Morto il medico russo che curo Navalny dopo l'avvelenamentoMario Draghi, Nostradamus aveva previsto tutto?Lugano, incidente in un centro commerciale: morta 17enne
Brasile, donna in coma causa Covid partorisce la sua bambinaEconomia>Il caro vita mette in ginocchio gli italiani: ecco perchè ricorriamo sempre ...Il caro vita mette in ginocchio gli italiani: ecco perchè ricorriamo sempre più spesso ai prestitiCresce la richiesta di prestiti da parte delle famiglie italiane nonostante il contesto attuale sia ancora caratterizzato da molta insicurezzadi Francesco Megna Pubblicato il 20 Dicembre 2022 alle 12:14 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataitalia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,èricorriamosemprepiùMACD 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Cresce la richiesta di prestiti da parte delle famiglie italiane nonostante il contesto attuale sia ancora caratterizzato da molta insicurezza, a causa soprattutto del conflitto Russo-Ucraino dell’impatto della corsa dei prezzi dell’energia sui costi di produzione e dal rialzo dei tassi.Secondo uno studio di CRIF gli italiani vedono nei prestiti una possibilità per ottenere nuova liquidità destinata a sostenere i consumi o le spese legate all’acquisto di una casa. Cresce anche il numero di persone che ha in essere almeno un contratto di credito a rate, indizio di una palese ripresa dei consumi senz’altro favorita da finanziamenti erogati a condizioni senz’altro competitive ( il tasso di default a 90 gg è intorno all’1%). L’analisi evidenzia anche notevoli differenze a livello regionale per quanto concerne la domanda di prestiti da parte di clientela privata. Sono diversi i fattori che si pongono dietro questo scenario, tra cui la disparità di reddito e di risparmio ma soprattutto il prezzo degli immobili suscettibili di notevoli variazioni dal punto di vista territoriale. C’è anche chi ricorre alla cerchia di familiari per ottenere la liquidità necessaria a far fronte ad alcune spese, a discapito quindi dei tradizionali canali di credito.Tra le regioni con una quota più elevata di popolazione con un rapporto di credito attivo troviamo la Valle d’Aosta, la Toscana ed il Lazio. In fondo alla classifica invece si piazzano Basilicata, Campania e Trentino Alto Adige. Quest’ultima regione primeggia anche per quanto riguarda l’esposizione residua ancora da rimborsare per chiudere i finanziamenti in essere. Seguono Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Tra gli ultimi invece Calabria, Sicilia e Molise.Per quanto riguarda le preferenze, i prestiti finalizzati per l’acquisto di beni e servizi conquistano il podio con una quota che va oltre il 50% del totale. Seguono i mutui con il 20% circa delle preferenze. L’importo medio della rata mensile pro capite si ferma a 305 euro circa, in deciso calo rispetto a 5 anni fa (356 euro). In testa troviamo il Trentino -Alto Adige con una rata media di 375 euro, seguito da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; regioni con un reddito disponibile comunque sopra la media. In coda Molise, Sardegna e Calabria. Analizzando le richieste sottoscritte dalle persone fisiche alle aziende di credito è possibile fare un’analisi precisa su quali sono le fasce di età che maggiormente ricorrono ai finanziamenti.L’analisi dei dati evidenzia come sia la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria seguita da quella tra i 35 e i 44 anni. Distaccati i giovani di età compresa tra i 18 ed i 24 anni e gli over 74. Analizzando invece la durata notiamo come i piani di rimborso superiori ai 60 mesi sono quelli maggiormente richiesti. A seguire ci sono i piani che prevedono un rimborso del finanziamento tra i 25 e i 36 mesi e tra i 0 e i 12 mesi . L’importo medio finanziato si assesta poco sotto i 9.000 euro.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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