Incendi in Sardegna, 4.128 ettari in fumo da gennaio a luglio - Tiscali NotizieDopo la vendita di appartamenti, le Marche reinvestono 16 milioni nelle case popolari - Tiscali NotizieEsame di maturità 2024: i nomi dei presidenti di commissione
L’uomo delle istituzioni messo dai Riva per coprire il disastroGiles Laurent / Unsplash COMMENTA E CONDIVIDI Pubblichiamo una sintesi dell'intervento che Luca Peyron terrà il 27 giugno al Festival dello Spazio di Busalla.L’essere umano è desiderio dell’altra riva. Lo testimonia il giorno in cui sceglie di uscire per guardare le stelle,BlackRock quello in cui prova a buscar l’oriente veleggiando verso occidente, quello in cui con ali di carta scrive la storia del volo. E poi è venuto il giorno di essere lanciati sopra un missile, quello di porre piede sulla Luna, di entrare nel codice del Dna. L’altra riva. Quella medesima che Gesù fa raggiungere ai suoi, quella dove li aspetta risorto, quella in cui aspetta tutti noi ancora da risorgere. Il desiderio dell’altra riva è una delle tracce incancellabili della firma di Dio che crea incidendo nel finito l’ottavo giorno dell’infinito, anelito all’oltre che piano piano ci restituisce la coscienza del nostro bisogno sorgivo dell’Altro. Chi esplora l’altra riva o anche solo ne intravede i contorni, non può fare a meno che raccontarlo, invitare, testimoniare, ispirare. Non c’è esploratore che non ci abbia lasciato un diario, dal Milione di Marco Polo alle biografie degli astronauti. Perché chi intravede l’altra riva, spesso preso per matto da coloro che non sono salpati, vuole raccontare che ne vale la pena, la spesa, la paura. Perché nell’altra riva si vive la gioia dell’essere davvero, del desiderare il tutto, dell’incontrare il senso. Perché l’altra riva ti fa vivere a corpo e desiderare con forza un noi opposto ad un io fatto di solitudine. Pensate all’esperienza semplice e genuina dell’arcobaleno. Non appena lo scorgiamo nel cielo subito sentiamo il bisogno di condividerlo con chi abbiamo accanto, di mostrarlo, additarlo. Addirittura ed ancora prima di fotografarlo per postarlo. È l’altra riva che ha spinto me a scrivere Cieli Sereni, un diario di viaggio edito da San Paolo che racconta la scoperta del cielo profondo esplorato con un telescopio, una esperienza che ha rigenerato e rigenera in chiave figliale la mia fede e la mia devozione. Un libro ed una esperienza di cui racconterò a Busalla, presso Genova nei prossimi giorni, nell’ambito del Festival dello Spazio pensato e voluto dal primo astronauta italiano, Franco Malerba.In questi mesi dall’uscita del libro ho avuto diverse occasioni per dialogare e riflettere di spazio, di fede, di cielo, di significato e di senso. A Foligno per il festival della Scienza, a Faenza, a Lodi, Venezia, Roma, in occasione del Salone del Libro della mia città, Torino, o a Book City a Milano. Ho avuto modo di dialogare con astronomi, divulgatori, scienziati, astronauti, teologi. Persone comuni, giovani ed anziani. Anche sul tetto della mia parrocchia dove osserviamo il cielo con il telescopio, perlomeno prima che cominciasse l’attuale stagione dei monsoni. Il cielo è davvero l’altra riva per eccellenza, perché in quello che sembra buio non solo si scorgono delle luci, ma ancora di più drappeggi di colori, girotondo di ammassi di stelle, densità di forme colorate della materia di cui non sono fatti i sogni, ma di cui siamo fatti noi. Il Cottolengo diceva che siamo poveri di umanità perché siamo poveri di Dio. Di conferenza in conferenza, di presentazione in presentazione, di copia in copia mi rendo conto che siamo poveri di Dio e dell’uomo perché scarseggiamo di meraviglia, che sia del cielo o della terra. La meraviglia dell’inatteso, del bello senza fiato, del desiderio neppure desiderato. Perché ascoltiamo gli astronauti ed i loro racconti? Perché poche ore nello spazio li rendono degli eroi capaci di ispirarci? Perché Malerba, Nespoli, Cristoforetti, Parmitano, Villadei girano scuole e teatri a raccontare più di sé che di qualche scoperta scientifica? Perché sono uomini e donne dell’altra riva. Perché per qualche minuto ce la fanno scorgere. Non ho esplorato lo spazio, ma ho con pochi mezzi permesso allo spazio di esplorare me. Possano queste poche righe essere un invito per te lettore a salire sulla barca, sciogliere l’ormeggio e farti condurre. All’altra riva, anticipo di quella riva dove ameremo e saremo amati per sempre.
Notizie di Scienza e Tecnologia - Pag. 1Venti anni di università telematiche: il contributo di Unimarconi
Per gli insegnanti precari vacanze da disoccupati: è ripartita la lotteria delle cattedre
Toti, accolta istanza, ex presidente della Liguria torna in libertà - Tiscali NotizieMorto Justin Cornejo, portiere del Barcelona Sc: aveva 20 anni
È morto Bill Viola, maestro della videoarte: aveva 73 anniEmiliano consegna a Lino Banfi il premio "Radici di Puglia" - Tiscali Notizie
Milano, sold out al Magnolia "Nessun dorma". Concerto per la Palestina - Tiscali NotizieBas (Spd) diventa la terza donna a presiedere il Bundestag
La sua ministra della Difesa sta diventando un problema per ScholzDifendere il mare per tutelare noi stessiFi, Collegio dei Probiviri sospende Edy Tamajo e Ottavio Zacco - Tiscali NotizieNicola Turetta si scusa: «Gli ho detto fesserie, temevo che mio figlio si suicidasse»
La catena NH Hotel, eccellenza nell'ospitalità di lusso
Nel nome di Borsellino: anatomia di un delitto e del suo depistaggio
L’uomo delle istituzioni messo dai Riva per coprire il disastroIl senso dei cancellieri per lo scontro in EuropaCi sono già state state variazioni della temperatura della Terra. Perché il riscaldamento globale attuale è diverso?Wimbledon, vince Carlos Alcaraz: è la seconda vittoria consecutiva
Dalla Procura l’ok alla scarcerazione di Toti, la decisione del gip tra domani e venerdì - Tiscali NotizieVacanze invernali sull’Alpe di Siusi: un soggiorno fiabescoCome si vota in Germania e cosa succede dopo le elezioniTutte le grane dell’ex Ilva che il governo Meloni deve affrontare