WEEKEND. Festeggiamo l'arrivo di agosto tra spettacoli, serate danzanti e concerti - ilBustese.itTra i giovani contro la tratta: «Così salviamo le vittime dei trafficanti»Cultura, divertimento e relax: questa l’estate sul Lungotevere fino al 25 agosto
Carolyn Smith in ospedale non perde il sorriso. I fan: «Sei una guerriera»Abbiamo impiegato più di trent’anni per introdurre nel nostro sistema il reato di tortura in attuazione della Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli,investimenti inumani o degradanti, adottata il 10 dicembre 1984 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e già se ne propone la soppressione. Scorrendo le ragioni che militerebbero a favore di questo dietrofront, ci si imbatte in un free climbing argomentativo che mette a dura prova le capacità di resistenza di chi intendesse seguire i proponenti in tale spericolata arrampicata (nonostante il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, abbia imposto una frenata - almeno parziale - al proposito). In primo luogo, la fattispecie di reato disciplinata dal nuovo art. 613-bis c.p. risulterebbe «essere prima facie profondamente divergente rispetto a quella adottata dalla citata Convenzione». Problema di nessuna rilevanza: anche ad ammettere che la divergenza consista in un più ampio ambito applicativo della fattispecie nazionale rispetto a quella sovranazionale, è infatti espressamente previsto sin dall’esordio del testo convenzionale (art. 1 comma 2) - benché non fosse difficile desumerlo - che ogni Paese possa introdurre una legge di portata più ampia. Si lamenta poi il fatto che nella Convenzione di New York il reato di tortura è configurato come reato proprio del pubblico ufficiale (cioè che può essere commesso soltanto da un pubblico ufficiale), mentre in base al “nostro” art. 613-bis co. 2 c.p. è dubbio se siamo dinanzi ad un’autonoma figura di reato proprio o a una circostanza aggravante(esserne autore un pubblico ufficiale) del reato comune di tortura delineato dal comma precedente. Ergo, verrebbe da pensare, i proponenti vorranno connotare la condotta di tortura come reato proprio del pubblico ufficiale, più in linea con la formulazione convenzionale. No, si vuole addirittura eliminare il reato di tortura e “derubricare” la corrispondente condotta ad una delle diverse circostanze aggravanti che possono astrattamente collegarsi a qualsiasi reato. L’inerpicata si fa sempre più impraticabile per i nostri modesti mezzi. GiustiziaNordio finge di difendere il reato di tortura, ma dice le stesse cose di FdI che vuole abolirloGiulia Merlo La polizia penitenziaria Quando poi nella relazione accompagnatoria della proposta abrogativa si legge che a lasciare sopravvivere l’attuale disciplina legislativa del reato di tortura gli appartenenti alla polizia penitenziaria che debbono procedere alla «collocazione del detenuto in una cella sovraffollata (…) rischierebbero quotidianamente denunce per tale reato a causa delle condizioni di invivibilità delle carceri e della mancanza di spazi detentivi», sopraggiungono le vertigini. Non riusciamo neppure a immaginare come si possa pensare di chiamare a rispondere del reato di tortura l’agente di polizia penitenziaria che, eseguendo un ordine legittimo dell’autorità giudiziaria, assegna il condannato ad una cella con la possibilità, diciamo pure con la probabilità, che l’esecuzione della pena per questo soggetto si riveli alla lunga degradante per le condizioni in cui lo Stato costringe molti dei ristretti a espiarla. Tanto più, se si considera che l’art. 613-bis c.p. esclude espressamente che il pubblico ufficiale possa rispondere di tortura «nel caso di sofferenze risultanti unicamente dall'esecuzione di legittime misure privative o limitative di diritti». Preferiamo “scendere”, sarebbe da irresponsabili continuare l’ascesa tenuto conto dell’inconsistenza di qualsiasi appiglio. Al primo contatto con il suolo della realtà, ci nasce un dubbio: se, per giustificare l’abolizione del delitto di tortura, si è costretti a dar fondo alla più spericolata fantasia argomentativa, le vere ragioni dell’iniziativa debbono essere altre. le vere ragioni E infatti le troviamo onestamente esplicitate in uno dei passaggi conclusivi della relazione illustrativa. L’abrogazione del delitto di tortura servirebbe «per tutelare adeguatamente l'onorabilità e l'immagine delle Forze di polizia». Questo, in verità, dovrebbe costituire un forte argomento per mantenere, non per abrogare il reato di tortura. I rappresentanti delle Forze di polizia, che con impegno e rischio assolvono quotidianamente compiti delicati e gravosi per garantirci una convivenza civile e sicura, non potrebbero infatti che vedere infangata “la loro onorabilità e la loro immagine” dalla indegna condotta di alcuni di loro, se lo Stato rinunciasse a punirla severamente, quasi la considerasse una prerogativa che rientra nella funzione svolta. Considerazione persino avvalorata proprio dal riferimento dei proponenti alla polizia penitenziaria, i cui uomini devono sapere non meno degli appartenenti alle altre forze di sicurezza fronteggiare pericoli, spesso persino più insidiosi; devono affrontare gravosi sacrifici quotidiani in un contesto doloroso e mortificante; devono essere garanti della sicurezza degli operatori e dei detenuti, usando nei confronti di questi metodi rispettosi, ma non imbelli; devono svolgere una così delicata funzione all’ombra di fatiscenti strutture, mai rischiarata dai riflettori e dalle gratificazioni dei media. Si vuole davvero che questi onesti servitori del Paese siano percepiti dall’opinione pubblica come quelli ai quali lo Stato strizza l’occhio di una complice tolleranza anche rispetto a ripugnanti comportamenti criminali? Subirebbero un’immeritata, gravissima degradazione nella percezione sociale: da responsabili custodi di uomini a irresponsabili depositari di corpi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGlauco Giostra Professore ordinario di Diritto processuale penale all'università La Sapienza di Roma
Olimpiadi 2024, ok per le gare di triathlon nella Senna. Il primo tuffo delle atlete tra gli applausi e la gioia del pubblicoUna Chiesa che ha cura di fragilità e sofferenza
Sarah Scazzi, mamma Concetta apre a un confronto con “zio” Michele Misseri. «Voglio la verità. Ma ci deve essere mio figlio Claudio»
Partito il Cashback standard. I rimborsi di Natale sono previsti a febbraioPippa Middleton a Wimbledon con l'abito riciclato: ecco quando l'ha indossato
Elisa Di Francisca si scusa con Benedetta Pilato dopo l'intervento infelice: «Lungi da me giudicare sconfitte»Agenda 2030, progressi Ue ma Italia con il fiatone
Trieste, com'è lo spugnificio più antico d'Europa? Guarda il videoEstrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di martedì 30 luglio 2024: numeri vincenti e quote. Nessun 6 nè 5+
Chiara Nasti partorisce con la piega fatta, pioggia di critiche. La replica: «Pensavate lo facessi con i capelli sporchi?»Caldo, i consigli per restare freschi in queste giornate roventi: dal peperoncino al gelato, ecco cosa fare (e cosa non mangiare)Nicoletta Locatelli morta in un incidente dopo un malore alla guida, il figlio e il marito lo scoprono con una foto dell'auto sul webJasmine Paolini sconfitta agli ottavi dalla Schmiedlova: si spegne il sogno olimpico per l'azzurra
La Chiesa e la scuola che insegna la concordia
Carolina Stramare e Pietro Pellegri futuri genitori, la confessione: «Lui ha scoperto in modo brutale che sarebbe diventato papà»
Follia in spiaggia, scoppia una rissa tra donne per un lettino vicino alla riva: panico tra i bagnanti VIDEOBallando con le stelle, i Cugini Di Campagna nel cast: «Abbiamo ricevuto una chiamata da Milly Carlucci»Truffa del poliziotto, finto agente inganna un ristorante: «Sono venuto a prendere le pizze per i colleghi». E scappa col bottinoInvasa da migliaia di ragazzi europei, Lubiana accoglie i "pellegrini" di Taizé
Vittoria Ceretti, bacio bollente con l'attore Theo James sul gommone: tradimento a Leonardo Di Caprio? Tutta la verità VIDEOGli spari, le mimetiche, il bottino: la ricostruzione dell'assalto al caveauEleonora Giorgi, il rapporto speciale con la nuora Clizia Incorvaia: «Spazza via le tenebre col suo ottimismo»Alan, il bambino di 4 anni affetto da fibrosi cistica diventa netturbino per un giorno: «Era il mio sogno»