File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Eugenia Roccella sull'assegno unico: "Per tutti, non sarà legato all'Isee"

Sondaggi politici: Fratelli d'Italia stabile sopra il 30%Minacce di morte a Giorgia Meloni: "Attenta al cranio"Russia, restituito alla madre il corpo di Aleksej Navalny

post image

Haniyeh era il volto moderato di Hamas: ora il nodo della successioneLa proposta è ancora indefinita ma mostra già limiti di fattibilità: impossibile che questa attività venga svolta dai tribunali dei diversi circondari,ETF trattandosi in larga parte di piccoli o medi tribunali, che non hanno un numero di magistrati sufficienti. Inoltre esistono problemi pratici di trasferimenti, contrazione dei diritti di difesa e lo spostamento del riesame presso corti di appello già enormemente oberate La proposta ancora indefinita di demandare l’emissione delle misure cautelari ad un organo collegiale richiede un approfondimento che vada oltre le nobili ragioni di garanzia sottese alla proposta, per verificare la sua fattibilità. Tra l’altro il fatto che il provvedimento sia ancora allo studio incoraggia ad esprimere osservazioni e critiche che potrebbero essere utili al legislatore. Da quanto si è potuto sinora cogliere la proposta sarebbe di affidare l’emissione di misure cautelari personali (non si capisce se tutte o solo quelle custodiali) ad un organo collegiale, facendo diventare l’attuale Tribunale del riesame organo non più di impugnazione, ma direttamente di emissione della misura, con l’eventuale ricorso contro il provvedimento che passerebbe alla Corte di Appello. L’interrogatorio dell’indagato avverrebbe prima dell’emissione della misura con l’eventuale applicazione della misura richiesta o meno afflittiva solo all’esito dell’interrogatorio. Questo inevitabilmente comporterebbe un invito a comparire per rendere interrogatorio o più spesso un accompagnamento coattivo dello stesso (onde impedirne la fuga) davanti al tribunale completo di imputazione e di elementi a carico onde consentire una difesa sostanziale. In concreto a fronte della richiesta della procura e di una delibazione confermativa del tribunale collegiale, l’indagato comparirebbe davanti al collegio ove verrebbe sottoposto ad interrogatorio di garanzia, all’esito del quale la richiesta di misura verrebbe accolta, modificata o respinta. La fattibilità Tralasciando altri aspetti e limitandosi ad una valutazione di fattibilità va subito osservato come sia del tutto impossibile che questa attività venga svolta dai tribunali dei diversi circondari, trattandosi in larga parte di piccoli o medi tribunali, che non hanno un numero di magistrati sufficienti a impegnare un numero così significativo di magistrati in questa attività pur fondamentale, che determina ulteriori inevitabili massicce incompatibilità. E difatti sembra che la proposta parli di affidare questi compiti a quello che attualmente è il tribunale del riesame distrettuale. Ciò ha comunque risvolti ordinamentali e pratici, di cui è bene essere consapevoli. Questo vuol dire anzitutto proseguire nella politica in corso da tempo di prosciugare le materie trattate dai tribunali circondariali, che vengono ad avere sempre meno competenze e meno specializzazione, a vantaggio di tribunali distrettuali sempre più oberati, specializzati e importanti, con la negativa creazione sempre più di tribunali di serie A e di serie B. I problemi pratici In secondo luogo vi sono indubbi problemi pratici. La persona “fermata” a Sondrio dovrà essere invitata a comparire o coattivamente accompagnata a Milano con una progressiva centralizzazione e trasferimenti sia per gli agenti di pg che per i difensori. Non solo, ma inevitabilmente i provvedimenti con cui il tribunale del riesame disporrà l’interrogatorio si limiteranno inevitabilmente ad una delibazione della richiesta della procura, limitandosi a imputazione, elementi di prova e valutazione di fondatezza e non ad una compiuta ed esauriente motivazione (oggi si arriva a centinaia di pagine),sia perché si tratta di un provvedimento interlocutorio, sia per dare spazio  alle ragioni della difesa, mentre il vero provvedimento verrà effettuato all’esito del contraddittorio. Ciò indubbiamente restringe gli spazi della difesa sia per la sommarietà della contestazione, sia per i tempi contratti. E ciò non è positivo per le garanzie dell’indagato. L’appello Un cenno particolare va poi riservato all’appello, in quanto la proposta nei fatti sposta il riesame presso corti di appello già enormemente oberate che dovrebbero distaccare diverse unità (a volte decine) a svolgere tale attività. Proposta oggi del tutto irrealistica e che porterebbe le corti al dissesto. Infine il meccanismo pensato è del tutto inattuabile per le richieste di misure cumulative. Certo si potrebbe limitare ai processi che non riguardano la criminalità organizzata, ma non risolverebbe tutti i casi (non pochi) di reati associativi che non rientrano nelle ipotesi della criminalità organizzata. Ed inoltre accentuerebbe ancor di più il doppio binario con trattamenti del tutto differenziati tra processi “ordinari” e di criminalità organizzata. Due considerazioni si impongono comunque: l’Italia con il PNRR si è preso un impegno ambiziosissimo di riduzione di tempi e pendenze da far tremare i polsi e i riscontri che emergono dai dati ministeriali sul settore penale non sono per ora soddisfacenti. Sarà possibile raggiungerli solo con determinazione e impegno e mantenendo per un congruo lasso di tempo una stabilità normativa e organizzativa. Un’altra rivoluzione dopo l’enorme sforzo posto in atto ed in corso per l’attuazione dei decreti legislativi c.d. Cartabia vuol dire semplicemente abbandonare gli obiettivi del PNRR. Ogni politica legislativa, che ovviamente spetta al parlamento, deve comunque fare i conti con l’impatto complessivo che avrebbe sul sistema giudiziario e con l’impegno di risorse che implica. Continuare a far finta di avere risorse infinite e far ricadere su altri l’esito di riforme poco ponderate porta solo a proporre riforme finte o con fortissime controindicazioni. Si tratta di un metodo di legiferare ormai consolidato, ma non per questo meno pericoloso e da abbandonare al più presto. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediClaudio Castelli Presidente della Corte d'appello di Brescia

Qatargate, Majorino: "Chi mai avrebbe immaginato che c’era una cricca che lavorava nell’ombra"L'abolizione della 18 app è una fake news: parla anche il ministro Sangiuliano

Meloni: "Intervenire su Rdc non è aiutare i poveri". Slitta stralcio cartelle fino a 1000 euro

Smart working, Zangrillo: “Non è una semi vacanza. Si basa su una logica di obiettivi e valutazione”European Focus 12. Senza potere d’acquisto

Il giornalista del Wsj Gershkovich e altri dissidenti arrestati in Russia sono stati liberati in uno scambioPutin a Jorit: «Russia e Italia unite dall'arte e dal desiderio di libertà»

Regionali 2023, Fedriga annuncia: "Andrò alle elezioni con una mia lista civica"

Guerra in Ucraina, Antonio Tajani: "Nessun dialogo da Mosca"Conte contro la Meloni: "In Manovra favori a evasori e corrotti"

Ryan Reynold
Ucraina, arrivano gli F16, ma non importa più a nessunoLe accuse a Netanyahu e l’espansione delle colonieLe auto a guida autonoma sono sicure? Il dibattito dopo l’incidente di una Tesla in Texas

Guglielmo

  1. avatarCodice della strada, la nuova stretta di Matteo SalviniProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Toti esce dai domiciliari: l’ex presidente della Liguria a processo da uomo liberoQatargate, Majorino: "Chi mai avrebbe immaginato che c’era una cricca che lavorava nell’ombra"Un mese in meno di reddito di cittadinanza: il nuovo taglio del GovernoGaza, Harris chiede il cessate il fuoco immediato. Hamas: «Non sappiamo quanti sono gli ostaggi vivi»

    1. La Libia non è un porto sicuro. Le sentenze e i fatti contano più delle narrazioni del governo

      1. avatarLa legge anti stampa è un pasticcio giuridico inutile e inapplicabilecriptovalute

        Twitter, Musk prepara un taglio ai dipendenti del 75 per cento

  2. avatarManovra, Di Battista contro Meloni: "È Draghi sotto copertura"BlackRock

    La Corte Suprema salva Trump all’unanimità e rilancia il suo Super TuesdaySilvio Berlusconi: "Sogno un grande partito conservatore"Silvio Berlusconi: "Sogno un grande partito conservatore"Renzi su Manovra e 18App: "Schiaffo alla cultura"

  3. avatarCon l’ intelligenza artificiale è nata una religione pericolosaBlackRock

    Sondaggi politici: sale il gradimento di Meloni, ma ecco cosa si aspettano gli italianiLe «fake news» di Meloni sui report per la libertà di stampa: i giornalisti sotto attacco diventano nemici della patriaBonus e Aiuti statali: ecco quali verranno cancellati nel 2023La guerra mondiale a TikTok: ecco quali stati hanno già deciso di vietarlo

L'abolizione della 18 app è una fake news: parla anche il ministro Sangiuliano

Un mese in meno di reddito di cittadinanza: il nuovo taglio del GovernoGaza, Biden parla di un cessate il fuoco per il Ramadan. Ma per Hamas sono dichiarazioni premature*