oppure,investimenti ancora meglio, su La7. Due leader al centro della scena, venti giornalisti di tutte le sensibilità intorno. Via le clessidre, via i regolamenti. E buttate la chiave. Tre ore di domande vere, a raffica, senza salamelecchi. Unico limite, quesiti non più lunghi di 30 secondi. In prima serata. Questo sì che sarebbe servizio pubblicoMan mano che procedono le vaste operazioni di preparazione del fatidico confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, sale di pari passo il timore della perfetta inutilità di cotanto sforzo. Mi spiego. Siamo abituati, da svariati anni, alla sparizione dei veri confronti tra leader in tv. Capi di partito e di governo hanno progressivamente optato per i faccia a faccia con i conduttori. Poi sono finiti anche quelli, salvo pochi casi nei quali il presidente del Consiglio di turno va ospite da conduttori amici, magari dandogli del tu, facendosi porgere cordiali quesiti.Sempre più, negli ultimi dieci anni, la figura del giornalista rompiscatole viene rappresentata dalla propaganda come quella di un politico che non ce l’ha fatta, di un militante travestito. E non certo solo dalla destra: ricordate le liste di proscrizione di Beppe Grillo, il «giornalista della settimana» sottoposto agli insulti web degli adepti? La negazione del giornalismo come contropotere, il suo declassamento a strapuntino di palazzo, ci porta dritti alla fase contemporanea: quella dell’autointervista. ItaliaMeloni e Schlein, due mondi a confronto. Da chi comprereste un’auto usata?Gianluca PassarellipolitologoD’altronde, nell’era della comunicazione social, imperversa il verbo del capo, verticale e disintermediato, immune al controllo giornalistico immediato, alla smentita in diretta. Indirizzato al popolo. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Finte conferenze stampa, vere conferenze stampa a scartamento ridotto – nel senso che sono ammesse solo le domande poco impertinenti – camminate tra i broccati di Chigi con sbocco in Consiglio dei ministri e campanellino d’ordinanza.Dalle slide di Matteo (Renzi) agli appunti di Giorgia, passando per le citofonate dell’altro Matteo (Salvini) – «Scusi, lei spaccia?» – siamo giunti in dieci anni all’affermarsi di una verità alternativa, rifinita al Photoshop, gonfia di odio o foderata di ottimismo.Signore e signori, ecco a voi l’Italia apparecchiata dai nostri governanti: open to meraviglia. Al dixit verticale e incontrastato del leader di turno aggiungiamo, stavolta, un’occupazione della Rai talmente massiccia e smaccata da aver trasformato reti e tg in araldi del patriottico buonumore. CommentiFacciamo il duello tv Meloni-Schlein con i fact checkergianfranco pellegrinofilosofoIn un quadro arricchito da tre reti Mediaset al fianco della maggioranza, la seconda agenzia d’Italia, l’Agi, in viaggio verso il polo nero del leghista Angelucci, e una caterva di leggi e leggine indirizzate a limitare il diritto di cronaca, arriva l’atteso confronto Meloni-Schlein. Chez Vespa, ovviamente, nonostante la sinistra definisca tutti i giorni la Rai Tele-Meloni e ritenga il conduttore di Porta a Porta il vero consigliere occulto della premier.Ma alle contraddizioni si aggiunge la prevedibile modalità del confronto: immaginiamo decaloghi, cronometri, avvisi acustici, recuperi in caso di sforo. Tutto scritto e previsto nell’accurato regolamento stilato dalle rispettive squadre di comunicazione. Viene da sbadigliare solo al pensiero. Il tele-teatrino si annuncia così zeppo di caveat da espellere ogni idea dell’azzardo, non parliamo della verità. EuropaQuello che due donne leader possono dare all’ItaliaMario GiropolitologoE allora, controproposta alle duellanti: perché non una vera e propria tribuna politica, di quelle di una volta? In Rai oppure, ancora meglio, su La7. Due leader al centro della scena, venti giornalisti di tutte le sensibilità intorno. Via le clessidre, via i regolamenti. E buttate la chiave. Tre ore di domande vere, a raffica, senza salamelecchi. Unico limite, quesiti non più lunghi di 30 secondi. In prima serata. Questo sì che sarebbe servizio pubblico. Cioè nostro.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediCorrado FormigliGiornalista. Conduttore di Piazzapulita su La7
Terremoto ad Amatrice di magnitudo 1.6: scosse anche a SpoletoScontro tra un'auto e una moto nel Milanese: muore un 20enne
L'imprenditore interviene per sedare una rissa: muore colpito da un pugno
Incidente nel porto di Lavagna: è morta la donna che era sull'auto precipitata in mareNapoli, donna investita da un camion mentre attraversa la strada
Ragusa, morte madre e figlia: il fratello incendia casaStrage di Corinaldo, processo bis: tutti assolti da accuse omicidio e reati più gravi
Omicidio di Fano, il figlio della coppia uccisa confessa: "Ecco perchè li ho ammazzati"Milano, evasione carcere Beccaria: rintracciato uno dei detenuti evasi
Scontro fra due treni in India: ci sono morti e feritiProfanata la tomba di Enrico Berlinguer: è la terza volta in due mesiMantova, coniugi rubano la borsa a una donna e investono una bimba di 11 anni: arrestatiIncidente mentre tornano dal lavoro, auto nel canale: due morti
Pescara, 15enne trovato morto in un parco: indagini in corso
Maltempo, allerta meteo per temporali: le regioni a rischio
Bologna, donna maltratta il marito disabile: figlia 13enne la fa arrestareSant'Anna di Stazzema, si è spenta a 92 anni Ada Battistini: era sopravvissuta all'eccidioPrezzi carburante in aumento: quanto costano benzina e dieselSchianto in auto a Viterbo: 5 ragazzi feriti
G7, sequestrata la nave che doveva ospitare a Brindisi gli agentiIdentificato l'uomo trovato morto sotto un traliccio: si pensa a un suicidioNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 40Benevento, violenza sessuale di gruppo: ai domiciliari un cardiologo e un pm onorario